Info Conseil

Communiqué n° 480 de 18 septembre 2024

Comunicazioni del Presidente della Regione

 

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, nelle sue comunicazioni al Consiglio del 18 settembre 2024, ha riferito che lo scorso 23 luglio è stata depositata la sentenza n. 145 del 2024 con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato la non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione avverso l’articolo 6-ter, comma 4, del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132 (Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali), convertito, con modificazioni, nella legge 27 novembre 2023, n. 170, che modifica l’articolo 1, comma 853, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023).

«Il ricorso era stato deliberato dalla Giunta regionale - ha detto il Presidente Testolin - in quanto la disposizione impugnata è stata considerata lesiva dell’autonomia finanziaria regionale poiché prevede un contributo aggiuntivo per il risanamento della finanza pubblica, posto direttamente a carico dei Comuni valdostani, determinato dallo Stato separatamente dal contributo previsto a carico della Regione e la cui determinazione appare ultronea rispetto a quello già gravante sulla Regione.»

«Questo contributo aggiuntivo - ha aggiunto - è stato disposto dallo Stato unilateralmente, senza alcun coinvolgimento della Regione, mediante una previsione legislativa che accomuna i Comuni valdostani ai restanti Comuni della Repubblica, nonostante il contributo alla finanza pubblica sia stato determinato per la Regione Valle d’Aosta e per i suoi enti locali, fino all’anno 2025, con gli Accordi bilaterali sottoscritti nel 2018 e nel 2021. Il ricorso presentato dalla Regione mirava sostanzialmente a far riconosce anche per la Valle d’Aosta la “natura integrata del sistema degli enti territoriali”.»

«La Corte ha rigettato tale argomento ritenendo la Regione semplicemente il soggetto che ha il compito di eseguire e ricevere i pagamenti nei confronti dello Stato per conto dei Comuni valdostani e, con riferimento alla natura integrata del sistema degli enti territoriali, questo emergerebbe per le altre autonomie speciali da specifiche norme di attuazione statutaria in materia di coordinamento della finanza pubblica. La sentenza non lascia margini per il riconoscimento, a legislazione vigente, del modello di “sistema integrato” così come auspicato dalla Regione. In assenza di una espressa previsione normativa che chiarisca l’esistenza, anche in Valle d’Aosta, di un sistema finanziario integrato della Regione e dei propri enti locali in cui la Regione si ponga come unico interlocutore dello Stato nei reciproci rapporti finanziari, pertanto, anche i Comuni della Valle d’Aosta sono tenuti a contribuire, sia pure per il tramite della Regione, agli obiettivi di finanza pubblica.»

«Pertanto - ha concluso - ho richiesto al Segretario generale di attivare uno specifico gruppo di lavoro per valutare l’elaborazione di una norma di attuazione finalizzata a prevedere un sistema integrato della finanza regionale con quella degli enti locali della Valle d’Aosta analogamente a quanto previsto per le Regioni autonome. Inoltre, atteso che per effetto di questa sentenza, la Regione è tenuta al versamento del contributo aggiuntivo stabilito, per gli anni 2024 e 2025, per tutti i Comuni, in complessivi 100 milioni di euro, di cui 495.456 per i Comuni valdostani, è in corso di predisposizione un disegno di legge regionale con cui la Regione assume a suo carico l’onere del versamento in favore dello Stato di tale contributo, operando, a tale fine, una compensazione sul trasferimento delle risorse statali assegnate ai Comuni valdostani.»

Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha commentato: «In un sistema di finanza derivata, dove la Regione ha competenza primaria sugli enti locali, che passi il principio che c'è un rapporto diretto tra questi e lo Stato rischia di mettere in dubbio tutta una serie di aspetti legati alla nostra autonomia. Da parte nostra ci sarà grande attenzione, anche sulle attività che porrà in essere il gruppo di lavoro, e chiediamo di monitorare la questione anche dal punto di vista politico e non soltanto tecnico.»

SC