Info Conseil
Communiqué n° 304 de 22 mai 2025
Interrogazione sul nuovo ente per la gestione dei servizi alla persona
La costituzione di un nuovo ente regionale per la gestione dei servizi alla persona è stata nuovamente al centro del dibattito consiliare con un'interrogazione presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 22 maggio 2025.
Richiamando un incontro tra il Presidente della Regione e i Sindacati del 18 febbraio scorso «durante il quale è stato presentato lo studio relativo al nuovo ente strumentale», il Capogruppo Andrea Manfrin ha evidenziato «le preoccupazioni emerse per il futuro occupazionale degli attuali dipendenti della Società di Servizi, dei Cea regionali e delle microcomunità per anziani delle Unités des Communes. Secondo quanto riportato, il personale oggi impiegato non sarà automaticamente assorbito nel nuovo ente ma dovrà affrontare una selezione aperta, senza alcuna priorità, mettendo a rischio il posto di lavoro dopo anni di servizio. Gli operatori sociosanitari, in particolare, hanno già proclamato lo stato di agitazione a fronte della mancanza di certezze. Chiediamo quindi se non si ritenga opportuno sospendere il progetto, per consentire un approfondimento che tuteli maggiormente il personale attualmente in servizio, nonché la continuità dei servizi erogati.»
L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha spiegato che «la creazione dell'ente strumentale nasce per far fronte a una serie di problemi strutturali: la situazione lavorativa dei dipendenti della Società di Servizi, che spesso fanno lo stesso lavoro dei loro pari regionali ma guadagnano meno e hanno meno prospettive di carriera e di premialità; la necessità di ammodernamento delle politiche sociali in Valle d’Aosta; le necessità esplicitate dagli enti locali che non riescono più a sostenere i servizi alla persona per motivi finanziari e di reperimento di personale. L'ente strumentale è lo strumento su cui lavorare ascoltando le necessità di parti sociali, dipendenti, territorio e la soluzione non può essere quella di fermare il processo di definizione di un documento da cui partire per dare gamba alle soluzioni urgenti. Ad oggi, l'ente non esiste ancora ma stiamo lavorando a soluzioni sui futuri passaggi di personale dalla Società di Servizi all’ente strumentale. Il modello deve valorizzare competenze, percorso e professionalità maturata negli anni di servizio, attraverso maggiori strumenti incentivanti rivolti a tutto il personale professionale, assistenti sociali ed educatori. L’ipotesi prospettata dagli uffici - che è in corso di valutazione - prevederebbe la possibilità di un passaggio diretto del personale della Società all’ente che garantirebbe le aspettative del personale. Stiamo ascoltando parti sociali, enti locali e lavoratori per valorizzare gli attuali dipendenti delle amministrazioni locali. Particolare attenzione è posta all’individuazione di un modello che possa garantire e salvaguardare la continuità di trattamento ai dipendenti pubblici regionali e delle Unités che dovrebbero transitare nel nuovo ente. Se si bloccasse questo processo di ricerca di soluzioni ai problemi, solo apparentemente si calmerebbero gli animi perché i problemi rimarrebbero, e a chi Governa è chiesto di affrontare le questioni e cercare soluzioni.»
«La soluzione proposta dalla maggioranza per gestire un servizio così delicato come quello socio-sanitario è assolutamente sbagliata - ha replicato il Capogruppo Manfrin -. Adottando questo sistema si rischia di perdere per strada una parte di personale con il suo bagaglio di grande professionalità. La nostra non è una macroregione che non può occuparsi di tutto: siamo una piccola comunità e il Governo deve farsi carico della questione. Invece si vuole creare l'ennesimo carrozzone burocratizzato su cui scaricare i problemi. Abbiamo già esempi del genere e questo modo di privatizzare gli utili e socializzare le perdite è assolutamente deprecabile e fallimentare. La strada per dare dignità ai lavoratori della Società di Servizi è tutt'altra e la Lega lo dice fin da ora, siamo assolutamente contrari a questo ente strumentale.»
LT