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Communiqué n° 199 de 2 avril 2025

L'Assemblea ha respinto tre mozioni

 

Nella mattinata del 2 aprile 2025, il Consiglio Valle ha trattato e respinto tre mozioni in materia di "sugar tax", stazioni radioelettriche e comunicazione pediatrica.

  • Sugar tax

Con una mozione, respinta con 27 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, PCP) e 8 a favore (RV, FI, GM), il gruppo Rassembelment Valdôtain e quello Misto volevano sollecitare il Governo regionale e invitare i Parlamentari valdostani a sostenere ogni inizitiva utile a scongiurare l'introduzione della "sugar tax" e di imposte simili e a seguire attentamente l'evoluzione della situazione, riferendo al Consiglio.

Il gruppo RV ha spiegato che l'imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate, inserita con legge nazionale di bilancio nel 2020 e più volte rinviata, sarà introdotta a partire dal 1° luglio 2025: si tratta di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e 0,25 per i prodotti destinati alla diluizione. Sebbene la finalità asserita sia quella di promuovere una migliore alimentazione, secondo RV in realtà si tratta di uno strumento di natura ideologica, inefficace rispetto agli obiettivi dichiarati e rischia di penalizzare in modo significativo non solo il comparto produttivo ma anche il turismo e la ristorazione: secondo studi e analisi di settore, infatti, l'applicazione potrebbe determinare un aumento medio della fiscalità sui beni interessati del 28%.

Il Presidente della Regione, nell'annunciare l'astensione sull'iniziativa, ha replicato che questa imposta può avere degli effetti benefici nel consumo di prodotti più sani e, quindi, nella crescita dei bambini: infatti, le risorse acquisite con la sugar tax potrebbero essere rivolte a campagne di educazione alimentare. Il Presidente ha ricordato che, a livello regionale, per la tipologia del contesto produttivo, si è più orientati alla valorizzazione dei prodotti del territorio, che sono naturali e non hanno bisogno di aggiunte di edulcoranti: questa imposta potrebbe, quindi, anche rivalutare i prodotti valdostani.

  • Stazioni radioelettriche

L'Aula ha respinto, con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 15 voti a favore (GM, RV, Lega VdA, PCP, FI), una mozione dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain sulle emissioni elettromagnetiche con cui sollecitavano il Governo regionale a osservare quanto prescritto dalla legge regionale per un'informazione completa e tempestiva ai cittadini. Il testo invitava anche a fornire risposte sull'iter delle competenze delegate dagli enti locali alla struttura regionale, a valutare la stesura di una specifica norma di attuazione sulla gestione dell'attività delle radiotelecomunicazioni in Valle, a promuovere una collaborazione con le strutture sanitarie al fine di garantire alla popolazione tutela e prevenzione dall'effetto nocivo delle radiazioni elettromagnetiche.

Il gruppo Misto ha ricordato la necessità di una corretta informazione a tutela dei cittadini rispetto alle emissioni dei campi elettromagnetici che è prevista sia dalla legge regionale n. 25/2005, sia da quella statale n. 36/2001 che, su questo aspetto, sono state completamente disattese in Valle d'Aosta. Per il gruppo, il Governo regionale, in funzione del suo ruolo pubblico, deve dare garanzie solide ai suoi cittadini, primi tra tutti i giovani che sono quelli più esposti e alle onde elettromagnetiche: dal 2 al 5G fino alle emissioni dei satelliti e innumerevoli altre fonti elettromagnetiche. Secondo il gruppo Misto, non è più sufficiente l'applicazione del principio di precauzione bensì quello di prevenzione, riducendo l'esposizione dell'intera popolazione alle emissioni elettromagnetiche a livelli meno pericolosi di quelli ora verificati dai controlli dell'Arpa regionale.

L'Assessore all'innovazione ha sottolineato la massima attenzione che è sempre stata data alla questione dalla Regione anche attraverso numerosi incontri con gli enti locali per supportare sia la popolazione residente che i turisti al fine di garantire la massima possibilità di fruizione, nel rispetto della sicurezza e della salute pubblica. Il passaggio dei tralicci all'Amministrazione regionale è avvenuto su esplicita richiesta dei Comuni che hanno ritenuto che questa avesse uffici tecnici e giuridici per affrontare la complicata questione dell'installazione di queste strutture. La collaborazione è stata quindi una costante dell'agire pubblico che ha cercato il confronto con tutti gli enti coinvolti. La norma di attuazione risulta invece improponibile poiché sul tema esistono normative europee e nazionali estremamente cogenti: la materia è solidamente nelle mani dello Stato e la possibilità di ottenere una deroga rispetto alla legislazione italiana molto dettagliata sarebbe una forzatura inutile.

  • Corso di comunicazione pediatrica

Con una mozione respinta con 19 voti contrari (UV, FP-PD, PlA, SA), 8 astensioni (RV, FI, PCP) e 7 voti a favore (Lega VdA, GM), il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva di attivare un corso sulla relazione e comunicazione pediatrica agli operatori impiegati nella Struttura complessa di pediatria e patologia neonatale.

Il gruppo ha riferito che sono arrivate numerose segnalazioni su comportamenti definiti inappropriati dagli utenti, tanto da attivare una raccolta firme su Change.org, che chiede maggiore consapevolezza da parte degli operatori sanitari nell'ambito delle relazioni con assistiti e familiari. Ha quindi chiesto al Governo di impegnarsi formalmente ad agire per migliorare una situazione che, se confermata, getta una grave ombra sulle procedure di presa in carico dei pazienti e sulle modalità di interlocuzione e confronto con i loro familiari.

L'Assessore alla sanità ha evidenziato che questo tema è complesso e delicato e va affrontato in maniera integrata, in modo che sia gli utenti che gli operatori possano sentirsi tutelati al meglio. L'Azienda Usl ha posto un questionario sul benessere organizzativo, dal quale è emerso che il tema principale è proprio il rapporto tra utenti e operatori: occore quindi avviare un percorso complessivo, mentre la mera organizzazione di un corso potrebbe non portare gli effetti sperati. L'Usl ha già avviato azioni di sensibilizzazione, anche attraverso l'analisi delle osservazioni negative pervenute, programmando un percorso di formazione specifico. Pur convenendo sull'importanza dell'iniziativa, per l'Assessore questa è già superata sia nei fatti che negli intenti.

SC-LT