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Communiqué n° 83 de 8 mars 2007

APPROVATO DISEGNO DI LEGGE SULLE MISURE ALTERNATIVE AL TICKET SANITARIO

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge n. 158 relativo a "Misure alternative al ticket sanitario istituito dalla Legge finanziaria 2007".

Il testo legislativo è stato approvato all'unanimità.

Nella sua relazione, il Presidente della V Commissione consiliare "Servizi sociali", Dario Comé (Stella Alpina), ha sottolineato che "il testo è stato immediatamente proposto a seguito delle novità introdotte dall'articolo della Legge finanziaria 2007, nella parte in cui impone il pagamento di una quota fissa di 10 euro sulla ricetta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale rese agli assistiti non esentati."
"La Regione ha così voluto intervenire e il testo riformulato in Commissione e votato a larga maggioranza, individua proprie misure alternative in sostituzione del ticket generalizzato imposto dalla legge finanziaria 2007. L'intervento legislativo è proposto anche in ragione del particolare sistema di finanziamento della sanità regionale i cui costi, sin dal 1995, sono interamente a carico del bilancio regionale. Con l'approvazione di questo disegno di legge i cittadini valdostani dalla data del 1° aprile 2007 saranno, tranne le eccezioni previste, esentati dal pagamento del ticket di dieci euro."

Per la Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Non abbiamo condiviso la scelta del Governo Prodi, così come non abbiamo condiviso la scelta operata in Valle che ha recepito la normativa. La nostra regione non era tenuta a recepire questa direttiva. Il bilancio regionale è in grado di far fronte alle diverse esigenze, senza bisogno di introdurre ulteriori ticket. Con questo ticket non risolviamo, quindi, le spese della sanità. Chiediamo che si aggiunga alla legge una norma transitoria in cui si preveda che venga rimborsato il ticket di 10 euro che in questi mesi gli utenti hanno già dovuto pagare."

Il capogruppo della Casa delle Libertà Dario Frassy ha sottolineato che "Bisogna considerare il ruolo che hanno giocato i "prodi" parlamentari valdostani in questa occasione. Sarebbe bastato intervenire prima per criticare le scelte del governo Prodi, ma non mi pare ci siano stati interventi in tal senso. Oggi discutiamo un disegno di legge che non ha gli strumenti per fare chiarezza. Bisognava avere più coraggio di fronte al silenzio totale dei nostri parlamentari e andare a Roma a far presente la situazione paradossale. Vista la distrazione dei nostri parlamentari, la nostra Regione deve avere la forza politica di un chiarimento su questa situazione."

Il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS, Giovanni Sandri, ha precisato che
"La proposta in discussione è meritoria perché toglie un provvedimento indegno. Oggi dobbiamo mantenere e rivendicare le nostre competenze e quindi non è possibile accettare le imposizioni del governo nazionale di turno."

Per Claudio Lavoyer (Fédération Autonomiste) "riteniamo estremamente positivo questo provvedimento perché siamo la prima regione a intervenire in tal senso. La proposta imposta un meccanismo educativo per le persone."

Sulla questione è intervenuto il capogruppo dell'Union Valdôtaine, Guido Cesal,  per il quale "con questo provvedimento saniamo una situazione ingiustificabile e pertanto votiamo con assoluta convinzione il disegno di legge."

Per il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) "ci chiediamo dov'erano i nostri parlamentari quando si trattava di votare la finanziaria. Il senatore Perrin, che ha il più pesante voto della nostra autonomia, cosa sta facendo? Il patto con Prodi per sostenere quel governo che fine ha fatto? Almeno si porta a casa la dignità della difesa dell'autonomia. È questa l'attenzione del governo Prodi nei nostri confronti?"

Il Consigliere Alessandro Bortot (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha detto che  "i parlamentari valdostani non devono andare a Roma a mercanteggiare. La questione dei ticket è stata usata per attaccare i due parlamentari. Si è preferito stare zitti sulle prerogative che abbiamo in materia per mettere alla berlina il governo Prodi e i due parlamentari."

Il Consigliere Eddy Ottoz (Union Valdôtaine) ha precisato che "in questa discussione si è parlato di tutto, anche di questioni che con il ticket non c'entrano nulla. Oggi dovrebbe diventare la festa della demagogia. Il nodo è che la Regione paga tutte le spese non avendo tutte le competenze. Siamo tutti contro il ticket."

L'Assessore alla Sanità, Antonio Fosson, ha affermato che "la norma è stata valutata ampiamente in Commissione. È un atto di responsabilità da parte del Consiglio perché vogliamo che entri i vigore al più presto. Non abbiamo scelto il ricorso contro la legge perché altrimenti avremmo avuto tempi lunghi di attesa e il cittadino non può aspettare. Siamo convinti che il ticket vada rimosso. Chiediamo solo che di fronte al desiderio di togliere un ticket iniquo, ci sia un atto di coraggio del Consiglio affinché la nostra autonomia in tema sanitario sia riconosciuta a titolo pieno."

È intervenuto, quindi, anche il Presidente della Regione, Luciano Caveri per il quale "il ticket non è colpa del governo Caveri. Lo Stato saprà di questa nostra misura perché comunque passa al controllo costituzionale. Questo è il primo provvedimento di tutte le Regioni sul ticket."