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Communiqué n° 123 de 27 février 2025

Question time sulla tutela dei livelli occupazionali della Società di Servizi

 

Con una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 27 febbraio 2025 è stata trattata la questione dei livelli occupazionali della Società di Servizi.

«Lo studio sulla costituzione di un nuovo ente strumentale regionale per la gestione dei servizi alla persona, presentato in quinta Commissione il 18 febbraio che prevede la creazione di un nuovo ente strumentale, proponeva che il personale dell'attuale Società di Servizi non transitasse automaticamente in questa nuova società ma dovesse sostenere una nuova selezione aperta anche all'esterno - ha evidenziato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Il rischio è che il personale che lavora da anni per quei servizi, e che ha affinato la propria formazione, venga persa per sempre, con conseguente danno per i servizi sociali e anche per chi si troverà senza lavoro. Quali strumenti ha previsto il Governo per tutelare i livelli occupazionali del personale della Società di Servizi che, se non riuscisse a superare la selezione, potrebbe perdere il proprio posto di lavoro?»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «il 18 febbraio, dopo aver illustrato alla Commissione lo studio, lo abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali. Lo studio presentato è stato redatto dalla società incaricata con l’obiettivo di definire un nuovo modello organizzativo per il superamento della gestione diretta di servizi da parte della Regione e per la costituzione di un ente strumentale regionale per la gestione dei servizi sociali e socio assistenziali. La scelta di costituire un ente pubblico economico che applica il contratto pubblico regionale per i propri dipendenti è stata effettuata proprio per salvaguardare - e se possibile potenziare - l’attuale livello occupazionale garantito dalla Società di Servizi. Infatti, questa tipologia di ente prevede le procedure più snelle e legittime di selezione per ricoprire potenzialmente tutte le posizioni attualmente occupate presso la Società di Servizi, e dall’altro di garantire un trattamento economico e giuridico equiparabile a quello dei dipendenti pubblici.»

«Potendo applicare all’ente pubblico economico un contratto più flessibile - ha proseguito - è possibile inoltre valorizzare e incentivare maggiormente le figure professionali difficili da reperire e che sono soggette a marcato e continuo turnover nell’organizzazione del lavoro, consentendo quindi di meglio far fronte alla nota carenza delle figure di assistenti sociali ed educatori. Abbiamo strutturato un modello - in corso di valutazione - per migliorare la situazione dei lavoratori della Società di Servizi da tutti i punti di vista: garanzie, redditi, stabilità, prospettive di crescita, formazione e professionalità, premialità. Non vogliamo lasciare nessuno né indietro né solo.»

«L'Assessore ha enucleato numerose certezze, sulle quali dubitiamo molto, visto che la selezione non è nemmeno ancora stata messa in campo - ha replicato il Capogruppo Manfrin - Siamo molto preoccupati e continueremo a monitorare la tematica perché riteniamo fondamentale tutelare i posti di lavoro e il servizio sociale della nostra regione.»

SC