Info Conseil
Communiqué n° 440 de 25 juillet 2024
Approvata una mozione. Conclusi i lavori del Consiglio
Nella seduta pomeridiana del 25 luglio 2024, il Consiglio Valle ha esaminato nove mozioni, di cui una approvata, quattro respinte e quattro ritirate.
Mozione approvata
- Presa in carico famiglie per tutela salute fuori Valle
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Forza Italia, così come emendata in accordo con l'Assessore alla sanità, che impegna il Governo a verificare, entro 90 giorni, insieme alla Direzione medica di presidio dell'Ausl, gli effetti prodotti dalla delibera di Giunta n. 825/2023 (con la quale sono stati integrati i livelli di assistenza aggiuntivi regionali) ad un anno dalla sua adozione, al fine di valutarne l'efficacia e approfondire le ulteriori necessità di presa in carico e di accompagnamento organizzativo delle famiglie che si trovano costrette a rivolgersi fuori Valle per la tutela della salute dei propri cari.
Il Capogruppo Pierluigi Marquis ha spiegato che «la delibera 825 dà una prima risposta al sostegno delle persone affette da endometriosi attraverso l'esenzione della compartecipazione alla spesa per le terapie farmacologiche oltre che il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno ai soggetti che necessitano di particolare assistenza sanitaria fuori Valle. Tuttavia la questione non può essere risolta solo con il riconoscimento di contributi parziali: le famiglie in queste situazioni si trovano in grosse difficoltà e occorre affrontare anche la loro presa in carico.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «il lavoro politico che ci ha portato alla delibera 825 del 2023 sulla presa in carico a livello regionale delle difficoltà per le famiglie che si devono recare fuori Valle per sostenere i propri cari era già stato una assoluta novità per la sanità valdostana. A distanza di un anno assumersi la responsabilità di verificare le scelte fatte e di mettersi a disposizione per migliorare il lavoro fatto rende ancora più evidente la sensibilità che debba essere rivolta al tema.»
Mozioni respinte
- Revisione Statuto speciale
Con una mozione, respinta con voti 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), il gruppo Progetto Civico Progressista voleva impegnare il Governo a richiedere alla professoressa Barbara Randazzo - nominata dalla Giunta in qualità di sua rappresentante al tavolo tecnico istituito dalle Regioni a Statuto speciale per l'elaborazione delle revisioni statutarie - una bozza del disegno di legge costituzionale aggiornata o, in alternativa, una nota con l'indicazione degli articoli dello Statuto speciale valdostano su cui si sta ragionando.
«Il disegno di legge in questione prevede importanti revisioni ai cinque Statuti speciali, compreso quello valdostano - ha osservato la Consigliera Chiara Minelli -. Attendere il testo definitivo e esprimersi quando tutto sarà già stato concordato, ha poco senso e non rispetta il ruolo del Consiglio stesso. Bisogna poter visionare la bozza nella fase preparatoria per capire dove stiamo andando e per esprimere delle valutazioni. Ricordiamo infatti che l'organo politico che rappresenta la Valle d'Aosta è il Consiglio, mentre la Giunta è un organo esecutivo. È quindi il Consiglio che deve dare gli indirizzi, soprattutto se si parla di revisione dello Statuto.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato che «durante l'incontro in Commissione nel mese di maggio scorso è stato illustrato il lavoro svolto dal tavolo tecnico politico che ha visto le cinque Regioni a Statuto speciale confrontarsi con il Ministero. L'iter è stato scisso in due parti: una comune improntata sul principio di intesa e su quello di esclusività da parte regionale su certe materie, in cui si effettueranno anche degli aggiustamenti tecnici sulle tematiche relative ai singoli Statuti che richiedono un aggiornamento di alcuni articoli ormai datati. La seconda parte, invece, prevede un contraddittorio vis-à-vis tra ogni Regione con il Ministero per l'assegnazione di ulteriori attribuzioni. Siamo ancora nella prima fase che deve trovare una chiusura politica per sdoganare il testo definitivo di legge che poi approderà nei singoli Consigli regionali.»
- Autonomia differenziata
Il gruppo Progetto Civico Progressista voleva impegnare il Governo ad avviare le iniziative necessarie ad aderire al costituendo coordinamento delle Regioni al fine di condividere un testo unitario per la promozione del referendum sull'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata. L'iniziativa è stata respinta con il solo voto favorevole delle proponenti, 9 voti contrari (Lega VdA, FI) e 23 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, RV, GM).
«La legge sull'autonomia differenziata non può non essere affrontata dalla nostra Regione perché questa riforma non solo mette a rischio l'unità del Paese, ma può avere forti ripercussioni anche sulla nostra autonomia speciale perché di fatto di fatto, incoraggia la frammentazione delle competenze e dei divari economico sociali - ha affermato la Capogruppo Erika Guichardaz -. L'autonomia, invece, va coniugata con il senso di responsabilità e di solidarietà e vari Consigli regionali hanno manifestato la loro contrarietà su questa norma con la presentazione di deliberazioni per la richiesta di referendum abrogativo.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha voluto sottolineare «che la Valle d'Aosta deve posizionarsi in una situazione di estrema attenzione: il provvedimento di legge sull'autonomia differenziata ha situazioni di difficile lettura - soprattutto rispetto ad uno Statuto come il nostro - che dovranno essere verificate e valutate con attenzione. Il meccanismo deve essere ancora affinato ma, soprattutto, questo percorso deve anche permetterci di portare all'acquisizione da parte della nostra Regione di punti di forza che fino ad oggi non sono ancora stati sanciti dallo Statuto. Abbiamo un tavolo aperto con le altre Speciali e crediamo che il perseguimento del principio dell'intesa potrebbe valorizzare la nostra posizione e rafforzare il nostro Statuto. Il leale confronto con l'Amministrazione statale ci può garantire un percorso finalizzato a rafforzare e a sostenere la nostra specialità. La maggioranza sta lavorando per portare dei benefici alla nostra comunità e sta operando al di là delle mere posizioni partitiche.»
- Tunnel Cogne/Acque Fredde
"Avviare uno studio di pre-fattibilità relativo alla trasformazione del tunnel minerario Cogne/Acque Fredde, con gli opportuni interventi tecnici e le necessarie dotazioni tecnologiche, allo scopo di realizzare un'infrastruttura veicolare permanente, alternativa all'accessibilità fornita dalla strada regionale n. 47." Era l'impegno contenuto in una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, che è stata respinta con 2 voti contrari (PCP), 18 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 14 a favore (Lega VdA, RV, FI, GM).
Il Consigliere Luca Distort ha ricordato che «l'isolamento di Cogne non può risolversi solo con il trasferimento di persone ma occorre studiare una soluzione che garantisca il transito veicolare oltre al mantenimento dei servizi elettrici e di connessione di Cogne, durante eventi meteo avversi. L'intervento di rifunzionalizzazione sistematica della galleria che collega questo comune ad Acque Fredde, trasformandola in un tunnel carrabile sarebbe una soluzione funzionale e definitiva, anche in caso di eventi meteorologici estremi. Per altro il tunnel potrebbe ospitare anche un'adeguata sezione di cunicolo tecnologico. Lo spirito della nostra mozione è quello di aprire un'indagine conoscitiva preliminare, per verificare la sua fattibilità: per scegliere occorre conoscere.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha chiesto il ritiro della mozione, evidenziando che «ogni volontà politica deve in primis seguire un percorso amministrativo: per tutelarci da questo punto di vista, vorrei che approfittassimo del Piano regionale dei trasporti per approfondire e cercare di capire se questa proposta possa essere inserita in un iter programmatorio. Diamoci del tempo per esaminare questa tematica, facendolo a bocce ferme. Credo poi che una necessità di approfondimento rafforzata dal fatto che l'abbandono dell'utilizzo della strada regionale 47 per l'alternativa galleria del Drinc non terrebbe conto della necessità di garantire la viabilità stradale alle frazioni di Aymavilles che si trovano a monte del ponte di Chevril lungo la 47 per Cogne, aspetto non trascurabile e del quale la mozione non tiene conto.»
- Raddoppio dei binari Chivasso/Aosta
L'invito, formulato dal gruppo Forza Italia, a definire con Rfi e con la Regione Piemonte una progettualità sulla tratta ferroviaria Chivasso/Aosta di raddoppio selettivo dei binari per garantire il collegamento tra il capoluogo valdostano e Torino in tempi consoni e coerenti con quelli che si impiegano sul resto della rete nazionale sulle stesse estese chilometriche, è stato respinto con 20 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 voti a favore (Lega VdA, RV, FI, GM).
«I lavori, finanziati nell'ambito del Pnrr, per l'elettrificazione della tratta Ivrea/Aosta stanno determinando un disagio non indifferente agli utenti - ha osservato il Capogruppo Pierluigi Marquis - e, al termine dei tre anni previsti, non vi sarà alcuna riduzione dei tempi di percorrenza. Serve operare un raddoppio selettivo dei binari nella tratta tra Chivasso e Ivrea e su quella valdostana che potrebbe essere fatto contestualmente all'elettrificazione, evitando così di dover nuovamente chiudere la ferrovia al completamento dei lavori. Se ne è prospettata la possibilità, ma non è stato definito nulla. Bisogna attivarsi tempestivamente: ormai le distanze non si definiscono più in chilometri ma in tempo di percorrenza.»
L'Assessore ai trasporti, Luigi Bertschy, chiedendo il ritiro della mozione, ha informato l'Aula che «il lavoro è in corso e possiamo mettere a disposizione ampia documentazione sull’argomento. Stiamo collaborando con le forze politiche che sono al governo in Piemonte, a Roma e, insieme all’Assessore Gabusi, siamo al lavoro per promuovere la fase due e nuovi investimenti. Già a marzo 2023 ho scritto personalmente a Rfi per richiedere di attivare il progetto di potenziamento della ferrovia, ottenendo un riscontro positivo da parte dei vertici della Rete ferroviaria italiana che ha dato disponibilità all’avvio del tavolo tecnico che è attivo e sta svolgendo un lavoro di valutazione e analisi degli ulteriori interventi di potenziamento della linea ferroviaria Chivasso/Ivrea/Aosta. Il gruppo si è riunito varie volte ed è già stata proposta una bozza di accordo di programma che porterà Rfi a realizzare una progettazione sui tempi e costi per arrivare al raddoppio della linea e risolvere una serie di altri temi da noi sollevati. Siamo dunque pienamente operativi e intendiamo promuovere alla riapertura della linea ferroviaria nel 2027, migliori servizi e anche nuovi collegamenti come quello con Milano.»
Ritirate quattro mozioni: una di Forza Italia sulla Casa da gioco di Saint-Vincent; una di Rassemblement Valdôtain riguardante la manutenzione della rete sentieristica una di PCP sul condominio dell'Arco d'Augusto; una di Lega VdA sull'organizzazione in Valle di una iniziativa analoga a Modena skipass.
I lavori sono conclusi. Il Consiglio Valle si riunirà nuovamente mercoledì 18 e giovedì 19 settembre 2024.
SC-LT