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Communiqué n° 294 de 21 mai 2025

Approvato un disegno di legge sulle reti pubbliche di comunicazione elettronica

 

Nella seduta del 21 maggio 2025, con 18 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 15 astensioni (Lega VdA, RV, FI, PCP, GM), il Consiglio Valle ha approvato un disegno di legge per il potenziamento delle reti pubbliche di comunicazione elettronica presenti sul territorio regionale.

Il testo, presentato dalla Giunta il 9 aprile ed esaminato dalla seconda Commissione, si compone di quattro articoli che introducono misure per aumentare il numero di fibre ottiche di proprietà pubblica, sostenendo la realizzazione dei progetti di investimento finanziati dal Pnrr (Piani "Italia 1 Giga", "Italia 5G" e "Scuole fase 2") e, contestualmente, limitando gli scavi necessari per la realizzazione delle infrastrutture propedeutiche alla posa delle fibre ottiche.

Relazione d'Aula

Il Consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), relatore, ha illustrato in Aula la situazione dell’infrastruttura regionale per la fibra ottica «realizzata con fondi pubblici tramite il progetto VdA Broadbusiness. La rete comprende oltre 400 km di cavidotti in fibra ottica a copertura sia delle vallati laterali sia del fondovalle, suddivisi in tre mini tubi che ad oggi risultano totalmente impiegati: uno è utilizzato dalla rete regionale per servizi pubblici e comunali, uno è parzialmente usato da Open Fiber per il Piano banda ultra larga, e il terzo è riservato per interventi di emergenza o manutenzione, per garantire la continuità dei servizi. Il provvedimento prevede che, qualora le fibre attualmente disponibili risultino insufficienti, l’operatore incaricato sostituisca i cavi esistenti con nuovi cavi contenenti un numero maggiore di fibre ottiche. In cambio, la Regione potrà concedere per vent’anni una parte di queste fibre all’operatore, per garantire la realizzazione delle nuove infrastrutture. Si stabilisce inoltre che la Giunta regionale approverà una convenzione per disciplinare le modalità di attuazione e le concessioni, compresa la definizione dei proventi derivanti dalla cessione delle fibre, che saranno reinvestiti nel bilancio regionale.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Diego Lucianaz (GM) ha espresso «dubbi su questo disegno di legge su cui mi asterrò. Innanzitutto, non si capisce bene e non ci è stato spiegato chi sarà il soggetto che per 20 anni gestirà la tecnologia. Si parla di un investimento di 840mila euro ma sappiamo bene che per le infrastrutture per la banda ultraveloce, lo Stato non ha fatto economia e ha stanziato 3,5 miliardi per il Piano Italia 1 giga per coprire le aree che ne sono sprovviste. La Valle d'Aosta, per la sua conformazione morfologica rientra in questo Piano ma apprendiamo con grande disappunto che le "case sparse" - interi villaggi, aziende agricole, rifugi di montagna, ecc - non saranno servite dalla fibra ottica. Continuiamo a spendere denaro pubblico per un servizio che non si può certo definire efficiente rispetto alle esigenze del nostro territorio. La fibra non raggiunge neanche tutte le scuole, che quindi utilizzano il wireless, con tutte le perplessità per la salute umana. Si prevede poi l'affidamento di nuove frequenze fino al 2037 per il 5G, nonostante manchi totalmente uno studio preventivo sui possibili effetti nocivi delle radiazioni elettromagnetiche sull'uomo. Una norma che non ci tranquillizza e che non posso sostenere.»

L'Assessore all'innovazione, Luciano Caveri, nella replica, ha precisato che «l'utilizzo delle fibre ottiche eviterà nuovi scavi e, per questo motivo, ha trovato il pieno assenso da parte dei Sindaci. La tecnologia sarà gestita dalla Fibercop e per "case sparse" si intendono delle case isolate. Infine, tutte le scuole avranno la fibra come previsto da apposito piano. Ovviamente, come anche nell'Aula consiliare, si utilizza il wireless per la redistribuzione del segnale.»

SC-LT