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Communiqué n° 402 de 21 décembre 2006
APPROVATA PROPOSTA DI LEGGE CHE ISTITUISCE LA CONVENZIONE PER L'AUTONOMIA E LO STATUTO SPECIALE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha rinviato all'esame della I Commissione consiliare "Istituzione e autonomia" i disegni di legge presentati dai Consiglieri Sandri, Ferraris, Fiou e Carmela Fontana relativi a "Ulteriori modificazioni alla legge regionale n. 3 del 1993 - Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta" e "Modificazioni alla legge regionale n. 7 del 1998 sulla ripartizione e distribuzione dei contingenti di carburanti e lubrificanti in esenzione fiscale."
Successivamente, il Consiglio ha discusso e approvato la proposta di legge presentato dai Presidenti del Consiglio Perron e della Regione Caveri riguardante "Istituzione e disciplina della Convenzione per l'autonomia e lo Statuto speciale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste."
La proposta di legge è stata approvata con 30 voti favorevoli e 3 astenuti (Arcobaleno Vallée d'Aoste).
Nella sua relazione, il Presidente della I Commissione consiliare, Guido Cesal, ha affermato che "l'istituzione di una convenzione, sul modello europeo, intende contribuire fattivamente al dibattito sul tipo di riforma voluto e avviare un proficuo confronto con tutte le componenti della nostra società. In questa prima fase dobbiamo iniziare a prendere coscienza del contesto generale in cui ci collochiamo, in un mondo che cambia velocemente. Siamo ben consapevoli delle difficoltà che una iniziativa di questo genere comporta in considerazione anche dei tentativi che hanno già interessato questo consesso nel corso delle legislature precedenti. La Convenzione risponde a requisiti ben precisi di concretezza, agilità di funzionamento, capacità propositiva e brevità di tempi. La Convenzione è composta in modo da garantire l'incontro tra istituzioni e società valdostana. È prevista l'istituzione si un Ufficio di Coordinamento con il compito di terminare i propri lavori entro otto mesi dall'entrata in vigore della legge, data entro cui il testa della Convenzione dovrà essere trasmesso al Consiglio regionale."
Il Presidente della Regione Luciano Caveri ha affermato che "Si tratta di un'iniziativa politica nella quale, il Presidente Perron e io, abbiamo messo il nome perché abbiamo voluto aprire un dibattito politico sulle riforme istituzionali, un tema già affrontato in passato con risultati alterni. La "Dichiarazione di Aosta" è un'iniziativa molto importante che traccia una linea in occasione delle riforme. Vogliamo lanciare una nuova stagione delle Riforme, che dovremo interpretare al meglio per arrivare a un nuovo testo dello Statuto speciale e il 2007 potrebbe essere l'anno giusto."
Per il Consigliere segretario, Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà), "Dopo sessant'anni anche lo Statuto dimostra la sua età. Nel frattempo il mondo è cambiato molto e naturalmente la nostra Carta è obsoleta. La Valle d'Aosta ha un'esigenza di aggiornarsi e la prima riforma è quella statutaria. Bisogna però uscire dalla logica autoreferenziale, pur mantenendo le nostre origini e peculiarità. La riformulazione dello Statuto deve tenere conto delle mutate situazioni nazionali ed europee. Siamo favorevoli a esaminare con la Convenzione la revisione del nostro Statuto."
Per il capogruppo dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, Dina Squarzino, "L'Ufficio di Coordinamento così come è stato previsto, è un organismo meno democratico di una Commissione consiliare. Questo è un elemento negativo del testo. Sulla Convenzione comprendiamo che c'è la necessità di cambiare le regole, perché il mondo intorno è cambiato nel frattempo, ma nella pubblica opinione c'è la consapevolezza che questa è un'esigenza prioritaria? Non crediamo. Si vuole cambiare, ma per fare cosa e per andare dove? Non abbiamo molta fiducia in questo strumento della Convenzione perché avremmo potuto prendere a modello altre realtà e non solo quella del Friuli Venezia Giulia."
Per il Consigliere Francesco Salzone (Stella Alpina) "Condivido che si tratta di un atto prettamente politico. C'è l'esigenza di aggiornare il nostro Statuto attraverso momenti di incontro per discutere e valutare le modifiche. Apprezziamo la scelta di costituire la Convenzione come organo di confronto e dibattito."
Il Consigliere Piero Ferraris (Gauche Valdôtaine-DS) ha sottolineato che "Credo che ci sia la necessità da parte di tutti di ripensare al nostro Statuto. Così come bisognerà pensare anche alla nostra forma di Governo. Uno statuto in grado di rispondere meglio alle esigenze che emergono dalla società, potrà dare strumenti più agili e flessibili per intervenire in maniera più efficace. Potrà essere un motore per un nuovo periodo di sviluppo. Si tratta di ripensare anche alla nostra autonomia e aggiornarla ai nuovi scenari."
Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha precisato che "la Convenzione è un fatto positivo. In essa sono rappresentate tutte le componenti della società. Diamo un giudizio politico positivo sulla Convenzione. Questo organismo gioverà alla Valle d'Aosta. Il nostro modello di sviluppo è valido e vuole aprirsi all'esterno. Riteniamo che il ruolo della Valle d'Aosta debba essere, attraverso lo Statuto, modernizzato."