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Communiqué n° 155 de 13 mars 2025

Interpellanza sulle liste di attesa Ausl

«Nel 2024 sono state 121.354 le prestazioni, con quattro classi di priorità diverse: U (urgente); B (breve); D (differibile), da eseguire entro 30 (per visita specialistica) e 60 giorni (per esami strumentali); P (programmata) da eseguire entro 120 giorni - ha segnalato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Il sistema di rilevazione dei tempi di attesa si applica solo alle prestazioni di tipo D e nel 2024 ne sono state erogate 37.800, mentre il totale delle liste d'attesa e di quelle di galleggiamento era di circa 14mila unità (rispettivamente 10.595 e 3.396). Chiedo di sapere: quante delle 121.354 prestazioni sono state erogate nel rispetto dei tempi previsti dai codici di priorità; quante delle 10.595 prenotazioni nelle liste di attesa al 31 dicembre 2024 potranno essere evase nei 30 giorni (visite specialistiche) e nei 60 (prestazioni diagnostiche); se sia intenzione del Governo dare indicazione all’Ausl affinché metta in atto con urgenza delle misure straordinarie per perseguire una sensibile riduzione delle liste d’attesa entro la fine del primo semestre dell’anno in corso.»

«Stiamo lavorando con l'Ausl alla predisposizione del Piano regionale di recupero delle liste di attesa per il 2025 - ha risposto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -, proprio con il fine di migliorare la capacità di offerta rispetto alla domanda di prestazioni dei cittadini. Rispetto alle misure straordinarie da porre in campo si è lavorato su due fronti: da un lato, riorganizzando internamente obiettivi e personale necessari da dedicare in modo ancora più puntuale nei volumi di attività delle prestazioni ambulatoriali che necessitano di essere ridotti; dall’altro, un maggiore coinvolgimento delle strutture private convenzionate, che operano con criteri di qualità certificati dalla Regione che per la prima volta hanno fornito una programmazione puntuale da subito per l’intero anno. In questo modo possiamo programmare gli appuntamenti a lungo termine, riducendo il problema delle liste di galleggiamento che si riempiono rapidamente. Il processo è in continua evoluzione, ma l’importante è mantenere un equilibrio e garantire un miglioramento progressivo ma costante, anziché rincorrere soluzioni temporanee che riportano inevitabilmente al punto di partenza. Le liste di attesa sono, infatti, il risultato di un sistema complesso che non può essere "riparato" con azioni singole, ma richiede una visione strategica e una serie di interventi a breve, medio e lungo termine che possano ridurre progressivamente il problema. Quindi, in attesa del nuovo documento di programmazione statale, che ha appena iniziato il proprio iter per l’acquisizione dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni, stiamo già stabilendo con l'Usl una serie di azioni: la Direzione strategica ha concordato con i Direttori di struttura degli obiettivi di produzione sui singoli settori, e sta chiedendo uno sforzo supplementare al proprio personale e utilizzando lo strumento delle prestazioni aggiuntive tramite Lpa e il possibile ricorso alla Libera professione intramuraria. Inoltre, la nuova procedura di gestione dei percorsi di tutela, da alcuni mesi totalmente informatizzata, già adesso consente un più facile accesso. L’Azienda si sta attivando, poi, per valutare la possibilità di erogare prestazioni in orario serale o nei giorni di sabato e domenica, in modo da poter proporre ogni iniziativa possibile per ampliare l’offerta ai cittadini, tenendo conto del personale disponibile.»

In merito alle prestazioni erogate, l'Assessore ha precisato che «le 121.354 prestazioni erogate nel 2024 si riferiscono alle prime visite tra le 69 prestazioni oggetto di monitoraggio. Di queste, il 70% circa è stato erogato nel rispetto dei tempi previsti dai codici di priorità. Evidenzio che l'Ausl, nel suo complesso, eroga oltre 700.000 prestazioni all’anno, senza contare quelle di laboratorio che porterebbero questo ammontare a oltre 2 milioni, a rappresentare correttamente i reali volumi sui quali siamo chiamati ad operare. Delle prenotazioni inserite a sistema al 31 dicembre 2024, il 50% sono già state o potranno essere rese nel rispetto dei tempi previsti.»

Il Capogruppo Marquis si è detto insoddisfatto della risposta: «L'Assessore continua a lamentarsi della carenza di medici e delle problematiche di ordine generale. Invece, la Valle d'Aosta ha uno Statuto speciale, si autofinanzia la sanità e ha tutti i titoli per essere un piccolo laboratorio per sperimentare soluzioni innovative. Ecco perché sollecitiamo da tempo delle misure a carattere straordinario, diversamente tra due anni saremo ancora qui a sottolineare il problema. Dai dati forniti, emerge che più di ottomila valdostani avrebbero diritto al percorso di tutela perché l’Usl non è in grado di erogare le prestazioni nei termini di legge. In questo contesto l'unica soluzione possibile per garantire loro la tutela della salute è quella di chiedere aiuto temporaneamente al settore privato con l’istituzione di voucher a favore dei cittadini a rimborso delle prestazioni sanitarie acquisite.»

SC