Info Conseil
Communiqué n° 589 de 6 novembre 2024
Approvata una mozione per la riduzione dell'Iva sul pellet
Nella seduta pomeridiana di ieri, martedì 5 novembre 2024, il Consiglio Valle ha discusso quattro mozioni e una risoluzione, di cui una approvata all'unanimità.
La mozione approvata è stata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista e sollecita l'approvazione del disegno di legge statale per la riduzione dell'aliquota Iva sulle cessioni di pellet, chiedendo al Presidente della Regione, ai Parlamentari valdostani e alle forze politiche che hanno rappresentanti in Parlamento di impegnarsi per il rispristino di questa agevolazione.
«La proposta di cui è prima firmataria la Senatrice Spelgatti prevede la riduzione al 10% dell'Iva sulle cessioni di pellet, ma ad oggi non risulta che la Commissione finanze e tesoro abbia iniziato l'esame del testo - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. È importante che questa norma venga approvata al più presto perché dal 1° marzo 2024 si è tornati all'Iva ordinaria al 22%, magari anche con emendamenti alla Finanziaria statale. Bisogna dare massima attenzione e priorità a questo argomento: nella nostra regione, come in quelle dell'Arco alpino, l'uso del pellet è molto diffuso e ha progressivamente sostituito la legna come combustibile per il riscaldamento domestico. Nell'ottica di una progressiva transizione energetica, che dovrà privilegiare sistemi più performanti, un impegno in tal senso è utile e necessario.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha condiviso «l'importanza della tematica, così come peraltro già espresso in precedenti occasioni» e ha auspicato che «l'invito alle forze politiche sia raccolto in maniera trasversale e concreta.»
Mozioni e risoluzione respinte
- Istituzione di un distaccamento dei Vigili del fuoco professionisti in bassa Valle
"Istituire un distaccamento di professionisti in bassa Valle". Era quanto richiedeva una mozione a firma congiunta dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia che è stata respinta con voti 26 di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, RV, PCP) e 9 a favore (Lega VdA, FI).
Il Vicecapogruppo Erik Lavy (Lega VdA) ha evidenziato «la necessità di rendere più tempestivi gli interventi dei Vigili del fuoco nella bassa Valle e in quelle del Lys, di Champorcher e d'Ayas, che sono lontane dalla caserma di Aosta. Inoltre, c'è da evidenziare che sono sempre maggiori le difficoltà sia negli interventi sia nel reclutare giovani Vigili del fuoco volontari che possano coprire queste aree. Sotto il Governo Rollandin, nel lontano 2003, si è proceduto all'acquisto di una struttura da dedicare proprio a questo scopo, che però è ancora ferma, nonostante all'epoca avesse trovato il supporto di vari soggetti che oggi siedono tra i banchi della maggioranza. Non è ammissibile che dopo 25 anni in cui si discute del tema, si debbano ancora fare analisi. I cittadini della bassa Valle non devono essere di serie b!»
«La politica è soprattutto serietà e la serietà ci ha portati nel tempo ad interloquire con il territorio e in primis con le comunità della bassa Valle che ovviamente sono le più lontane dal distaccamento di Aosta e, giustamente, le più sensibili alla questione - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. La soluzione di questa situazione necessita però di un'analisi approfondita di tutte le componenti che devono essere valutate congiuntamente per poter dare una risposta concreta, sostenibile e utile al territorio. Bisogna mettere in fila le questioni relative al reperimento della possibile sede assieme a quello del personale necessario e valutare l'eventuale coinvolgimento dei distaccamenti dei Vigili volontari assieme ai professionisti e ancora bisogna confrontarsi con i necessari bisogni finanziari per rivedere il sistema. Con molta onestà intellettuale, pur nel condividere la necessità di fare le giuste riflessioni sulla necessità di un distaccamento in bassa Valle, non possiamo illudere di poter chiudere il discorso negli ultimi mesi della Legislatura in corso. Invece di esprimerci su una posizione a spot lavoreremo nei prossimi mesi con attenzione per la revisione della legge di riferimento dei Vigili del fuoco, ulteriore e utile tassello per una visione completa della tematica e delle scelte da assumere per poi condividere il percorso con tutte le Amministrazioni comunali per cercare di dare le giuste risposte alle esigenze che rappresentano.»
- Valorizzazione del personale dipendente
La mozione presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain è stata respinta con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI). Il testo chiedeva al Governo di attivarsi affinché, nel corso della contrattazione del Fua 2025, fosse resa nota alle parti trattanti la necessità di valorizzare anche il personale operante nelle segreterie al servizio del Consiglio regionale (segreteria dell'Ufficio di Presidenza, segreteria dei gruppi e segreteria particolare del Presidente).
«Il personale addetto alle segreterie del Consiglio regionale, da sempre, svolge la sua attività mettendo professionalità e tempo, anche al di là dei vincoli di servizio, a completa disposizione dei Consiglieri, dell'Ufficio di Presidenza e del Presidente - ha sottolineato il Consigliere Claudio Restano -. È giusto e importante valorizzare "l'istituzione Consiglio" attraverso il riconoscimento del lavoro svolto e riconoscendo le pari opportunità lavorative tra il personale delle varie segreterie, infatti non è casuale che tutte vengono definite "servizi particolari" non certo per le ore di straordinario svolte, come detto dal Presidente in un suo precedente intervento in Consiglio.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha informato che «è quasi ultimata la revisione della legge regionale n. 22/2010 che andrà a modificare alcune situazioni attualmente in essere e porterà a identificare un numero diverso di unità da affidare alle segreterie degli Assessori, ristabilendo così un carico del lavoro più equilibrato. Quindi, il prossimo anno, le risorse per il personale di segreteria non dovrebbero più essere assegnate tramite il Fua, il cui obiettivo principale è quello di premiare il lavoro dei dipendenti in un'ottica meritocratica.»
È stata poi anche respinta - sempre con 19 voti di astensione e 16 a favore - una risoluzione sempre del gruppo Rassemblement Valdôtain collegata alla mozione con cui si chiedeva al Governo di avviare una ricognizione e mappatura delle funzioni e mansioni svolte dal personale dipendente delle diverse categorie in ciascuna delle strutture amministrative della Regione, quale requisito preordinato per la riclassificazione e valorizzazione del personale dipendente.
«Durante la discussione sul Fua 2024 è stata rilevata la mancata mappatura delle attività svolte e degli orari prestati che potrebbe produrre dei trattamenti discriminatori tra i dipendenti - ha evidenziato il Consigliere Restano -. Anche lo studio dell'Università Bocconi si è concentrato sulla necessità di analizzare ruoli, competenze e motivazioni del personale che sono la base dell'evoluzione del modello organizzativo, mettendo al centro l'analisi del metodo, del merito e il chiarimento dei percorsi di crescita. Insieme alla raccolta dei dati, sono tutte attività propedeutiche alla stesura di qualsiasi norma. Siamo stupiti del fatto che prima si scriva la norma e solo dopo si raccolgano i dati: esattamente all'opposto di quanto avete dichiarato di voler fare questa mattina durante la discussione degli emendamenti riguardanti le clausole valutative.»
«La mappatura sarà sicuramente svolta a valle delle modifiche della legge 22 che sarà presentata a breve in Consiglio e che istituisce le aree funzionali al posto delle categorie e delle posizioni - ha replicato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Quanto richiesto dalla risoluzione quindi trova già il suo percorso naturale nell'alveo della revisione della norma regionale in materia di personale.»
- Azioni di promozione della cultura del rispetto delle donne
L'Assemblea ha anche respinto - con 6 voti contrari (Lega VdA), 26 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, RV, FI) e 2 voti a favore (PCP) - una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista volta a stigmatizzare gli episodi e i comportamenti sessisti messi in atto durante una festa dei coscritti e che impegnava il Governo regionale a valutare, in collaborazione con l'Assemblea degli enti locali, la predisposizione di una specifica azione di sensibilizzazione rivolta ai giovani neo maggiorenni al fine di promuovere una cultura del rispetto delle donne e di prevenire ogni forma di molestia, uso di linguaggi volgari e aggressivi e di violenza. Il testo chiedeva anche al Presidente del Consiglio di definire una linea - a cui gli eletti debbano attenersi - di non tolleranza di linguaggi, immagini, contenuti di qualunque natura attinenti al sessismo, a riferimenti sessuali o svalutativi del corpo delle donne e della loro immagine o ruolo sociale.
«In occasione di una festa dei coscritti di quest'anno abbiamo visto auto addobbate con scritte oscene e offensive nei confronti di donne e ragazze, esattamente come era accaduto l'anno scorso - ha commentato la Consigliera Chiara Minelli -. Si tratta di linguaggi sessisti e volgari che devono essere condannati e su cui bisogna intervenire attraverso una corretta politica di promozione della cultura del rispetto a partire dai giovani e dai neomaggiorenni. Si tratta di atteggiamenti ancora troppo diffusi che richiedono una reazione e che vanno contrastati innanzitutto a livello istituzionale. A poco serve fare un dibattito in Consiglio, dove tutti si esprimono contro le scritte oscene, se poi non c'è una concretizzazione delle parole espresse: l'incoerenza diventa eclatante nel momento in cui i colleghi del PD si asterranno, a fronte di comunicati dei loro partiti in senso contrario.»
L'Assessore alle politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz, ha ricordato che «la festa dei coscritti è un modo per attestare un passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Le frasi lette su alcune vetture non sono una gogliardata, ma sono scritte da cittadini ormai maggiorenni, figli di una certa cultura. Il sistema educativo si può fare carico di una riflessione su certi temi, ma se non prendiamo in considerazione l'educazione degli adulti non risolviamo il problema. Come tavolo della legalità, come tavolo intergenerazionale e come sistema educativo stiamo facendo una marea di azioni affinché tutti i cittadini possano costruirsi una coscienza civica, ma non possiamo sostituirci alla società, così come non possiamo arrogarci il diritto di rieducare persone che non possono essere prese in carico dal sistema pubblico. Occorre una generale riflessione sul ruolo di tutti gli attori della comunità valdostana: figli, genitori, politici, adulti. Per questo motivo ci asterremo invitando ciascuno a fare il suo, a partire da qua dentro, affinché tutti capiscano che dalle parole ai fatti il tratto è più breve di ciò che si pensa.»
Il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin, ha aggiunto: «Queste espressioni sono la degenerazione e il decadimento culturale di una festa, che in prospettiva possono essere pericolose e che non rappresentano la valdostanità o altro. Le parole sono importanti e devono essere usate nel rispetto di tutti. Per quanto riguarda il Consiglio regionale, c'è un Regolamento che vieta espressioni ingiuriose in quest'Aula. Al di fuori di questo contesto, resta una responsabilità individuale nel non promuovere o assecondare atteggiamenti non accettabili.»
SC-LT