Info Conseil
Communiqué n° 311 de 6 octobre 2006
DISCUSSIONE MOZIONI
Adunanza del Consiglio regionale
Dopo il rinvio, nella Commissione consiliare permanente, del disegno di legge sulle disposizioni in materia di forma di governo, presentato dal gruppo Gauche Valdôtaine-DS, i lavori del Consiglio regionale sono proseguiti con la discussione sulle mozioni.
Il Consigliere Giovanni Sandri ha illustrato la mozione sul ristabilimento di una correttezza democratica di utilizzo del mezzo televisivo pubblico.
"Dai dati che ci sono stati forniti, ha detto Sandri, a seguito di una conferenza stampa del Co.Re.Com, è emersa una forte disparità tra le varie forze politiche. Il 75 per cento della presenza televisiva è rappresentato da esponenti della Giunta regionale. Ci vorrebbe, almeno nel periodo elettorale, una migliore distribuzione dei tempi per una migliore democrazia di utilizzo del mezzo televisivo."
Dopo l'intervento del Presidente della Regione Caveri, che si è detto disponibile a trattare l'argomento in una riunione della Conferenza dei Capigruppo, il Consigliere Sandri ha ritirato la mozione.
Successivamente, lo stesso Consigliere Sandri ha presentato una mozione sulla valorizzazione del comprensorio del Nivolet.
L'iniziativa intende impegnare la Giunta "a relazionare entro due mesi, nella Commissione competente, in merito alle criticità e alle possibilità per la valorizzazione del comprensorio del Nivolet; a richiedere al Parco Nazionale del Gran Paradiso l'apertura di un confronto, che coinvolga la regione Piemonte, la provincia di Torino, i comuni del Parco e la Fondazione Grand Paradis, per giungere ad una soluzione condivisa per un accesso equalitario del colle del Nivolet da entrambi i versanti e per l'abrogazione del traffico privato in tale area."
Per Caveri, "se nella mozione, con le parole "accesso equalitario", s'intende prevedere l'allungamento della strada fino al colle, posso dire che il governo regionale è contrario. Nel caso si intenda la chiusura dalla parte piemontese, spetta alla Regione Piemonte intervenire."
Per il Consigliere Alessandro Bortot "il problema non è la strada del Nivolet, ma i collegamenti intervallivi con queste popolazioni che possono portare a legami nell'agricoltura, nel turismo, nella cultura, nei progetti e iniziative."
Dopo una pausa dei lavori, il Consiglio ha approvato la mozione, emendata, che risulta così essere nella sua parte impegnativa:
Il Consiglio regionale impegna "la Giunta regionale a relazionare entro due mesi, nella Commissione competente, in merito alle criticità e alle possibilità per la valorizzazione del comprensorio del Nivolet; a richiedere al Parco Nazionale del Gran Paradiso l'apertura di un confronto, che coinvolga la regione Piemonte, la provincia di Torino, i comuni del Parco e la Fondazione Grand Paradis, per giungere ad una soluzione condivisa su entrambi i versanti e per l'abrogazione del traffico privato in tale area, in vista anche della revisione del protocollo d'intesa del 2002."
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Il Consigliere Giovanni Sandri ha illustrato la mozione sul ristabilimento di una correttezza democratica di utilizzo del mezzo televisivo pubblico.
"Dai dati che ci sono stati forniti, ha detto Sandri, a seguito di una conferenza stampa del Co.Re.Com, è emersa una forte disparità tra le varie forze politiche. Il 75 per cento della presenza televisiva è rappresentato da esponenti della Giunta regionale. Ci vorrebbe, almeno nel periodo elettorale, una migliore distribuzione dei tempi per una migliore democrazia di utilizzo del mezzo televisivo."
Dopo l'intervento del Presidente della Regione Caveri, che si è detto disponibile a trattare l'argomento in una riunione della Conferenza dei Capigruppo, il Consigliere Sandri ha ritirato la mozione.
Successivamente, lo stesso Consigliere Sandri ha presentato una mozione sulla valorizzazione del comprensorio del Nivolet.
L'iniziativa intende impegnare la Giunta "a relazionare entro due mesi, nella Commissione competente, in merito alle criticità e alle possibilità per la valorizzazione del comprensorio del Nivolet; a richiedere al Parco Nazionale del Gran Paradiso l'apertura di un confronto, che coinvolga la regione Piemonte, la provincia di Torino, i comuni del Parco e la Fondazione Grand Paradis, per giungere ad una soluzione condivisa per un accesso equalitario del colle del Nivolet da entrambi i versanti e per l'abrogazione del traffico privato in tale area."
Per Caveri, "se nella mozione, con le parole "accesso equalitario", s'intende prevedere l'allungamento della strada fino al colle, posso dire che il governo regionale è contrario. Nel caso si intenda la chiusura dalla parte piemontese, spetta alla Regione Piemonte intervenire."
Per il Consigliere Alessandro Bortot "il problema non è la strada del Nivolet, ma i collegamenti intervallivi con queste popolazioni che possono portare a legami nell'agricoltura, nel turismo, nella cultura, nei progetti e iniziative."
Dopo una pausa dei lavori, il Consiglio ha approvato la mozione, emendata, che risulta così essere nella sua parte impegnativa:
Il Consiglio regionale impegna "la Giunta regionale a relazionare entro due mesi, nella Commissione competente, in merito alle criticità e alle possibilità per la valorizzazione del comprensorio del Nivolet; a richiedere al Parco Nazionale del Gran Paradiso l'apertura di un confronto, che coinvolga la regione Piemonte, la provincia di Torino, i comuni del Parco e la Fondazione Grand Paradis, per giungere ad una soluzione condivisa su entrambi i versanti e per l'abrogazione del traffico privato in tale area, in vista anche della revisione del protocollo d'intesa del 2002."