Info Conseil
Communiqué n° 432 de 24 juillet 2024
Interpellanza sulla creazione di un percorso universitario in ambito idrogeologico
Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato un'interpellanza riguardante l'attivazione di un corso universitario in ambito idrogeologico all'Università della Valle d'Aosta.
«Tra gli obiettivi didattici strategici indicati nella delibera del Consiglio dell'Università figura quello di sviluppare l'offerta formativa anche in relazione alle necessità del territorio. Inoltre, nel Piano triennale di sviluppo 2024-2026 si parla di una laurea magistrale in ambito "Geological risk & Climate change"- ha sottolineato il Consigliere Luca Distort -. Vorremmo conoscere l'intenzione del Consiglio di amministrazione di UniVdA sull'attuazione di un percorso didattico che affronti le discipline in ambito idrogeologico, in coerenza con le caratteristiche specifiche del territorio valdostano; o in alternativa, quali siano le intenzioni del Governo sull'applicazione di questi indirizzi. Sarebbe un'occasione per caratterizzare fortemente e rendere più attrattiva la nostra Università: la Valle d'Aosta, contraddistinta dalla presenza di tutte le condizioni di rischio idrogeologico, ha la potenzialità di proporsi come territorio sperimentale e di studio diretto dell'intera disciplina in questo campo.»
L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che «gli ultimi eventi alluvionali e il tema del cambiamento climatico ci portano sempre più alla consapevolezza che i temi prioritari siano quelli dell'assetto del territorio e della sua salvaguardia. Rispetto al corso di laurea in ambito "Geological risk & Climate change", la scelta di inserirlo nel Piano di sviluppo 2024-2026 è stata fatta proprio dal Consiglio dell'Università valutando le potenzialità didattico, cooperative e pratiche offerte dal contesto territoriale, alla quale si sono riunite le esigenze di professionalità che emergono dal territorio e le richieste di fabbisogni. I recenti eventi hanno peraltro dimostrato, anche per come il sistema Regione ha saputo rispondere, che esistono tutte le basi per attivare un corso di studi che sposi appieno la parte teorica con quella pratica, facendo del Polo universitario valdostano un centro di competenza che possa attrarre ricercatori e studenti anche dall'estero. L'UniVdA sta compiendo i passaggi procedurali, che necessitano di base di un partenariato con un'altra università che abbia già attivato questo tipo di corso: sono state avviate interlocuzioni con Milano Bicocca e la sua fattibilità sarà oggetto nel prossimo CdA in programma per venerdì 26 luglio.»
Il Consigliere Distort si è detto «confortato perché l'Assessore ha risposto parzialmente alle aspettative dell'interpellanza. È chiaro che una classe politica che ha la responsabilità di governare un territorio, deve saper governare anche le proprie fragilità, le quali possono diventare punti di forza. Rispettando l'autonomia dell'ateneo, mi auguro che ci sia la volontà di indirizzare l'UniVdA in questa direzione. Essere territorio sperimentale significa accogliere delle professionalità accademiche di alto livello. Altri atenei sono strutturati dal punto di vista organizzativo, ma noi abbiamo un territorio che è la dimostrazione plastica di come si può realizzare un collegamento immediato e diretto con un'attività puramente didattica: i nostri supporti didattici sono il nostro territorio. Saremmo un'eccellenza che può farci diventare un polo di riferimento a livello internazionale.»
SC