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Communiqué n° 585 de 5 novembre 2024

Approvato un disegno di legge in materia di contributi agli enti cooperativi

 

Nella seduta mattutina del 5 novembre 2024, il Consiglio ha approvato un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di contributi agli enti cooperativi, modificando il Testo unico in materia di cooperazione (legge regionale n. 27/1998). L'atto ha ottenuto 25 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA, RV, PCP) e 3 astensioni (FI), mentre il gruppo Lega VdA non ha preso parte al voto.

Il testo, che si compone di dodici articoli, è stato proposto dalla Giunta il 4 settembre ed è volto a semplificare e riorganizzare le misure a favore degli enti cooperativi, concretizzandosi, principalmente, nella concessione di contributi agli investimenti per lo sviluppo di nuove cooperative e per programmi innovativi sulle tematiche della sostenibilità ambientale ed energetica. Sul testo sono stati recepiti quattro emendamenti, di cui due della quarta Commissione e due depositati in Aula dall'Assessore allo sviluppo economico, mentre è stato respinto un emendamento del gruppo RV che chiedeva l'introduzione della clausola valutativa.

«Questo provvedimento - ha evidenziato il Consigliere Corrado Jordan (UV), illustrandolo all'Aula - ha come obiettivo la crescita e la competitività di un settore dell'imprenditoria che genera impatti positivi in termini economici e sociali ed è un modello virtuoso che favorisce lo sviluppo economico locale. Rispetto ad altri modelli di imprenditoria, il settore cooperativistico, grazie allo scopo mutualistico, dimostra più resilienza nei momenti di crisi sia rispetto al mantenimento dell'occupazione che all'inclusione sociale, in quanto il modello partecipativo permette di prendere decisioni orientate alla sostenibilità a lungo termine. Inoltre, il settore favorisce spesso progetti innovativi che mirano a risolvere problemi sociali, capaci di rispondere meglio alle esigenze delle comunità locali con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone, sovente coprendo aree in cui l’impresa privata o lo Stato non arrivano. Per lo sviluppo di nuove cooperative è disposto un contributo a fondo perduto per un importo massimo non superiore a 40mila euro, nella misura massima del 40 per cento delle spese ammissibili; per gli investimenti per programmi di sviluppo e di innovazione volti ad ammodernare o a espandere l’attività, il contributo a fondo perduto è concesso per un importo massimo non superiore a 80mila euro, nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili. È prevista altresì, la capitalizzazione degli enti cooperativi mediante la concessione di un contributo aggiuntivo nel caso di sottoscrizione aggiuntiva del proprio capitale sociale.»

Il dibattito in Aula

«Le cooperative fanno parte della nostra storia e tradizione e, in particolar modo, quelle del settore produttivo agricolo - ha ricordato il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier -. Con questo disegno si rafforza il movimento cooperativistico valdostano che da sempre svolge una funzione centrale nel nostro sistema socio-economico, fornendo ai soci vantaggi e agevolazioni più convenienti rispetto a quelli che gli operatori potrebbero ottenere sul mercato presentandosi individualmente. Un'azione necessaria quanto vitale per mantenere in buona salute le attività dei piccoli produttori che all'interno delle cooperative beneficiano di un potere di contrattazione e di acquisto collettivo che consente di abbattere i costi, le forniture e i trasporti, ottimizzando i tempi di reazione. Il disegno di legge, inoltre, promuove e rafforza la cooperazione che è un elemento importante del tessuto produttivo valdostano: abbiamo 2.850 occupati di cui 1.600 in cooperative sociali, 400 nella produzione del lavoro, 300 nel settore agricolo e 300 in altre tipologie di cooperativa. Con l'aggiornamento della normativa si è pensato anche al sostegno degli investimenti innovativi come, ad esempio, quelli legati all'efficientamento energetico.»

Per l'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, «si tratta di un disegno di legge che propone un primo intervento - a favore degli investimenti delle cooperative - in attesa di una revisione più ampia del settore finalizzata allo sviluppo di progetti per la crescita socio-economica della nostra comunità. Cerchiamo di riattivare gli investimenti, riattualizzando la cooperazione in quanto forma che ben si adatta al nostro modello economico. Il settore cooperativistico può essere nuovamente un ambito sul quale costruire delle attenzioni, allargando la sfera di attività delle cooperative valdostane. Una buona parte di queste si occupa di servizi legati al sociale, ma ci sono bisogni emergenti che devono essere presi in considerazione per sviluppare nuove azioni. Capire come sarà accolto questo disegno di legge dal settore, ci aiuterà a organizzare la struttura finanziaria dei prossimi anni.»

«Questo disegno di legge viene migliorato dall'analisi e integrazione delle richieste presentate dagli esponenti del mondo cooperativistico in Commissione e, in parte, accolte - ha dichiarato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -. Manca solo la verifica sulla possibile disparità di trattamento rispetto alla corresponsione dei contributi che potrebbe sfavorire le piccole cooperative, ma viste le dichiarazioni dell'Assessore, dettosi disponibile a valutare gli effetti della norma e, se del caso, ad apportare i correttivi necessari, troverà il nostro voto favorevole.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha osservato: «Sarà opportuno fare delle valutazioni sull'effetto che si potrà generare in favore della creazione di nuovi enti cooperativi e ci auguriamo che queste disposizioni portino alla nascita di nuove forme di cooperazione. Restiamo convinti che la clausola valutativa dovesse essere inserita, perché altrimenti si corre il rischio di non poter fare delle valutazioni a monte. Al di là di tutto, questo disegno di legge è importante e non ne facciamo una questione di bandiera: voteremo quindi a favore.»

 

SC-LT