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Communiqué n° 56 de 29 janvier 2025

Interpellanza sull'inquinamento elettromagnetico nelle scuole

 

Con un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 28 gennaio 2025 è stato affrontato il tema dell'inquinamento elettromagnetico nelle scuole.

«La normativa prevede che negli edifici in cui si verifica una permanenza superiore alle 4 ore giornaliere si debba misurare il valore di attenzione delle radiazioni elettromagnetiche - ha segnalato il Consigliere Diego Lucianaz -. È il caso delle scuole, luoghi sensibili per eccellenza. Vorremmo quindi sapere in quante di queste è stato misurato nel 2024 il limite di esposizione alle Rem, oltre al valore di attenzione e l'obiettivo di qualità; quali enti hanno svolto le rilevazioni, con quale cadenza e con quali risultati; se è intenzione prendere in considerazione anche i collegamenti della rete satellitare per le scuole prive di collegamenti in fibra ottica; come si intende contrastare l'inquinamento elettromagnetico a garanzia della salute delle fasce più deboli della popolazione; quale uso degli apparecchi wireless risulta difficilmente sostituibile con il collegamento in fibra ottica

«Le normative nazionali prevedono limiti ben precisi per l’esposizione ai campi elettromagnetici all’interno degli edifici scolastici che possono essere verificati, sia attraverso misurazioni dirette in loco, sia con simulazioni preventive in condizioni di carico massime e cautelative - ha premesso l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. L’iter autorizzativo per l’installazione o la modifica di impianti di radiotelecomunicazioni in Valle d’Aosta è regolato dalla legge regionale 25/2005: quando un impianto viene autorizzato, significa che ha superato il vaglio dell’Arpa, che ne ha verificato il rispetto dei limiti previsti dalla normativa. Se un’antenna riceve l’autorizzazione, si presume quindi che nel suo raggio d’azione i livelli di esposizione siano al di sotto dei limiti di legge. L’Arpa, comunque, effettua misurazioni di propria iniziativa negli edifici in cui le simulazioni hanno mostrato valori vicini al limite. Inoltre, può intervenire su richiesta di enti pubblici o privati, che devono inoltrare domanda attraverso lo Sportello unico degli enti locali, che valuta l’opportunità di richiedere un controllo. Non esiste alcun obbligo di legge per effettuare misurazioni sistematiche e periodiche in tutti gli edifici scolastici, né a livello regionale né nazionale. Per quanto riguarda i telefoni cellulari, invece, l’Arpa non ha competenza in materia e non esiste una normativa che imponga il monitoraggio specifico delle emissioni dei dispositivi mobili. Tuttavia, tutti i dispositivi in commercio devono rispettare i limiti stabiliti per poter ottenere la certificazione Ce

«Sul tema della connettività nelle scuole, il Dipartimento innovazione e agenda digitale, ci ha fornito alcune informazioni importanti - ha proseguito Guichardaz -. Tutte le scuole valdostane sono incluse nel piano nazionale “Scuole connesse”, promosso dal Ministero delle imprese e del made in Italy attraverso Infratel Italia che ha come obiettivo il collegamento in fibra ottica di tutti gli istituti scolastici pubblici italiani e non si prevede la necessità di soluzioni alternative. Tuttavia, qualora ci fossero punti di accesso digitali in zone non ancora coperte dalla fibra ottica, potrebbero essere utilizzati collegamenti satellitari, che rappresentano un’opzione tecnologicamente valida per garantire la connessione anche nelle aree più remote. La salute pubblica è una preoccupazione generale e condivisa da tutti ed è tutelata da una normativa molto stringente, che impone limiti ben definiti per l’esposizione ai campi elettromagnetici. L’Arpa effettua controlli nei punti in cui le simulazioni indicano valori vicini ai limiti previsti, secondo le linee guida stabilite da regolamenti nazionali. Nelle scuole valdostane, si cerca di adottare un approccio razionale e bilanciato. Le attività che richiedono l’uso di dispositivi digitali si svolgono preferibilmente in aule informatiche attrezzate, dove i collegamenti sono garantiti via cavo, quindi con fibra ottica.  Quando è necessario utilizzare dispositivi mobili, come tablet o notebook, si ricorre a reti wifi, ma sempre con dispositivi a bassissima potenza, progettati per minimizzare l’esposizione elettromagnetica. Le installazioni wifi sono posizionate strategicamente per ridurre l’esposizione diretta agli studenti. Il tema dell’inquinamento elettromagnetico è fonte di preoccupazione per alcuni genitori, e per questo è giusto affrontarlo con serietà e trasparenza. È importante, mantenere un approccio basato sulle evidenze scientifiche, senza creare allarmismi ingiustificati: i limiti di esposizione previsti dalla normativa italiana sono tra i più rigorosi a livello europeo. La tecnologia digitale nelle scuole rappresenta un’opportunità didattica importante, e la sua regolamentazione deve garantire il giusto equilibrio tra innovazione, accessibilità e sicurezza. Il Governo regionale continuerà a monitorare la situazione, collaborando con gli enti preposti, affinché nelle scuole valdostane vengano sempre rispettati i criteri di sicurezza e affinché ogni decisione in merito sia presa sulla base di dati certi e verificabili

«Tra innovazione, accessibilità e sicurezza io metto al primo posto la sicurezza - ha replicato il Consigliere Lucianaz -. I dati sui cui Arpa basa le sue misurazioni sono fortemente contestati dal mondo accademico e anche da quello scientifico. Il gruppo di ricerca del Parlamento europeo, richiesto dalla Commissione europea, nel 2021, ha criticato severamente questi dati che risalgono al 1998, sostenendo che è prioritario applicare il principio di precauzione e ridurre l'esposizione della popolazione alle radiazioni elettromagnetiche a livelli significativamente più bassi di quelli definiti "sicuri" e realizzare sistemi cablati, dove possibile. Smartphone, tablet, lavagne elettroniche luminose, stampanti ecc: tutti dispositivi presenti e utilizzati nelle scuole che sono spesso e volentieri collegati tramite wifi e che causano un aumento delle emissioni elettromagnetiche ma né l'Assessore, né Arpa ci hanno detto quante misurazioni sono state fatte negli istituti valdostani. Avete a cuore la digitalizzazione della Valle d'Aosta ma pensate anche alla salute dei nostri giovani? Non vi preoccupa o la date per scontata? L'azione di certe lobby di settore che vivono di questo enorme business è un dato di fatto ma i valdostani si preoccupano della salute dei loro figli e noi continueremo con le nostre iniziative perché qualcuno deve vigilare

LT