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Communiqué n° 153 de 13 mars 2025

Interpellanza sull'estensione di un premio volumetrico alla "legge casa"

 

L'estensione a tutti gli interventi previsti dalla "legge casa" (n. 24/2009) del bonus volumetrico 5% della legge regionale n. 13/2015 (legge europea regionale 2015) è stata oggetto di dibattito con un'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 13 marzo 2025.

«Sulla base della legge regionale n. 13/2015, se prevedo di costruire una casa nuova o di ristrutturarne una esistente e adotto delle soluzioni progettuali che mi permettono di avere prestazioni energetiche significativamente superiori ai minimi di legge, posso beneficiare di un 5% di volume in più rispetto alle previsioni del Piano regolatore: ottima opportunità che stimola, a costo zero per la pubblica amministrazione, l'orientamento dei privati per gli edifici a basso impatto energetico, con i benefici ambientali che ne derivano - ha spiegato il Consigliere Luca Distort -. Questo extra bonus può essere sommato a quello previsto dalla "legge casa" ma, attualmente, solo per gli interventi il cui ampliamento si limita al 20% del volume e non per quelli di demolizione e ricostruzione che hanno un ampliamento concesso del 35%. La limitazione riguarda poi anche tutti gli interventi nei centri storici (zone A) e vorremmo sapere se il Governo ha intenzione di rivedere queste limitazioni

«Abbiamo a cuore questi temi e con l’Assessore Sapinet lavoriamo per creare le migliori condizioni di utilizzo delle norme per gli interventi edilizi da parte dei nostri cittadini - ha affermato l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy -. Per i centri storici è necessario dare corso a una nuova visione per evitare che vengano via via abbandonati da chi li abita o non attivati interventi di recupero da parte di chi detiene la proprietà degli edifici. L’art. 34 della lr 13/2015 nasceva in recepimento dell’articolo 14 del d.lgs. 102/2014 e dell’art. 22 del d.lgs. 28/2011 che avevano introdotto, a livello nazionale, deroghe alle distanze minime e bonus volumetrici per favorire la riqualificazione energetica degli edifici. Nel recepimento regionale di tale normativa, le strutture competenti in materia di energia e quelle in materia di urbanistica hanno cercato di rendere coerenti tali disposizioni con quanto previsto a livello regionale dalla lr 24/2009, introducendo quindi i commi 7 e 8 dell’articolo 34 della l.r 13/2015, ma escludendo però le zone A. La possibilità di cumulo degli incrementi volumetrici per le ristrutturazioni era stata prevista per evitare che la realizzazione di un cappotto sull’intero edificio comportasse l’utilizzo di una quota rilevante del bonus volumetrico del 20%, riducendo i benefici dell’ampliamento o disincentivando la realizzazione del cappotto sulla parte di edificio preesistente non oggetto di ampliamento. Nei casi di demolizione e ricostruzione è già prevista una possibilità di ampliamento maggiore, del 35%, che allora era stata ritenuta sufficiente per contemperare le esigenze di risparmio energetico richieste dalla norma con quelle di corretto sviluppo urbanistico. Personalmente non condivido l'approccio in termini percentuali che mortifica le possibilità di intervento per le abitazioni più piccole che dispongono di poco volume

«Siamo in attesa dell’emanazione del decreto di aggiornamento del decreto per l'applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e la definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici che è strettamente connesso all’applicazione dei bonus volumetrici - ha informato Bertschy -. Il recepimento della norma ci consentirà di intervenire sul tema del 5%, tenendo presente che, sebbene i bonus volumetrici rappresentino un incentivo utile, la vera chiave per l'efficientamento energetico rimane l'attuazione dei lavori e la messa in disponibilità dei necessari volumi. Faremo un ragionamento complessivo anche sulla base delle nuove direttive eurounitarie in materia. Sulle zone A non abbiamo competenza primaria, ma possiamo fare un lavoro sulla classificazione degli edifici per rispondere alle esigenze degli abitanti dei centri storici, consentendo loro di realizzare interventi coerenti con le grandi somme finanziarie che servono per realizzare una ristrutturazione. La lr 13/2015 sta dando grandi risultati: negli ultimi tre anni abbiamo messo a disposizione più di 18 milioni di euro di finanziamenti all'1% e possono arrivare allo zero per cento per gli interventi che eliminano le fonti fossili. Con disposizioni ben adattate sotto il profilo urbanistico la nostra norma regionale potrà funzionare ancora meglio.»

«In Valle d'Aosta il tema della disciplina edilizia riguarda circa l'80% dei valdostani in quanto proprietari di immobili - ha replicato il Consigliere Distort -. Ci sono schieramenti politici che vedono nell'attività edilizia una minaccia per il territorio mentre ce ne sono altri, come la Lega, che considera l'attività edilizia una risorsa da gestire in modo intelligente e coraggioso. Se l'obiettivo a cui tendere è quello di realizzare le migliori prestazioni energetiche possibili a vantaggio dell'ambiente, anche attraverso una politica edilizia virtuosa, bisogna superare le limitazioni contenute nella legge. Mi auguro e auspico che la parte politica possa portare avanti il percorso che si è prefissata, superando questa sorta di autocensura che si mette in atto nei confronti dell'edilizia pensando che l'ampliamento sia una sorta di peccato originale. Abbiamo parti di territorio che hanno iniziato un cammino inesorabile verso l'abbandono su cui bisogna intervenire per invertire la rotta. La premialità del 5% di extra volume individuata dalla lr. 2015, associata a tutti gli incrementi volumetrici della "legge casa" può mettere in moto meccanismi virtuosi. Non stiamo parlando di soddisfare puri appetiti di ampliamento ma di incentivare una buona riqualificazione del patrimonio edilizio esistente

LT