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Communiqué n° 30 de 15 janvier 2025

Interpellanza sull'andamento dei lavori delle centrali tecnologiche dell'ospedale Parini

 

L'ampliamento delle centrali tecnologiche del Corpo G3 dell'ospedale Parini è stato nuovamente oggetto di dibattito con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025.

«Il progetto delle centrali tecnologiche sembra non avere fine, nonostante le solite dichiarazioni rassicuranti dell'Assessore alla sanità - ha osservato il Consigliere Diego Lucianaz -. Il cartello del cantiere indica che i lavori sono stati consegnati alla ditta esecutrice il 19 dicembre 2023 e che dovrebbero essere ultimati l'8 luglio di quest'anno, ma dubitiamo che il cronoprogramma sarà rispettato anche alla luce delle modifiche in corso d'opera che sono state apportate. Il cartello riporta anche i finanziamenti Pnrr che, invece, sono stati soppressi e sarebbe quindi bene aggiornarlo anche per scongiurare che l'Amministrazione regionale incappi nel reato di tipo edilizio previsto in caso di cartello cantiere non compilato in modo corretto! Chiediamo di avere chiarimenti sulle dichiarazioni fatte dall'Assessore su questo tema: in cosa hanno consistito concretamente e quanto tempo hanno richiesto "alcuni interventi sulle reti tecnologiche insistenti sull'area" che hanno comportato praticamente l'interruzione dei lavori per oltre un anno (rispetto ai 18 mesi totali previsti per il completamento); quali sono state le "circostanze impreviste e imprevedibili" contemplate dal Codice degli appalti per poter apportare le "modifiche tecniche dal punto di vista progettuale", con il conseguente aumento dei costi complessivi del 20%, cioè oltre un milione di euro in più!; quando è avvenuta l’effettiva consegna dei lavori; con quale dilazione di tempo è prevista la realizzazione dell'opera rispetto al cronoprogramma iniziale (ora che non ci sono più i termini da rispettare previsti dal finanziamento Pnrr a cui la Regione ha rinunciato in corso d'opera) e come si intendono regolarizzare le sospensioni dei lavori, visto che, in caso di sospensioni prolungate, l'eventuale mancata o tardiva comunicazione potrebbe comportare delle sanzioni amministrative

«Gli interventi sulle reti tecnologiche hanno interessato, in particolare, la rete del gas metano ad alta pressione e sono stati effettuati sia dalle imprese incaricate direttamente da Italgas, lungo le vie cittadine adiacenti il presidio Parini, sia, parallelamente, dall’impresa affidataria dei lavori del corpo G3, per le modifiche necessarie alla distribuzione del gas interna al presidio - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Le operazioni si sono concluse alla fine del mese di novembre 2024 con la messa in funzione della nuova cabina di riduzione del gas di fronte a via Chaligne consentendo la dismissione e messa in sicurezza del vecchio impianto, interferente con i lavori di scavo del corpo G3. Questo non ha comportato una interruzione dei lavori, ma una dilatazione temporale dovuta, essenzialmente, alle difficoltà di fornitura di elementi impiantistici a cura di Italgas. Le "circostanze impreviste ed imprevedibili" sono essenzialmente da ricondursi a: complicazioni, impedimenti, difficoltà, e anche ritardi, di intervento da parte della società Italgas che ha effettivamente operato soltanto nel corso del 2024 - nonostante la procedura per la richiesta di intervento fosse stata avviata già a gennaio 2023; disponibilità parziale, nel corso del 2024, dei sedimi di realizzazione degli scavi, a causa di circostanze impreviste e imprevedibili nei cantieri concomitanti e interferenti affidati dall'Ausl, titolare dei sedimi. L’aumento dei costi segnalato è principalmente legato all’adozione di una tecnica di scavo e di sostegno delle pareti del terreno che consente di procedere più celermente riducendo al minimo lo slittamento del termine contrattuale per dare ultimati i lavori

Sui tempi di realizzazione, l'Assessore ha specificato che «sebbene l’intervento, non attingerà più ai finanziamenti del Pnrr ma ad altri fondi statali, bisogna comunque rispettare le scadenze previste. La società Siv è stata invitata ad attivare i procedimenti tecnici e amministrativi per il rispetto delle milestone e dei target nazionali e comunitari e scongiurare ulteriori ritardi. Come noto, la consegna dei lavori è avvenuta il 19 dicembre 2023 e nei mesi successivi la consegna dei sedimi di cantiere è risultata solo parziale. I sedimi sono stati resi totalmente disponibili da parte dell’Ausl solo nel mese di novembre 2024. Sempre in questo mese, l’impresa ha sottoscritto l’Atto di sottomissione della perizia di variante e le modifiche tecniche per l’esecuzione degli scavi e delle relative opere provvisionali hanno consentito di contenere il prolungamento del termine contrattuale per l'ultimazione dei lavori che, originariamente fissato per il mese di luglio 2025, sarebbe posticipato al mese di dicembre 2025

«Abbiamo nuovamente assistito alla solita tiritera condita dalla cultura bizantineggiante dell'Assessore - ha commentato il Consigliere Lucianaz -. Le persone comuni, però, non sono disposte a farsi incantare dalle parole, non amano essere prese in giro. Come immagina il Governo di costruire un ospedale intero dal costo monstre non meglio identificato, quando in un anno e mezzo non è neanche riuscito a scavare un buco di 1300 mq? Il Direttore dei lavori, in circostanze speciali, può impedire il temporaneo svolgimento dei lavori adottando una procedura specifica e dettagliata, ma non così come è stato fatto. Siamo di fronte a una odiosa presa in giro. Il cantiere dell'ospedale è un ginepraio in cui anche i funzionari regionali fanno fatica a districarsi. Sono senza parole e spero che gli organi di stampa si occupino a fondo di questo vergognoso ritardo

LT