Info Conseil
Communiqué n° 439 de 25 juillet 2024
Interpellanza sulle case appartamenti vacanze e locazioni brevi
Nella seduta del 25 luglio 2024, con un'interpellanza, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha posto l'attenzione sulle case appartamenti per vacanze e gli affitti brevi.
«La norma regionale che disciplina le strutture ricettive extralberghiere (n. 11/1996) prevede che la superficie delle case appartamenti per vacanze (Cav) sia di almeno 24 mq per una capienza fino a tre posti letto e di 32mq per quattro posti letto, mentre il decreto ministeriale 5 luglio 1975 - nel quale rientra la disciplina delle locazioni brevi (l.r. n. 11/2023) - individua la superficie minima di una unità abitativa per una persona in 28 mq (monolocale) e non inferiore ai 38 mq per due - ha evidenziato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Le locazioni brevi non rientrano quindi nella disciplina prevista per le Cav e non possono beneficiare dei requisiti più vantaggiosi previsti dalla normativa urbanistica del 1998. Ci sembra che vi sia una evidente disparità. La Regione è al corrente di questa problematica e come intende intervenire?»
L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha specificato che «le case appartamenti per vacanze non esercitano semplici attività di locazione, ma sono strutture ricettive: si tratta di una delle tipologie individuate dalla legge regionale 11/1996 che disciplina appunto le strutture ricettive extralberghiere. Le locazioni brevi per finalità turistiche invece sono tipiche locazioni di appartamenti o porzioni di essi per finalità turistiche, che non riguardano le strutture ricettive ma le civili abitazioni. Le due attività hanno un'organizzazione diversa, possono fornire servizi diversi, sono autorizzate con procedimenti differenti e comportano responsabilità e controlli diversi. Siamo consapevoli che le strutture ricettive hanno parametri dimensionali e di capienza diversi da quelli delle civili abitazioni. In qualche caso alcuni utenti lo hanno rilevato e ne sono state spiegate le ragioni, a seguito delle quali l'utente ha manifestato l'intenzione di impostare un utilizzo diverso dei propri appartamenti ed avviare un'attività ricettiva di Cav. Negli ultimi mesi abbiamo assistito in effetti ad una crescita significativa delle Cav: nel primo semestre del 2024 sono state avviate 20 nuove Cav, per un totale di 234 posti letto; inoltre nello stesso periodo 24 Cav già esistenti hanno incrementato i loro posti letto, essenzialmente aggiungendo una o più nuove unità abitative.»
L'Assessore ha poi evidenziato che «la Regione non ha potere legislativo in materia di requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione: per questo motivo non ha definito dei parametri dimensionali e di capacità per le locazioni di alloggi ad uso turistico (si noti che la l.r. 11/2023 non ne individua) e non ha quindi la possibilità né l'intenzione di modificarli. La Regione ha invece competenza legislativa primaria in materia di "industria alberghiera" e di turismo, e quindi ha potuto definire specifici parametri per le Cav, così come ha fatto per gli alberghi e le altre attività ricettive. Allineare i requisiti delle strutture ricettive a quelli previsti dallo Stato per le abitazioni costituirebbe una rinuncia all'autonomia della Regione e si andrebbe a penalizzare un intero settore: non c'è quindi l'intenzione di parificare, in termini di superfici e di posti letto, le Cav alle locazioni turistiche. Rilevo, infine, riguardo ai requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione - previsti dal decreto ministeriale del 1975 - che è previsto da tempo un aggiornamento, che potrebbe portare ad un avvicinamento alla disciplina regionale delle Cav, ma ad oggi non è ancora stato approvato. Una modifica, seppur parziale, è stata introdotta da un decreto convertito in legge proprio ieri dal Senato: è prevista una modifica dei parametri per quanto riguarda le superfici minime per i monolocali che passano da 28 a 20 metri quadrati per una persona e da 38 a 28 metri per due. Monolocali che sono presenti in grande quantità sul mercato degli affitti brevi in Valle. Tuttavia, questo decreto non si applica automaticamente nella nostra regione in quanto tratta la materia urbanistica sulla quale abbiamo competenza primaria. Saranno fatte nel prossimo periodo le opportune valutazioni per l'eventuale recepimento in tutto o in parte di questo decreto.»
La Consigliera Foudraz ha replicato che «il nostro obiettivo non è quello di penalizzare le Cav bensì quello di parificare i requisiti delle Cav con quelli degli affitti brevi, secondo la nostra visione imprenditoriale. Il fatto è che noi ipotizziamo un modello di locazione breve che intenda occuparsi esclusivamente di locazione ad uso turistico. Nei casi in cui un soggetto sceglie liberamente questo tipo di utilizzo deve poter essere messo nelle condizioni di poter seguire questa sua intenzione in modo parificato alle Cav, precisando che questa intenzione di uso esclusivo nella destinazione turistica potrebbe essere formalizzata con l'istituzione di un vincolo di destinazione urbanistica opportunamente registrato. Noi vorremmo poter dare una risposta a questo tipo di modello. Prendo atto della risposta ricevuta, ma il nostro lavoro proseguirà in quella direzione perché il nostro gruppo ha a cuore una visione imprenditoriale di spettro decisamente più ampio.»
Il Consigliere Luca Distort ha aggiunto: «Questo è un organismo politico: la politica deve decidere se subire la normativa o indirizzarla, perché il mercato cambia molto velocemente e si formano dei nuovi modelli ai quali l'Amministrazione deve dare gli strumenti opportuni.»
SC