Info Conseil

Communiqué n° 436 de 25 juillet 2024

Interpellanza sulle tempistiche per le visite psicologiche

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 25 luglio 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto informazioni in merito alle tempistiche per le visite psicologiche.

«Ci è stato segnalato che i tempi di accesso a questo tipo di prestazioni sono decisamente lunghi - ha affermato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Abbiamo avuto notizia di una persona che ha atteso un mese per poter effettuare il primo colloquio (triage) e la seconda visita (dove si individua il percorso da seguire), prenotata a giugno, è stata fissata al prossimo dicembre. La Valle d'Aosta è al primo posto per il numero di suicidi e si è attivata realizzando una serie di campagne di sensibilizzazione ma, oltre a questi progetti, avete l'intenzione di ridurre il più possibile le visite per il triage e per le successive prescrizioni di percorsi psicologici? Con quali modalità e tempistiche?»

«Il fenomeno dei suicidi è estremamente complesso, coinvolge svariate figure professionali e non può essere associato in via semplicistica ai tempi di attesa per le visite psicologiche - ha premesso l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Le necessità di visite urgenti trovano sempre risposta nei tempi previsti: l’accesso alla Psicologia avviene dopo un triage che orienta la presa in carico del paziente secondo criteri di priorità e il dirigente psicologo definisce l'urgenza o meno della presa in carico. Se non si identifica l’urgenza, il paziente viene preso in carico secondo le classi di priorità previste dal Piano nazionale delle liste di attesa. Per fornire risposte più puntuali sulle tempistiche che intercorrono tra la richiesta espressa nella prescrizione e l’effettiva presa in carico, si rendono necessari elementi valutativi che attengono alle singole situazioni

«Insieme all'Azienda Usl siamo impegnati su più fronti nel contenere il disagio che purtroppo negli ultimi anni è aumentato soprattutto tra i più giovani, con un conseguente aumento della domanda di prestazioni psicologiche e dei tempi di attesa - ha segnalato Marzi -. Il Servizio di psicologia dell'Ausl, che conta 42 psicologi offre, già dal 2023, maggiore possibilità di prenotazione delle visite, su ogni giornata, sia per la sede di Aosta che a Châtillon. Stiamo poi anche sviluppando con l'Azienda sanitaria la sperimentazione della psicologia di base sul territorio per intercettare e contrastare precocemente i disturbi psicologici della popolazione, limitandone gli aggravamenti e gli accessi al pronto soccorso. Nei casi urgenti, le risposte sono sempre assicurate nel rispetto dei tempi del codice di priorità urgente, entro le 72 ore, grazie all’attività del nucleo degli psicologi dell’emergenza, svolta in ambulatorio anche in orario notturno. È possibile accedere in ambulatorio tramite richiesta del medico di base, dello psichiatra, del medico specialista, o del pediatra di libera scelta. Altra attività importante è il servizio di psicologia territoriale adulti che si occupa della presa in carico degli utenti a partire dai 17 anni e da 16 anni per i pazienti con disabilità. I primi accedono al servizio attraverso: il triage, per chi non è mai stato in carico al servizio o che, dimesso dal servizio da più di un anno, presenta un riacutizzarsi del disagio psichico; l’invio interno, per i pazienti presi direttamente in carico senza passare dal triage, su richiesta dei servizi di psichiatria, neuropsichiatria infantile, del nucleo psicologi dell’emergenza, del servizio di protezione e tutela dei minori, delle assistenti sociali. Se nel corso del triage, o nella presa in carico territoriale, viene definito il carattere di urgenza, al paziente è data la possibilità di accedere a visita urgente psichiatrica o al pronto soccorso

«Il tema dei suicidi è molto delicato ed è necessario lavorare al meglio per ridurre i disagi legati anche ai tempi di attesa per le visite - ha replicato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Il fatto che sul nostro territorio siano in attività 42 psicologi dell'Ausl è significativo del livello di disagio che stiamo vivendo. I casi di urgenza vengono presi in carico in tempi brevi ma cosa succede a quelli che, ritenuti inizialmente non urgenti, in attesa della seconda visita vanno degenerando? Le conseguenze possono essere molto gravi e questo merita una riflessione a parte.»

LT