Info Conseil

Communiqué n° 431 de 24 juillet 2024

Interpellanza sulla creazione di un centro di ricerca "Sport, montagna e salute"

 

Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, si è parlato della creazione di un centro di ricerca dedicato allo sport, montagna e salute, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Misto.

«In più occasioni, il Governo regionale ha espresso la volontà di attrarre professionisti sanitari specializzati e instaurare collaborazioni strategiche finalizzate al miglioramento dei servizi sanitari rivolti alla popolazione - ha ricordato il Consigliere Claudio Restano -. Coniugare la realtà della nostra regione - quella con le più alte vette d'Europa! - con la possibilità di svolgere attività specifica di formazione, ricerca, prevenzione e cura di particolari patologie è una strada da percorrere per valorizzare la Valle d'Aosta. Per questo motivo, chiedo di sapere se, nell'ambito della realizzazione della nuova Università valdostana, della Maison de la Montagne, nonché degli interventi nell'area sportiva di Aosta e aggiungo dell'attività svolta dalla scuola Militare Alpina e dal Centro Sportivo Esercito, in considerazione delle peculiarità territoriali della nostra regione, si intenda investire anche nella creazione di un centro di ricerca "Sport, Montagna e Salute" sul modello di quello di Rovereto, anche in collaborazione con la Facoltà di medicina di Torino

«Il Direttore sanitario dell'Ausl ha condiviso le sue valutazioni e ritiene che, compatibilmente con le risorse disponibili, questa attività possa essere presa in carico e sviluppata in maniera competente dall'ambulatorio di medicina di montagna dell'Azienda sanitaria che ha già svolto nel corso degli ultimi anni numerosi progetti di ricerca - ha riferito l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Certamente la collaborazione con le facoltà di medicina universitarie sarebbe auspicabile e potrebbe favorire la competenza del personale sanitario locale rendendo, contestualmente, la regione un polo attrattivo per i professionisti. All'interno dell'Usl esiste da tempo un Centro di medicina della montagna che svolge principalmente attività clinica ma anche di ricerca e formazione in collaborazione con varie università italiane (tra cui Verona e il centro di Rovereto) e centri di ricerca (principalmente Cnr ed Eurac di Bolzano). L'attività clinica e l'esperienza sul campo dei medici aostani è riconosciuta in tutta Italia e anche all'estero grazie alla possibilità di valutare sul terreno e in ospedale le patologie tipiche della montagna: poche altre regioni possiedono contesti montani con altitudini simili alle nostre. Esiste poi anche una rete transalpina francofona con Chamonix e Sion che ha sviluppato numerosi progetti transfrontalieri sulla medicina di montagna e la telemedicina in ambiente difficile. Tutta questa attività ha trovato capitalizzazione nel gruppo di progetto "Medicina di montagna e Assessorato sanità, salute e politiche sociali". Sicuramente l'attività attuale potrà essere implementata in ulteriori reti di ricerca e formazione per le quali è indispensabile appoggiarsi a realtà accademiche riconosciute. Tre medici già da anni sono docenti di medicina di montagna nel corso di perfezionamento in medicina di montagna dell'Università di Padova (unico a livello nazionale) e nel Master internazionale di medicina ed emergenza in montagna dell'Università dell'Insubria (unico master Europe sull'argomento), che tiene una settimana delle lezioni teorico-pratiche presso la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur in collaborazione anche con il Soccorso Alpino Valdostano e l'Unione valdostana Guide di alta montagna.»

«Per quanto invece concerne il settore di mia competenza, il Piano triennale di sviluppo dell'Università della Valle d'Aosta, deliberato a dicembre 2023, prevede studi di fattibilità per l'avvio di nuovi percorsi di studio come la laurea triennale in Innovazione sociale, comunicazione e nuove tecnologie, quella in Scienze dell'educazione e la specialistica in "Geological risk & Climate change"- ha proseguito Guichardaz -. In futuro, valutare altri percorsi di studio inerenti il tema potrebbe indubbiamente rispondere alle esigenze del territorio e posizionare l'UniVdA come un polo di eccellenza nella ricerca e nella formazione in ambiti cruciali per il benessere delle comunità montane. Considerando che i corsi di laurea in Scienze e tecniche psicologiche e in Economia e management hanno già sviluppato competenze specifiche sui temi della montagna e della salute, il nuovo centro di ricerca potrebbe beneficiare di queste competenze esistenti e creare sinergie utili per promuovere ulteriormente lo studio e la ricerca in questi settori

«Eravamo interessati a conoscere la posizione politica del Governo su questa tematica e non solo quanto viene fatto ad oggi dall'Ausl della Valle d'Aosta - ha commentato il Consigliere Restano -. Sappiamo dell'esistenza dell'ambulatorio di medicina di montagna dell'Usl che offre un servizio al pubblico limitato a due pomeriggi per due ore a settimana e del Servizio di medicina dello sport. Il ragionamento che volevamo stimolare era focalizzato sull'attrattività del territorio rispetto alle professioni sanitarie sulla formazione, la ricerca e le consulenze. Con le risorse che abbiamo oggi, possiamo permetterci la realizzazione di un centro di ricerca e fare un salto di qualità. Fa sorridere sapere che i valdostani vanno a fare i test di valutazione funzionale a Rovereto

LT