Info Conseil
Communiqué n° 205 de 3 avril 2025
Interrogazione sul centro rifiuti di Brissogne
Nella serata di ieri, mercoledì 2 aprile 2025, in chiusura della prima giornata di lavori del Consiglio, è stata trattata un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste sul centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne.
Il gruppo ha richiamato una delibera di Giunta del febbraio scorso riguardante il riconoscimento del centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne come "impianto minimo", indispensabile per chiudere il ciclo di trattamento dei rifiuti in Valle, integrando il contratto in essere tra l'Amministrazione regionale e la società di gestione del centro di Brissogne. Ha quindi voluto conoscere gli effetti di questa integrazione; se questo passaggio e le sue conseguenze sulle tariffe sono stati condivisi all'interno dell'Osservatorio regionale sui rifiuti; se è stata fatta una simulazione sui futuri costi di gestione del centro di Brissogne determinati dall'Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente (Arera) e sul futuro metodo tariffario.
L'Assessore al territorio e ambiente ha risposto che nel 2024 Arera ha nuovamente definito i metodi per la determinazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani per il periodo regolatorio 2024-2027, a seguito dei ricorsi presentati contro la precedente delibera del 2021. Gli impianti di trattamento si distinguono in impianti di chiusura del ciclo (compostaggio, termovalorizzazione, discariche) e impianti di trattamento intermedi (trattamento meccanico e meccanico-biologico). Il contratto in essere tra la Regione e il gestore del Centro regionale di Brissogne, EnVal, regola una concessione di servizi basata su un sistema già simile a quello previsto da Arera. In particolare, la concessione prevede una disciplina tariffaria separata tra i rifiuti urbani residui destinati allo smaltimento in discarica e i rifiuti differenziati, destinati a operazioni di recupero per una seconda vita. Anche la struttura dell’attuale tariffa, suddivisa in una componente per la copertura degli investimenti e una per i costi di gestione, ricalca il modello di Arera. L'Assessorato ha già richiesto al gestore di Brissogne la trasmissione di un Piano economico e finanziario (Pef) per il periodo regolatorio fissato da Arera (2024-2025 e 2026-2027): tale Piano dovrà essere validato dalla Regione e approvato dalla stessa Autorità di regolazione. Il Pef definirà le tariffe per il conferimento dei rifiuti indifferenziati ai cancelli di Brissogne, e il sistema dovrà necessariamente adeguarsi alle nuove disposizioni.
L'Assessore ha poi riferito che l’aspetto tariffario è uno dei temi affrontati all’interno dell’Osservatorio regionale sui rifiuti, che valuterà le ricadute delle nuove tariffe una volta completata la validazione del Pef di EnVal. Attualmente, la società EnVal sta predisponendo simulazioni per il nuovo Pef secondo le regole Arera, che saranno successivamente illustrate e discusse con l’Osservatorio.
Infine, l'Assessore ha precisato che le simulazioni effettuate prima dell’interruzione dell’attività di validazione del Pef, dovuta ai ricorsi, avevano evidenziato che il normale funzionamento dell’impianto poteva essere rappresentato utilizzando gli stessi beni e risorse previsti nel contratto in essere e che le tariffe proposte dal gestore risultavano coerenti con i risultati delle simulazioni. Il gestore si sta quindi adoperando in tal senso. Le deliberazioni di Arera sono finalizzate proprio al monitoraggio dell’attività degli enti gestori e degli affidatari dei servizi, a tutela dei cittadini.
Il gruppo Lega VdA ha replicato che le tempistiche di classificazione degli impianti, così come la definizione delle tariffe di accesso, dovevano essere stabilite nel triennio 2022-2025, e ora ci si trova ormai a ridosso della scadenza. Secondo il gruppo, avere un minino di cognizione sulle future tariffe sarebbe stato particolarmente utile per gli Enti locali, che dovranno applicarle già dal 2026.
SC