Info Conseil
Communiqué n° 88 de 12 février 2025
Interpellanza sulla gestione del lupo
La gestione del lupo è stata nuovamente affrontata dall'Aula con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
«La Regione è partner beneficiario del progetto Life Wolf Alps Eu dal 2019 - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. A settembre scorso è stato pubblicato il Rapporto di questo progetto, ormai concluso, che sottolinea l'efficacia quasi assoluta delle misure di prevenzione. I dati evidenziano, ad esempio, che, dal 2021 al 2024, le squadre di intervento (Wpiu - Wolf prevention intervention unit) hanno compiuto 103 interventi di assistenza a 77 allevatori con una riduzione del 96,5% degli attacchi negli allevamenti coinvolti dal lavoro delle Wpiu. Il Rapporto contiene anche delle linee guida per l'attuazione a lungo termine di queste squadre. Perché i risultati relativi alla nostra regione non sono stati diffusi ufficialmente e pubblicamente? Intendete avvalervi di dati scientifici e dell'esperienza acquisita con il progetto Life Wolf Alps Eu per predisporre progetti per il miglioramento della convivenza tra uomo e lupo in ambito alpino? Oppure vi è l'intenzione di procedere nella direzione di misure specifiche per la gestione del lupo a prescindere da solide basi scientifiche?»
L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, nel segnalare che «le azioni svolte dalla Regione nell’ambito del progetto Life Wolfalps Eu sono state regolarmente rese note all’interno dell’annuale Rapporto Lupo, pubblicato sul sito internet della Regione, dove vi è anche il link al sito ufficiale progetto e dove è possibile trovare tutte le informazioni», ha sottolineato: «Il progetto Life Wolfalps Eu ha consentito di creare una solida rete di monitoraggio che vede coinvolti il Corpo forestale della Valle d’Aosta, il laboratorio del Museo di scienze naturali “Efisio Noussan” di La Salle, il Parco naturale del Mont Avic e un certo numero di volontari formati. L’esperienza acquisita e il monitoraggio sistematico svolto con metodo scientifico sul territorio regionale hanno permesso di raccogliere dati relativi alla presenza della specie. Da questi dati emerge che la popolazione del lupo in Valle, così come nel resto d’Italia, si sta rapidamente espandendo, e che si registra un aumento di casi di lupi ripetutamente avvistati in ambienti urbani, circostanza questa che desta non poca preoccupazione. Per quanto riguarda il miglioramento della convivenza tra uomo e lupo in ambito alpino, gli uffici competenti mi riferiscono che le squadre di pronto intervento (Wpiu), composte da agenti del Corpo forestale, continuano ad effettuare sopralluoghi nelle aziende agricole e in alpeggio al fine di fornire assistenza tecnica e definire le migliori strategie di protezione del bestiame, fornendo kit in comodato d’uso, per evitare il ripetersi delle predazioni.»
«Oltre alle azioni previste dal progetto Life - ha aggiunto l'Assessore -, la Regione provvede con risorse proprie a indennizzare i danni provocati dai predatori agli allevamenti e incentivare l’utilizzo delle misure di prevenzione: negli ultimi 5 anni sono stati erogati circa 660mila euro di fondi regionali (circa 132mila annui) per l’acquisto di recinzioni, cani da guardia, dissuasori, eccetera. Ribadisco che l’Ufficio fauna sta lavorando attivamente alla realizzazione di un protocollo di gestione della specie che indichi le azioni necessarie da adottare in caso di potenziali situazioni di pericolo o di danno sulla base di rigorose basi scientifiche e delle indicazioni condivise insieme a Ispra.»
«È un peccato che il Rapporto non sia stato presentato ufficialmente, ma solo pubblicato sul sito della Regione, che pochi consultano regolarmente: sono state spese risorse umane ed economiche per molto tempo, c'è stato un lavoro serio e ben fatto e per questo il Rapporto meritava un'altra attenzione, anche per dare contezza degli sforzi fatti dall'Amministrazione - ha replicato la Consigliera Minelli -. Sono confortata dalle parole dell'Assessore quando parla di approccio scientifico serio: è fondamentale che le scelte vadano fatte sulla base di solide basi e non sull'onda delle emozioni. Il declassamento del lupo e la conseguente possibilità di abbatterlo potrebbero creare delle aspettative immotivate e non avere alcuna efficacia, mentre ne hanno le misure di prevenzione. Per questo le valutazioni quasi sprezzanti che sono state fatte sul progetto Life Wolf Alps durante lo scorso Consiglio lasciano molto perplessi.»
SC