Info Conseil

Communiqué n° 555 de 16 octobre 2024

Iniziati i lavori del Consiglio del 16 e 17 ottobre nel ricordo dell'alluvione e di Delio Donzel

Dibattito sul passaggio del Consigliere Ganis al gruppo FI

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio convocato oggi, mercoledì 16, e domani, giovedì 17 ottobre 2024, ricordando l'alluvione che 24 anni fa, tra il 13 e il 16 ottobre, ha colpito la Valle d'Aosta in maniera devastante, portando alla morte di 20 persone.

«Oggi, ricordando quelle tragiche giornate - ha detto il Presidente Bertin -, rivolgiamo il nostro pensiero alle vittime e alle loro famiglie ed esprimiamo un ringraziamento a tutti coloro che si impegnarono - operatori, volontari e cittadini - per riportare la nostra regione verso la normalità.»

L'Assemblea ha quindi commemorato Delio Donzel, Assessore all'ambiente del Comune di Aosta dal 2005 al 2020, scomparso il 3 ottobre.

Il Presidente Alberto Bertin ha espresso a nome dell'Assemblea i sentimenti di cordoglio e la vicinanza alla famiglia, evidenziando che «la Valle d'Aosta ha perso un uomo dalla grande carica umana, un politico e un amministratore attento che ha ricoperto gli incarichi che gli sono stati assegnati con passione e dedizione.»

A ricordare la sua capacità di assumersi le responsabilità senza mai nascondersi, la sua genuinità, la sua serietà e concretezza, la sua gentilezza e schiettezza, la sua passione per il confronto, il suo impegno senza riserve sono stati il Capogruppo dell'UV Aurelio Marguerettaz, il Capogruppo di Lega VdA Andrea Manfrin, il Vicecapogruppo di FI Mauro Baccega, il Capogruppo di SA Carlo Marzi, il Consigliere di FP-PD Antonino Malacrinò, il Consigliere di RV Diego Lucianaz, la Capogruppo di PCP Erika Guichardaz, il Capogruppo di PlA Aldo Di Marco, il Presidente della Regione, Renzo Testolin.

Nuova adesione al gruppo FI

Il Presidente Bertin ha poi riferito al Consiglio che l'8 ottobre, il Consigliere Christian Ganis ha comunicato di fuoriuscire dal gruppo Lega Vallée d'Aoste e di aderire al gruppo Forza Italia.

Il Consigliere Christian Ganis ha parlato di «decisione ponderata, frutto di un lungo processo di riflessione, e sicuramente non presa a cuor leggero. Desidero qui ringraziare la Lega Valle d'Aosta per il percorso che abbiamo condiviso in questi anni: è stato un cammino affrontato con impegno ed entusiasmo, che non rinnego in alcun modo. Oggi inizio un nuovo percorso all'interno di Forza Italia, partito che ringrazio per l'accoglienza ricevuta: riconosco in questo partito una linea politica moderata e concreta, capace di fornire stabilità e soluzioni pragmatiche. Sono convinto di poter dare un contributo significativo a questo progetto, mettendo a disposizione l'esperienza che ho maturato negli ultimi anni. Il mio obiettivo non è sollevare polemiche, ma lavorare per il bene comune, per gli interessi dei valdostani, contribuendo a rafforzare la linea politica del centrodestra anche qui in Valle d'Aosta.»

Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, si è interrogato sulle reali motivazioni del Consigliere Ganis: «Nel comunicato stampa, il collega parla di una "drastica virata a destra del partito" optando invece per "valori liberali, moderati ed europeisti". Una posizione che non aveva mai rappresentato in alcun modo quando era nel nostro movimento che, per altro, si contraddistingue da sempre per il suo approccio critico nei confronti dell'Ue. Tra l'altro, ricordo il nostro impegno comune a favore del generale Vannacci nelle ultime elezioni europee. Sulla "drastica virata a destra" ci chiediamo se il collega si sia sentito disturbato per la nostra volontà di difesa dei confini, quando fino a qualche settimana fa stava raccogliendo con noi le firme a sostegno di Salvini. O forse sarà per la nostra posizione sulla questione gender che però ha sempre condiviso e sostenuto senza mai nessuna obiezione. Il giudizio che le persone hanno dato su questa scelta è già evidente e il collega ne pagherà le conseguenze: il tradimento è un'arma a doppio taglio, ferisce molto di più chi la usa rispetto a chi la subisce.»

Per la Consigliera Raffaella Foudraz, «cambiare idea è lecito e potrebbe essere sinonimo di intelligenza. Diverso è cambiare idee, principi e valori invocando la coerenza: se fosse coerente, il Consigliere Ganis dovrebbe avere la coerenza e l'etica di dimettersi da Consigliere.»

Il Consigliere Simone Perron (Lega VdA) ha aggiunto: «La svolta a destra della Lega è la risposta a un mondo che va sempre più verso l'estrema sinistra, con idee folli: noi siamo un argine all'ideologia green, alla teoria gender, soprattutto nelle scuole, all'immigrazione incontrollata. E rivendichiamo la nostra compatibilità con le forze moderate, cattoliche e liberali, con le quali governiamo l'Italia.»  

«Nel ruolo che rivestiamo, le nostre singole scelte hanno una eco che va oltre i confini personali e del partito con il quale siamo stati eletti - ha osservato il Consigliere Luca Distort (Lega VdA) -. Questa eco raggiunge i cittadini, che ci hanno votato e con i quali abbiamo fatto un patto: la coerenza si dimostra onorando questo patto, rinunciando alla carica quando si rinuncia a proseguire il percorso. È solo così che manteniamo la fiducia dei cittadini.»

Il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, si è detto «incredulo e sorpreso delle dichiarazioni dei Consiglieri della Lega, un movimento che ha compiuto una innegabile ancorché legittima virata verso destra. Una persona che non condivide le metamorfosi di un partito ha altrettanto legittimamente il dovere di rispettare i propri valori e principi così come hanno fatto tanti grandi nomi della Lega a livello nazionale e lo stesso Umberto Bossi ha fatto votare Forza Italia alle europee. Il nostro partito ha intrapreso una strada di equilibrio e concretezza nei confronti dell'Europa che siamo convinti darà i risultati auspicati. Siamo attrattivi verso gli italiani moderati grazie al grande lavoro che sta facendo il nostro Presidente e Vice Premier Tajani. Più che riprendere chi ha fatto scelte diverse sarebbe utile avviaste un percorso di riflessione all'interno della Lega sul motivo di così tanti abbandoni.»

Il Vicecapogruppo di FI, Mauro Baccega, ha parlato di «una sorta di processo politico che si sta facendo in Aula oggi, cosa che non è successa quando altri quattro Consiglieri della Lega hanno abbandonato il gruppo. La coalizione di centrodestra a livello nazionale sta lavorando molto bene perché le varie componenti operano in sintonia seppure con confronti seri e importanti. Ci hanno comunque preoccupati certe esternazioni, ad esempio del generale Vannacci, che non sono proprie della coalizione liberale e di centrodestra alla quale tutti apparteniamo. Diamo il benvenuto in Forza Italia al collega Ganis.»

La Consigliera di PCP Chiara Minelli ha ricordato che «anche il nostro gruppo ha vissuto questa esperienza: siamo entrati in sette e siamo rimaste in due in PCP.  Noi abbiamo continuato a portare avanti un programma, altri hanno scelto una strada diversa. Nel momento in cui è toccato a noi, si è scatenata una bagarre incredibile. Non esprimo giudizi sulla scelta del collega Ganis, anche se sembra di assistere ad una resa dei conti nel centrodestra. Di certo le posizioni di Salvini e Vannacci sono inaccettabili e rileviamo che oggi la barca della Lega valdostana risulta molto alleggerita.»

Il Capogruppo dell'UV, Aurelio Marguerettaz, ha osservato che «la Lega Vallée d'Aoste è espressione della tendenza a livello italiano: oggi Salvini è in disgrazia e questo implica che, inevitabilmente, ci saranno delle ricadute sulla futura espressione del voto. Alcune volte l'elettorato aderisce a delle mode che hanno un ciclo di vita molto limitato. La differenza la fanno i valori che sono il cemento di un movimento come il nostro. Da 80 anni l'Union Valdôtaine è portatrice di valori democratici ed europei e rappresenta una garanzia per la nostra comunità e per la difesa delle sue prerogative e dei suoi diritti. Abbiamo sempre cercato il dialogo con tutte le forze politiche ma non possiamo accogliere certe posizioni di estrema destra.»

Per il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD), «ormai la sbandierata unità del centrodestra è finita: il collega Ganis ha lamentato un cambio di linea e uno scivolamento a destra, ma la Lega è sempre stata a destra e fa a gara con Fratelli d'Italia. Rispetto l'idea di Ganis, ma chi dovrebbe garantire che tutti si sentano rappresentati è il Capogruppo, il quale è evidentemente troppo impegnato a insegnare come si fa l'Assessore, il Presidente di Commissione e come si organizzano le manifestazioni sul cambiamento climatico o i diritti civili.»

Il Capogruppo di FP-PD Paolo Cretier ha aggiunto: «Oggi, quello che è indiscutibile è che Forza Italia non è entrata al momento delle elezioni nel 2020 e oggi si ritrova con tre Consiglieri. A volte le scelte sono obbligate, altre condizionate, come nel nostro caso: abbiamo dovuto dividere il nostro gruppo per poter procedere con i lavori consiliari. La sua scelta è coraggiosa e le auguriamo un buon lavoro, sapendo che bisogna rispettare gli altri eletti, sempre, come ha anche ricordato dal Presidente Violante a Cogne.»

SC-LT