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Communiqué n° 223 de 16 avril 2025

Respinta una proposta di legge per l'istituzione del Fattore famiglia della Valle d'Aosta

 

Nella seduta mattutina del 16 aprile 2025, il Consiglio Valle, con 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 15 a favore (Lega VdA, FI, RV, PCP, GM), ha respinto una proposta di legge per l'istituzione del Fattore famiglia della Valle d'Aosta.

Il testo, depositato dal gruppo Lega Vallée d'Aoste il 26 settembre 2023, intendeva introdurre in Valle d'Aosta il Fattore famiglia quale specifico strumento integrativo per la definizione delle condizioni economiche e sociali delle famiglie per l'accesso alle prestazioni erogate dalla Regione, dai Comuni o dalle Unités des Communes.

Relazione d'Aula

Il Consigliere Andrea Manfrin (Lega VdA) ha relazionato in Aula, evidenziando che «il Fattore famiglia, operativamente, è una rideterminazione dell'Isee nazionale e presenta scale di equivalenza più articolate, in grado di cogliere in modo più preciso le molteplici dimensioni del bisogno (figli, disabilità, monogenitorialità, perdita di reddito dovute a difficoltà lavorative, padri separati, figli gemelli). L'obiettivo è quello di promuovere un sistema più equo e attento alle esigenze dei nuclei familiari, in un contesto caratterizzato da sfide demografiche, economiche e sociali.»

«In Valle d'Aosta - ha proseguito -, il numero medio di figli per donna è sotto la media nazionale, mentre le proiezioni Istat 2020 illustrano una riduzione della popolazione da 72.760 unità a 62.193 nel 2036, con un incremento della popolazione anziana da 30.220 a 37.095. Risulta quindi assolutamente lampante che senza una urgente inversione di tendenza della natalità e un rafforzamento anche nel breve e medio periodo della popolazione in età attiva, il rischio sia quello di scivolare in una spirale negativa. Il Fattore famiglia può contribuire a creare un ambiente favorevole alle coppie che desiderano avere figli, fornendo al contempo servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo. Solo quando una famiglia si sentirà sostenuta dalla comunità in cui vive, penserà con gioia - e non con preoccupazione - a mettere al mondo un altro figlio, se non il primo. Questo Consiglio ha affrontato con ordini del giorno, con iniziative ispettive e nel Defr la questione del Fattore famiglia: oggi, non votando questa proposta si dice il contrario di tutto quello che si è sostenuto in questi anni.»

Il dibattito in Aula

Il Consigliere Christian Ganis (FI) ha ricordato che «il nostro territorio da anni deve affrontare una sfida demografica critica, caratterizzata da un calo delle nascite e un progressivo invecchiamento della popolazione - un tema su cui il nostro gruppo ha sempre mantenuto alta l’attenzione. A breve presenteremo un’iniziativa specifica per contrastare il fenomeno della denatalità. In questo contesto promuovere l'invecchiamento attivo è un fattore cruciale. La nostra volontà è quella di consentire che gli anni che restano alle persone mature siano vissuti in dignità e salute. L'impianto normativo in discussione si inserisce in questa dimensione considerando che il benessere degli anziani è legato a quello delle famiglie: elemento chiave per favorire un ambiente sereno e inclusivo. Abbiamo voluto dare anche particolare attenzione alle persone con disabilità pensando a reti sociali e inclusive per valorizzare la partecipazione attiva di anziani nella comunità, anche di quelli che vivono da soli. Sosteniamo con forza questa legge che fa della Valle d'Aosta una regione più giusta, inclusiva e solidale dove ogni cittadino viene valorizzato nella sua giusta dimensione, trovando l'attenzione che merita di ricevere.»

L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha ricordato che «il gruppo interistituzionale ricostituito nel 2024 come da Defr e volto ad analizzare le eventuali modalità di adozione dello strumento del Fattore famiglia, ha ritenuto poco praticabile la sua introduzione a livello regionale, in considerazione di un generale aggravio dei costi organizzativi, gestionali e procedurali, senza far presupporre benefici concreti e significativi a favore delle famiglie. Tutti i componenti del gruppo interistituzionale hanno concordato sul fatto che per meglio rispondere ai principi del Fattore famiglia - quindi di favorire i nuclei familiari secondo i differenti oneri e carichi di cura sostenuti dagli stessi - sia piuttosto utile e necessario che lo Stato provveda ad una revisione della scala di equivalenza dell’Isee, con parametri che vadano realmente a premiare le famiglie, cosa che il Fattore famiglia non riesce a fare. Tale revisione consentirebbe un trattamento uniforme su tutto il territorio nazionale e un’applicazione più efficace dello strumento, anche grazie all’interoperabilità della banca dati dell’Inps e ai controlli effettuati dalle strutture nazionali competenti. Il nostro è quindi un voto di astensione ampiamente motivato sia sulla scorta delle risultanze condivise interamente da tutti i rappresentanti del gruppo di lavoro interistituzionale - comprese Forum e associazioni delle famiglie -, sia dalle esigenze di mantenere gli attuali standard di garanzia ed equità dei servizi resi alle famiglie valdostane, che anche il territorio, attraverso il parere di astensione del Cpel sulla proposta di legge, ha chiaramente espresso e motivato, anche in termini di sostenibilità rispetto alle diverse organizzazioni delle realtà sul territorio e alle risorse disponibili. Chi dice no al Fattore famiglia, non dice no alle politiche familiari: sta semplicemente portando avanti altre iniziative che l'introduzione di questo Fattore non farebbe altro che rallentare, stante le attuali disposizioni nazionali sull'Isee. Ad oggi, l'impegno che il Consiglio ha preso è quello di rilanciare le politiche familiari stabilizzando il tavolo costituito ad hoc anche attraverso l'organizzazione della Conferenza della famiglia.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha valutato positivamente le finalità generali e «la parte del testo di legge che comprende anche le famiglie monogenitoriali, non presente nell'ordine del giorno del 2022. Avendo perplessità su altri contenuti, il gruppo voterà facendo delle riflessioni sui singoli articoli.»

«Dal punto di vista del principio, non siamo certo contrari - ha commentato il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi -, ma è ovvio che sull'applicazione ci sono molti dubbi, soprattutto in merito alle ricadute economiche e amministrative. Esistono altre modalità per valutare la ricchezza, come ad esempio la dichiarazione dei redditi, uno strumento più rapidamente applicabile: noi siamo per una minore burocrazia e per detrazioni fiscali per le famiglie con figli a carico.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

SC-LT