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Communiqué n° 258 de 7 mai 2025
Question time sulla rinuncia giustificata agli alloggi Erp
La rinuncia giustificata agli alloggi di edilizia residenza pubblica è stata oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 7 maggio 2025 con un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Forza Italia.
«L’Azienda regionale per l’edilizia residenziale continua ad assegnare alloggi nei comuni di Valpelline, Morgex, Champdepraz e Arvier a famiglie che lavorano o hanno figli che studiano ad Aosta, sostenendo che l’eventuale rinuncia implichi l’esclusione dalla graduatoria Erp - ha dichiarato il Vicecapogruppo Mauro Baccega -. A questo punto ci chiediamo che fine abbiano fatto i 70 alloggi annunciati come di prossima disponibilità nel capoluogo. Chiediamo all’Assessore se intenda porre fine a questo stillicidio psicologico nei confronti delle famiglie, costrette a rifiutare sistemazioni in località logisticamente inadeguate. Sarebbe opportuno che la rinuncia, se motivata da un forte disagio oggettivo, venga considerata legittima e accettabile dalla Commissione regionale Erp e dall’Arer.»
«Avevo anticipato che i 70 alloggi che il Consigliere cita sarebbero stati disponibili entro dicembre 2025, e non entro i primi mesi del 2025 - ha risposto l'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi -. In ogni caso, con l’occasione aggiorno che ad oggi sono già disponibili 61 alloggi, oltre a 12 alloggi per l’emergenza abitativa, e anticipo che entro l’autunno saranno disponibili ulteriori 25 alloggi. Non sussiste alcuna volontà dell’Arer di privilegiare l’assegnazione di alloggi nei comuni di Valpelline, Morgex e Champdepraz a nuclei familiari con minori e con attività lavorativa nel Capoluogo. L’estensione dell’ambito territoriale del bando a tutta la Valle d’Aosta ha incrementato le possibilità di assegnazione, garantendo equità e pari opportunità per tutti i residenti. L’assegnazione degli alloggi Erp avviene, infatti, nel pieno rispetto della normativa vigente, della graduatoria definitiva e delle modalità stabilite dal bando e dalla regolamentazione regionale.»
«In base all’art. 29 della legge regionale 3/2013 e ai criteri di cui alla delibera 857/2019 - ha proseguito -, le proposte di assegnazione tengono conto della composizione del nucleo familiare e della localizzazione degli alloggi disponibili, attribuendo punteggi aggiuntivi sulla base della distanza tra la residenza e l’alloggio. È prevista la possibilità di rinuncia giustificata all’alloggio proposto, senza conseguenze sulla permanenza in graduatoria, nei seguenti casi: presenza di barriere architettoniche non eliminabili in presenza di disabilità; inadeguatezza dell’alloggio rispetto alla composizione del nucleo familiare, anche se formalmente conforme ai parametri minimi; mancanza di idoneità sia in termini di superficie sia di numero di vani; esigenze sanitarie comprovate, che richiedano prossimità a strutture ospedaliere; distanza significativa dal luogo di lavoro in assenza di mezzi di trasporto pubblici adeguati e di veicolo proprio. La rinuncia per giusta causa, come disciplinato anche dal Regolamento approvato dall'Arer nel 2020, deve essere motivata e documentata entro i termini previsti e non comporta esclusione dalla graduatoria. Al contrario, garantisce al nucleo familiare la possibilità di accettare future proposte più adeguate.»
«Con questo metodo burocratese che si vuole applicare si rischia di mandare le famiglie in mezzo a una strada - ha replicato il Vicecapogruppo Baccega -. È assolutamente necessario modificare il Regolamento dell’Arer, perché il diritto all’abitazione è garantito dalla Costituzione. Le graduatorie vengono meno, perché le famiglie vengono messe in condizioni insostenibili, e il mercato degli affitti ad Aosta è pari a zero.»
SC