Info Conseil
Communiqué n° 630 de 21 novembre 2024
Question time sul decreto "Aree idonee" per gli impianti a fonti rinnovabili
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 21 novembre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto informazioni sulla sospensione in via cautelare da parte del Consiglio di Stato di un passaggio del decreto "Aree idonee" per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
«Il Consiglio di Stato, con ordinanza del 14 novembre, ha sospeso la parte della norma che dà alle Regioni la facoltà di individuare le aree idonee o di non farlo, se non lo ritengono - ha commentato il Capogruppo Stefano Aggravi -. Qual è ad oggi nella nostra regione lo stato di applicazione degli obiettivi previsti da questo decreto?»
L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha ricordato che «a settembre la Giunta regionale, con delibera, ha istituito un sistema di governance regionale per l’individuazione delle aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in attuazione del Piano energetico regionale e del decreto del Ministero dell'ambiente che ha ripartito fra le regioni l’obiettivo nazionale al 2030 di una potenza aggiuntiva di 80 Gw e dato sei mesi per approvare le leggi regionali. La Giunta ha istituito una cabina di regia, con funzioni di coordinamento politico e indirizzo, e un tavolo tecnico che sta lavorando alla stesura di una prima bozza di atto normativo per l'individuazione delle potenziali aree e superfici idonee e non idonee, che discende dall'analisi dei vincoli esistenti sul territorio (paesaggistici, ambientali, territoriali). Il cronoprogramma prevedeva la consegna della bozza alla cabina di regia entro il 22 novembre, tuttavia, proprio in relazione ai contenuti dell’ordinanza del Consiglio di Stato del 14 novembre scorso, il tavolo ha manifestato la necessità di una proroga di tale termine, sapendo che la sentenza di merito del giudice di primo grado sarà a febbraio 2025. Le Regioni hanno richiesto al Ministero una proroga di 90 giorni al termine del 30 dicembre 2024 fissato per l’adozione da parte delle Regioni delle proprie leggi; la tematica è anche all'attenzione della Conferenza delle Regioni, attese le ricadute dell'ordinanza sulla potestà regionale in materia di aree idonee. Mi impegno ad aggiornare il Consiglio sulla prosecuzione delle varie attività.»
«La tempistica originaria per l'adozione della legge regionale era incombente - ha replicato il Capogruppo Aggravi -: ci auguriamo che la deroga passi. Più guardiamo questo decreto, più abbiamo dei dubbi sulla modalità di definizione degli obiettivi di potenza. La montagna da scalare è molto alta.»
SC