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Communiqué n° 83 de 12 février 2025

Interrogazione sul Centro servizi per la povertà

 

I lavori al Centro servizi per la povertà di Aosta sono stati oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain.

«È una nuova struttura, a regia pubblica Regione-Comune di Aosta, che prevede per il prossimo anno la presenza di almeno 84 persone in condizione di povertà con l'obiettivo di fornire un punto di accoglienza, sia per usufruire direttamente di specifici servizi, sia per essere orientati verso altre strutture - ha evidenziato il Consigliere Diego Lucianaz -. I locali dell'ex dormitorio pubblico di via Stévenin, che durante la gestione precedente, non alloggiavano più di una ventina di persone, dovrebbero essere ristrutturati con risorse Pnrr con una spesa di 900mila euro circa. Vorremmo sapere a che punto sono i lavori, come verrà utilizzata la struttura, con quali tempi e con quali impegni finanziari; chi controlla i movimenti sospetti che avvengono all'interno del giardino recintato adiacente alla struttura, in particolare nelle ore notturne, quale utilizzo se ne sta facendo e quale sarà la sua prossima destinazione; se contemporaneamente è operativo anche il dormitorio "Abri Monsieur Vincent" in viale Gran San Bernardo ad Aosta e quali altre strutture regionali si occuperanno in futuro dello stesso servizio

«L’attuale dormitorio pubblico sarà riqualificato con interventi infrastrutturali e si prevede che, entro il 31 marzo 2026, possa prendere in carico almeno 84 persone - ha dichiarato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Per la realizzazione del Centro servizi per la povertà, il Pnrr assegna alla nostra Regione 1 milione e 90mila euro di cui 910mila per interventi infrastrutturali e 180mila per la gestione del servizio. Il Centro fungerà da punto di riferimento regionale per le persone a rischio o in condizione di povertà integrandosi con altre strutture e progetti esistenti sul territorio regionale e garantirà servizi come: attività di front office; orientamento al servizio sociale professionale o ai servizi specialistici; consulenza amministrativa e legale; accompagnamento delle persone senza dimora nell’iter di richiesta di residenza; servizio di fermo posta o posta elettronica; servizi di igiene personale e lavanderia; deposito bagagli; distribuzione di beni di prima necessità; mediazione linguistico-culturale; ambulatori per screening e prima assistenza sanitaria. Inoltre, il Centro offrirà spazi per la consumazione di pasti leggeri e un’accoglienza notturna per brevi periodi

«Il Comune di Aosta, responsabile degli interventi infrastrutturali, ha riferito che i lavori sono stati consegnati il 16 gennaio scorso, con termine previsto per il mese di novembre 2025 e, dopo il collaudo delle opere, la struttura potrà essere avviata - ha aggiunto Marzi -. L’intervento Pnrr di riqualificazione non include l’utilizzo e la destinazione del giardino recintato adiacente che è di proprietà e competenza del Comune di Aosta. L’Amministrazione regionale non risulta quindi coinvolta in progettualità o interventi finalizzati a gestirne gli accessi o l'utilizzo. Gli uffici del Dipartimento regionale politiche sociali hanno, invece, avviato nel 2024, una procedura pubblica per l’individuazione di un soggetto del terzo settore disponibile alla co-progettazione e alla gestione in partnership del Centro. Prima di avviare i lavori di riqualificazione, le dieci persone ospitate nel dormitorio sono state trasferite dalla Fondazione Opere Caritas, ente gestore, presso il dormitorio Abri Monsieur Vincent che garantisce una adeguata risposta in termini di accoglienza notturna. Contestualmente, rimane operativo il dormitorio Tenda amica di Saint-Vincent con un’ulteriore capienza di otto persone

«La preoccupazione nasce dal fatto che difficilmente si prevede che questa struttura, anche riqualificata, possa ospitare 84 persone, dal momento che quelle ospitate fino a ieri non potevano essere più di 18 - ha osservato il Consigliere Diego Lucianaz -.  I servizi che saranno erogati sono tanti, vari e allettanti: un'offerta da fare invidia a tutti gli altri cittadini. Permane invece il problema dei giardini adiacenti all'edificio: gli abitanti della zona si lamentano della presenza di persone sospette, dedite a traffici poco legali. Inoltre l'area, che non è più chiusa al pubblico, è sporca e trasandata. Non sarà una preoccupazione regionale ma è bene che si sappia pubblicamente. Sarebbe opportuna una maggiore attenzione verso questa situazione di potenziale degrado anche da parte della Regione, a prescindere da chi abbia la competenza primaria

LT