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Communiqué n° 497 de 19 septembre 2024

Interpellanza sull'avvio dell'anno scolastico 2024-2025

 

L'avvio dell'anno scolastico 2024-2025 è stato al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 19 settembre 2024.

«Anche quest'anno la scuola valdostana si trova a dover fronteggiare parecchie criticità: una situazione parzialmente migliorata rispetto all'anno passato, grazie anche alla legge sulle reggenze presentata da Progetto Civico Progressista - ha evidenziato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Vorremmo quindi sapere quanti posti destinati a supplenze non sono stati coperti all'11 settembre; quale la motivazione e quale l'indicazione data dalla Sovraintendenza agli studi rispetto all'abbandono del "periodo unico" (che prevede la soppressione della valutazione degli studenti tri/quadrimestrale); quali le motivazioni dei decreti di rettifica rispetto alle utilizzazioni o delle utilizzazioni ottenute senza essere presenti nell'elenco dei convocati. E ancora: perché l’Università della Valle d’Aosta non ha attivato alcun corso per i docenti per il conseguimento dell'abilitazione?»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha evidenziato che «tanto la scuola dell’infanzia quanto la scuola primaria hanno avuto un avvio regolare sin dal primo giorno di lezione (le operazioni di assegnazione delle cattedre da parte della Sovrintendenza sono state concluse ben prima del 30 agosto). Inoltre, a fronte della definizione degli organici di fatto nei primi giorni di agosto con l’attivazione di 17 classi aggiuntive nelle varie istituzioni di secondo grado volte prevalentemente a soddisfare tutte le richieste di mobilità di studenti tra scuole, il 19 agosto è stato consegnato al gruppo di lavoro il materiale necessario alle chiamate delle graduatorie regionali supplenze (Grs): quest’anno le domande pervenute erano circa un migliaio. Il gruppo di lavoro si è riunito a partire dal 26 agosto e ha proseguito fino a esaurimento delle chiamate. Il 10 settembre, su mia specifica richiesta, i dirigenti scolastici hanno segnalato alla Sovraintendente agli studi un quadro assolutamente positivo, con pochissime cattedre o spezzoni da coprire, limitati alle sole scuole secondarie (ricordo che gli insegnanti in Valle sono poco meno di 2700).»

Per quanto riguarda i posti di sostegno, l'Assessore ha segnalato «la copertura totale di tutte le cattedre delle scuole secondarie di secondo grado già dalle convocazioni Grs, mentre per la scuola secondaria di primo grado, l'11 settembre residuava esclusivamente uno spezzone orario di 9 ore a Gressoney-Saint-Jean. Inoltre, i decreti di nomina delle reggenze sono stati trasmessi il 29 luglio 2024, cioè un mese e mezzo prima dell’inizio dell’anno scolastico. Insomma, i dati dimostrano che le cose hanno ben funzionato e, grazie all’impegno dei dipendenti della Sovraintendenza che hanno lavorato alacremente tutta l’estate e delle segreterie scolastiche, è stato possibile garantire un avvio dell’anno sereno e tranquillo.»

«In merito al cosiddetto "periodo unico" - ha precisato l'Assessore -, mi risulta che tutte le scuole, nella loro autonomia, attraverso i collegi docenti, vi hanno rinunciato in quanto esiste un disegno di legge nazionale che dovrebbe concludere il suo iter a settembre e che lo abolisce dando indicazione di ripristinare periodi più corti di valutazione, trimestri o quadrimestri ad esempio.»

La Capogruppo Erika Guichardaz ha replicato: «L'Assessore è riuscito a non rispondere a nessuna domanda: non ha comunicato il numero totale di cattedre non assegnate, così come non è riuscito a fornire informazioni sulla mancata attivazione di corsi per i docenti da parte dell'UniVdA né sulle motivazioni dei decreti di rettifica rispetto alle utilizzazioni o delle utilizzazioni ottenute senza nemmeno essere presenti nell'elenco dei convocati. Segnalo come nel tempo vi siano stati docenti esclusi dalle graduatorie o spostati per non aver messo delle crocette nei moduli. Dire che va tutto bene, significa tapparsi gli occhi e dimenticare le tante iniziative del nostro gruppo. Le carenze ci sono da anni e le risposte insufficienti. È inutile che si cerchi di scaricare il barile sugli altri, quando invece ci sono delle responsabilità politiche.»

SC