Info Conseil

Communiqué n° 225 de 16 avril 2025

Question time sul controllo degli accessi all'UniVdA

 

Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 16 aprile 2025, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti sulla questione della regolamentazione degli accessi all'Università della Valle d'Aosta.

«Lo scorso 3 aprile sono entrati nella sede dell'università durante l'orario di lezione persone in stato di alterazione che hanno avuto atteggiamenti provocatori disturbando le lezioni e aggredendo verbalmente le studentesse - ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin -. Quali misure ha messo in campo il Governo per evitare il ripetersi di quanto avvenuto?»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha riferito che «l’Ateneo ha effettuato tutte le verifiche del caso. Secondo quanto riferito dalla docente presente in aula, durante una lezione del corso di laurea triennale in scienze e tecniche psicologiche, tre ragazzi - non iscritti all’Università - sono effettivamente entrati, senza però disturbare l’attività didattica in corso. Anzi, pare abbiano posto anche qualche domanda attinente. L’allontanamento è avvenuto, in modo pacifico, su segnalazione spontanea di alcune studentesse, da parte del servizio di vigilanza dell’Ateneo, che ha gestito in piena autonomia e senza difficoltà l’intera situazione. Ricordo che le Università, salvo specifiche restrizioni, sono luoghi aperti anche a esterni, ed è proprio per garantire la sicurezza che l’Ateneo si è dotato di un servizio di vigilanza diurno e notturno - armato - e di un sistema di videosorveglianza costantemente attivo. Per quanto riguarda eventuali atteggiamenti molesti fuori dall’aula - se vi sono stati - non risultano segnalazioni formali o richieste di intervento alle autorità, né da parte del personale né da parte delle studentesse coinvolte.»

Il Capogruppo Manfrin si è detto «imbarazzato dalla risposta: tre ragazze si sono sentite insultate e la cosa più grave è che il personale scolastico non si è nemmeno sentito in dovere di chiamare le Forze dell'ordine e oggi l'Assessore minimizza il problema. Questo è davvero grave e torneremo sulla questione.»

SC