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Communiqué n° 385 de 2 décembre 2006
L'ARGENTINA NATTY PETROSINO HA VINTO IL PREMIO INTERNAZIONALE "LA DONNA DELL'ANNO" 2006
L'argentina Natty Petrosino si è aggiudicata l'edizione 2006 del Premio Internazionale "La Donna dell'anno" sui "Diritti umani senza frontiere".
"Per il suo impegno presente in tutti i luoghi dove è necessario combattere per l'affermazione dei diritti umani dei più poveri. Sempre in cammino per portare aiuto nei posti più remoti del suo paese, il suo obiettivo è oggi la difesa del diritto all'esistenza degli ultimi popoli indio."
All'ex fotomodella andranno così i 20.000 euro del Premio finale.
La Giuria, considerato il grande impegno sociale della altre due finaliste, ha deciso all'unanimità di assegnare un riconoscimento anche alle altre due finaliste - pari a 5.000 euro - la mozambicana Noorjehan Abdul Magid e la russa Lina Zinov'Evna Saltykova.
L'importante riconoscimento le è stato consegnato dal Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Ego Perron, e dalla Presidente della Giuria, la Principessa Maria Gabriella di Savoia, durante la cerimonia che si è svolta oggi, venerdì 1° dicembre, nel Salone Gran Paradiso del Grand-Hôtel Billia di Saint-Vincent.
"A Natty Petrosino per la sua capacità di essere presente nei luoghi dove c'è bisogno di aiuto e per essersi presa cura degli emarginati, in particolare dei bambini, degli invalidi, degli anziani abbandonati, dei vagabondi e degli ammalati di AIDS di Buenos Aires. Sorretta da una profonda fede raggiunge obiettivi apparentemente impossibili, il suo monito è: "pregate, e vi verrà dato, cercate e troverete, bussate alla porta e vi verrà aperta!" è la motivazione attribuitale dalla Giuria.
Natty Petrosino, 67 anni, è nata a Baiha Bianca nella provincia di Buenos Aires. Nella prima parte della sua vita fa la fotomodella, ma a 30 anni si ammala di tumore al cervello. Da allora incomincia a cercare nelle strade della sua città bambini, invalidi, anziani e vagabondi. Per sette anni si prende cura di loro nella sua casa e successivamente costruisce un asilo chiamato " Hogar Peregrino San Francesco de Asis". Dal 1988 si dedica completamente ai popoli indios in via di estinzione quali i Maouches, i Huarpes e i Wichis.
Oltre alla vincitrice, sono stati assegnati il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta a Sarmila Shresta per il lavoro quotidiano nell'ambito dell'empowerment delle donne e per il suo impegno a favore dello sviluppo delle comunità nepalesi. Con la sua organizzazione sta realizzando una difficile opera di promozione e sostegno della donna in un contesto fortemente penalizzante quale quello nepalese. Il coraggio con cui svolge la sua attività contribuisce alla diffusione di una cultura di pace e solidarietà.
Una menzione speciale dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, è andata all'argentina Vera Vigevani Jarach per essersi battuta, con il coraggioso movimento delle "Madres de Plaza de Mayo", contro la dittatura militare argentina, colpevole del rapimento e dell'uccisione di 30000 oppositori. Attraverso lei si vuole valorizzare il cammino di quelle donne che si sono distinte nella strada della ricerca della verità, contro l'oblìo e contro la violenza di ogni dittatura .
Infine, una menzione speciale da parte della Giuria, è andata alla valdostana Aldina Consalvo per aver svolto per anni attività di ascolto delle persone anziane e delle donne violate, aiutandole a non sentirsi sole e sostenendole con azioni concrete secondo i loro bisogni. Ha operato con umiltà, dedizione e in silenzio, una donna da prendere ad esempio perché la società di oggi è di persone come lei che ha veramente bisogno.
Una sintesi della cerimonia sarà trasmessa domenica 3 dicembre su Raitre, dalle ore 9.45 alle ore 10.45, negli spazi di RaiVd'A.
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"Per il suo impegno presente in tutti i luoghi dove è necessario combattere per l'affermazione dei diritti umani dei più poveri. Sempre in cammino per portare aiuto nei posti più remoti del suo paese, il suo obiettivo è oggi la difesa del diritto all'esistenza degli ultimi popoli indio."
All'ex fotomodella andranno così i 20.000 euro del Premio finale.
La Giuria, considerato il grande impegno sociale della altre due finaliste, ha deciso all'unanimità di assegnare un riconoscimento anche alle altre due finaliste - pari a 5.000 euro - la mozambicana Noorjehan Abdul Magid e la russa Lina Zinov'Evna Saltykova.
L'importante riconoscimento le è stato consegnato dal Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Ego Perron, e dalla Presidente della Giuria, la Principessa Maria Gabriella di Savoia, durante la cerimonia che si è svolta oggi, venerdì 1° dicembre, nel Salone Gran Paradiso del Grand-Hôtel Billia di Saint-Vincent.
"A Natty Petrosino per la sua capacità di essere presente nei luoghi dove c'è bisogno di aiuto e per essersi presa cura degli emarginati, in particolare dei bambini, degli invalidi, degli anziani abbandonati, dei vagabondi e degli ammalati di AIDS di Buenos Aires. Sorretta da una profonda fede raggiunge obiettivi apparentemente impossibili, il suo monito è: "pregate, e vi verrà dato, cercate e troverete, bussate alla porta e vi verrà aperta!" è la motivazione attribuitale dalla Giuria.
Natty Petrosino, 67 anni, è nata a Baiha Bianca nella provincia di Buenos Aires. Nella prima parte della sua vita fa la fotomodella, ma a 30 anni si ammala di tumore al cervello. Da allora incomincia a cercare nelle strade della sua città bambini, invalidi, anziani e vagabondi. Per sette anni si prende cura di loro nella sua casa e successivamente costruisce un asilo chiamato " Hogar Peregrino San Francesco de Asis". Dal 1988 si dedica completamente ai popoli indios in via di estinzione quali i Maouches, i Huarpes e i Wichis.
Oltre alla vincitrice, sono stati assegnati il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta a Sarmila Shresta per il lavoro quotidiano nell'ambito dell'empowerment delle donne e per il suo impegno a favore dello sviluppo delle comunità nepalesi. Con la sua organizzazione sta realizzando una difficile opera di promozione e sostegno della donna in un contesto fortemente penalizzante quale quello nepalese. Il coraggio con cui svolge la sua attività contribuisce alla diffusione di una cultura di pace e solidarietà.
Una menzione speciale dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, è andata all'argentina Vera Vigevani Jarach per essersi battuta, con il coraggioso movimento delle "Madres de Plaza de Mayo", contro la dittatura militare argentina, colpevole del rapimento e dell'uccisione di 30000 oppositori. Attraverso lei si vuole valorizzare il cammino di quelle donne che si sono distinte nella strada della ricerca della verità, contro l'oblìo e contro la violenza di ogni dittatura .
Infine, una menzione speciale da parte della Giuria, è andata alla valdostana Aldina Consalvo per aver svolto per anni attività di ascolto delle persone anziane e delle donne violate, aiutandole a non sentirsi sole e sostenendole con azioni concrete secondo i loro bisogni. Ha operato con umiltà, dedizione e in silenzio, una donna da prendere ad esempio perché la società di oggi è di persone come lei che ha veramente bisogno.
Una sintesi della cerimonia sarà trasmessa domenica 3 dicembre su Raitre, dalle ore 9.45 alle ore 10.45, negli spazi di RaiVd'A.