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Communiqué n° 27 de 15 janvier 2025

Interpellanza sull'affido della gestione del canile e gattile regionale

 

Il tema dell'affido del servizio di gestione del canile e gattile regionale è stato nuovamente trattato nella seduta consiliare del 15 gennaio 2025, con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha osservato che «la gara - procedura mai applicata fino ad ora - è stata pubblicata negli ultimi giorni del mese di dicembre scorso: il bando prevede meno di un mese per la presentazione dell'offerta ed è stato formulato come se si trattasse di una fornitura di servizio standard senza tenere conto che, invece, si tratta di offrire ricovero e protezione a degli esseri viventi. Il capitolato prevede una serie di adempimenti burocratici, iniziative e sanzioni che potrebbero costituire un forte deterrente alla partecipazione alla gara da parte di chi, pur operando attivamente nel campo del benessere animale, ha poca esperienza in materia di gare di appalto. Vorremmo sapere se l'Assessore abbia esaminato con attenzione il bando e il capitolato di gara e se ritenga che possa essere effettivamente attrattivo nei confronti di soggetti idonei ad esercitare la gestione in questione. La scelta di procedere ai sensi del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023) per giungere all'individuazione del soggetto al quale affidare la gestione del canile e gattile regionale, anche alla luce della particolarità del settore e dell'attività da espletare da parte del gestore, è ancora ritenuta la migliore o si intende rivalutarla?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha confermato «la scelta che abbiamo assunto e che ha portato alla gara pubblica attualmente in corso. Riteniamo che una proposta da 1,5 milioni di euro su tre anni per la gestione di un canile-gattile che attualmente ospita 70 cani e 17 gatti, possa ritenersi attrattiva. Non riteniamo opportuno entrare nel merito della gara pubblica in corso, ma possiamo affermare che il capitolato ricalca, di fatto, quanto già previsto dalla convenzione in essere del canile e gattile regionale. Gli adempimenti burocratici in capo al gestore a cui il Consigliere fa riferimento non sono maggiori a prima: erano infatti già stati richiesti all’attuale gestore della convenzione. E in particolare: la sottoscrizione di una garanzia finanziaria bancaria o assicurativa a favore della Regione; la sottoscrizione di una polizza assicurativa di responsabilità civile; il rispetto degli obblighi di tracciabilità finanziaria; la nomina di un direttore tecnico. Anche per i volontari era prevista un'autorizzazione così come l'obbligatorietà dei corsi di formazione. La richiesta di un direttore sanitario, quale responsabile della scorta dei farmaci e di tutti i presidi medici all’interno della struttura, è stata invece inserita a maggior tutela del futuro aggiudicatario. Inoltre, il capitolato di gara prevede che le prestazioni veterinarie-chirurgiche, diagnostiche e cure degli animali da compagnia, possano essere garantite attraverso la collaborazione con una struttura veterinaria disponibile, mentre il servizio di cattura dei cani vaganti può essere garantito anche attraverso la collaborazione con i comuni, altri enti o altre associazioni. L’accertamento delle violazioni e di eventuali penalità - oltre ad essere esplicitamente previsto dalla disciplina contrattuale - e la verifica dell’adeguatezza degli operatori sono stati inseriti come migliorie, con lo scopo di garantire una maggiore tutela e benessere agli animali presenti all’interno del canile e gattile regionale. Anche lo schema di valutazione per l'affidamento dell'appalto è stato predisposto a tutela del benessere degli animali, considerato che viene dato maggiore punteggio all’esperienza, alle proposte di miglioramenti, ai progetti di adozione.»

«Il nuovo capitolato di gara non è quindi più burocratico degli altri - ha concluso Marzi -, in quanto i suoi contenuti e i compiti a carico del gestore sono sostanzialmente uguali a quelli già previsti nella precedente convenzione, fatta eccezione per il fatto che si tratta di una gara ad evidenza pubblica, considerata la rilevanza economica del servizio e che, a differenza del passato, oggi sono presenti sul territorio più associazioni animaliste e non più una sola.»

Il Consigliere Sammaritani ha replicato: «Non è affatto accertato e assodato che si fosse costretti ad utilizzare questa procedura: le norme vigenti non ci dicono che si debba procedere in questo senso perché c'è una disposizione specifica che dice che la gestione dei canili/gattili dovrebbe essere assegnata prioritariamente ad associazioni animaliste. È vero che non c'è più una sola associazione che può svolgere questo compito, ma perché non interpellarle tutte e tre? La vostra è una scelta politica: fare un appalto per lavarsene le mani e non assumersi delle responsabilità. Un'attività come questa - dove non ci sono orari - non si può mettere a bando. Era qui che la politica si poteva distinguere, ma non lo ho fatto.»

SC