Info Conseil

Communiqué n° 429 de 24 juillet 2024

Interpellanza sulla fruizione dell'Area megalitica

 

L'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans è stata nuovamente oggetto di dibattito in Consiglio con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 24 luglio 2024.

«Si tratta di un sito di grande importanza a livello europeo che ha comportato ingenti investimenti regionali negli anni - ha commentato il Consigliere Simone Perron -. Nonostante questo, la struttura non ha la visibilità che meriterebbe. Vorremmo sapere quante persone hanno visitato l'Area da novembre 2023 a giugno 2024 e se questo dato sia ritenuto soddisfacente e paragonabile a siti analoghi. E ancora: qual è stato il coinvolgimento delle scuole per la fruizione di un sito come questo, fondamentale per una coscienza storica e culturale della popolazione valdostana; quali sono gli intendimenti per aumentarne la fruizione in ottica turistica e didattica

L'Assessore ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha affermato che l'Area «richiede un lavoro di riscoperta e di promozione nei confronti della comunità valdostana e di un pubblico più esteso. Stiamo parlando di uno dei siti più importanti in Europa che ha bisogno di attenzioni particolari. La Soprintendenza, sin da subito, ha offerto delle iniziative culturali destinate a pubblici diversi - da quello specialistico a quello più generico -, senza tralasciare le famiglie, il mondo scolastico e la sfera della disabilità - che sono state l’occasione per avvicinare target diversi e avviare un primo processo di riappropriazione anche da parte del pubblico valdostano dell’Area e del suo quartiere. Fin dall’apertura abbiamo cercato di coinvolgere le realtà culturali e commerciali della zona evitando una cesura con il contesto in favore di una collaborazione funzionale a rendere questo bene parte integrante della città. Una particolare attenzione è stata rivolta anche alle attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti hanno potuto conoscere, osservando i bolli, i marchi impressi sulle numerose anfore e i gioielli, la vita quotidiana degli antichi Romani e, al contempo, approfondire il tema delle pratiche funerarie e del culto dei defunti. Tutte queste attività erano presenti nella circolare trasmessa alle scuole in occasione dell’inaugurazione dell’Area nel mese di novembre, periodo in cui molte istituzioni scolastiche avevano già definito l’offerta didattico-educativa dell’anno scolastico 2023-2024 e, quindi, le adesioni non sono state moltissime. Per ovviare al problema, quest’anno, la circolare è stata inviata nel mese di maggio, con l’indicazione dei laboratori didattici e dei contenuti disponibili per i singoli ordini scolastici. In occasione delle Journées de la Francophonie en Vallée d’Aoste 2024, sono state realizzate diverse visite in lingua francese, mentre in corso d’anno la stretta collaborazione tra la Soprintendenza per i beni culturali e la Sovraintendenza agli studi ha offerto occasioni di confronto su diverse tematiche e, a richiesta, vengono effettuate delle visite guidate in inglese

«Anche grazie a queste attività il numero dei visitatori dall’inaugurazione è intorno ai 13 mila 400, un numero ancora limitato rispetto al potenziale - ha proseguito Guichardaz -. Proprio in considerazione dell'unicità del sito e delle potenzialità di sviluppo di questa area archeologica coperta più grande d’Europa, è in corso di definizione un progetto di ripensamento della struttura operativa. Grazie anche alla variazione di bilancio approvata ieri si metterà in atto la riorganizzazione gestionale del sito: da un lato si vuole conferire un incarico esterno per valutare le modalità di un'eventuale esternalizzazione della gestione del sito e dall'altro si intende individuare un soggetto esterno con competenze in materia di gestione museale per il coordinamento della struttura temporanea da poco individuata per la gestione immediata dell'Area. L'attività di promozione e comunicazione è stata affidata a una professionista con esperienza pluriennale al museo egizio di Torino. Questa organizzazione temporanea dovrà traghettare l'Area fino alla sua futura gestione che non potrà continuare ad essere totalmente in gestione diretta della Regione.»

«È chiaro che, a differenza di Stonhenge, optando per il rigore scientifico e la fruizione dell'Area è più complessa - ha osservato il Consigliere Perron -. Dobbiamo comunque puntare ad avere dei numeri più grandi ampliando la platea di pubblico e valorizzando questa scelta. Guarderemo con interesse i futuri sviluppi, compresa l'attività di esternalizzazione del servizio della quale siamo stati resi edotti

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