Info Conseil
Communiqué n° 54 de 21 février 2007
INTERROGAZIONE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL LATTE CRUDO
Il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha presentato un'interrogazione sull'osservanza delle disposizioni europee sulla sicurezza alimentare in materia di commercializzazione di latte crudo.
"Dal 1° gennaio 2005 sono entrate in vigore in Italia le norme del Regolamento CE n. 178/2002 sulla sicurezza alimentare e la commercializzazione di latte crudo quale "alimento pronto per il consumo umano" è sottoposta a regole specifiche al fine di garantire un adeguato livello di sicurezza igienico-sanitaria per i consumatori."
"Dalle risposte fornite dall'Assessore della Sanità - ha detto Tibaldi - emerge una fotografia piuttosto inquietante della situazione esistente in diversi allevamenti valdostani. Anche nell'unica azienda agricola che, ad oggi, è autorizzata a commercializzare il latte crudo per il consumo diretto è stata rinvenuta una bovina con lesioni tubercolari. Il fatto è accaduto il 24 febbraio scorso e ha comportato la sospensione per alcuni mesi della qualifica sanitaria di "azienda ufficialmente indenne da tbc. Qualche mese dopo tale azienda avviava la vendita diretta del latte crudo ai consumatori."
"Malgrado la consistente bonifica sanitaria attuata in passato - ha proseguito Tibaldi - si sta assistendo a una non irrilevante ripresa di focolai di TBC in Valle d'Aosta. Ho sollecitato gli assessori competenti, Fosson e Isabellon, a non sottovalutare il problema e ad applicare rigorosamente tutte quelle norme destinate alla tutela della salute umana e alla prevenzione dell'insorgenza e della diffusione di malattie negli allevamenti valdostani. A tal proposito è quanto mai necessario effettuare controlli periodici mediante l'impiego del test del gamma interferone su tutti i capi di bestiame al fine di escludere la presenza di animali infetti anche negli stadi iniziali della malattia."
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"Dal 1° gennaio 2005 sono entrate in vigore in Italia le norme del Regolamento CE n. 178/2002 sulla sicurezza alimentare e la commercializzazione di latte crudo quale "alimento pronto per il consumo umano" è sottoposta a regole specifiche al fine di garantire un adeguato livello di sicurezza igienico-sanitaria per i consumatori."
"Dalle risposte fornite dall'Assessore della Sanità - ha detto Tibaldi - emerge una fotografia piuttosto inquietante della situazione esistente in diversi allevamenti valdostani. Anche nell'unica azienda agricola che, ad oggi, è autorizzata a commercializzare il latte crudo per il consumo diretto è stata rinvenuta una bovina con lesioni tubercolari. Il fatto è accaduto il 24 febbraio scorso e ha comportato la sospensione per alcuni mesi della qualifica sanitaria di "azienda ufficialmente indenne da tbc. Qualche mese dopo tale azienda avviava la vendita diretta del latte crudo ai consumatori."
"Malgrado la consistente bonifica sanitaria attuata in passato - ha proseguito Tibaldi - si sta assistendo a una non irrilevante ripresa di focolai di TBC in Valle d'Aosta. Ho sollecitato gli assessori competenti, Fosson e Isabellon, a non sottovalutare il problema e ad applicare rigorosamente tutte quelle norme destinate alla tutela della salute umana e alla prevenzione dell'insorgenza e della diffusione di malattie negli allevamenti valdostani. A tal proposito è quanto mai necessario effettuare controlli periodici mediante l'impiego del test del gamma interferone su tutti i capi di bestiame al fine di escludere la presenza di animali infetti anche negli stadi iniziali della malattia."