Info Conseil

Communiqué n° 427 de 24 juillet 2024

Interpellanza sul sostegno alle attività economiche

Si è parlato delle possibilità di sostegno alle attività economiche interessate da interruzioni dell'attività durante operazioni programmate di messa in sicurezza del territorio con un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain presentata nella seduta consiliare del 24 luglio 2024.

«La nostra regione, per la sua conformazione geografica e geologica, sarà sempre interessata dal rischio di eventi avversi, vuoi anche per gli effetti dell'evoluzione climatica - ha ricordato il Capogruppo Stefano Aggravi -. La messa in sicurezza del territorio è un elemento fondamentale che ha dei costi anche per le attività economiche. Pensiamo, ad esempio, a tutte quelle operazioni programmate di prevenzione da rischi e calamità (come quella effettuata al ghiacciaio di Planpincieux) che, in determinati periodi dell'anno, comportano delle chiusure, rendendo inaccessibile il territorio e interrompendo o limitando in maniera significativa le attività. Esistono strumenti normativi, fondi regionali, nazionali e comunitari che possono essere attivati in questi casi? Non ci sono solo i danni materiali: è stato condotto un monitoraggio sulle ricadute economiche negative che hanno interessato le attività coinvolte dall'attivazione dei programmi di chiusura? Chiediamo inoltre se il Governo, di concerto con gli enti locali, abbia pensato a definire uno strumento legislativo regionale di sostegno.»

«L’argomento è complesso e interessa vari strumenti normativi, fondi regionali, statali e comunitari - ha premesso il Presidente della Regione, Renzo Testolin -.  In Italia esistono vari canali che sono stati vagliati dagli Assessori competenti a seguito dell'alluvione dell0 scorso giugno: il Fondo di solidarietà nazionale (Fsn) per il settore agricolo, il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e la possibilità di attivare la Cassa integrazione guadagni (Cig) per le aziende che devono sospendere o ridurre l'attività. Tra gli strumenti europei, vi è il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue) che è stato preso in considerazione dai nostri uffici e sono già stati avviati i contatti con il Dipartimento di protezione civile, dato che i presupposti per l’accesso si sono purtroppo verificati: l’accesso al Fondo è infatti parametrato all’entità dei danni diretti rispetto al Pil regionale ovvero per la Valle d’Aosta ad un importo superiore a 71 milioni di euro di danni. Si può poi anche intervenire attraverso i fondi strutturali: Fesr e Fse da cui si possono ottenere risorse da finalizzare a questo tipo di sostegno che si occupa solo di danni materiali e diretti e non dei danni indiretti, come, ad esempio, le ricadute negative, per esempio, sul settore turismo e commercio oppure le perdite dovute all’interruzione dell’attività. Comunque, stiamo procedendo ad una stima dei danni e abbiamo avviato anche le interlocuzioni con le associazioni di categoria, come quelle degli albergatori e dei commercianti. È, però, riduttivo focalizzare l'attenzione sul rimborso in funzione della mancata possibilità di operare, serve invece fare un discorso più ampio che contempli l'affinamento delle tecniche di messa in sicurezza del territorio e di allertamento. In tutto questo gioca un ruolo essenziale la corretta divulgazione della cultura del rischio sia a chi vive i territori, sia a chi li frequenta per lavoro o per le sue vacanze. È importante cercare un percorso comunicativo corretto che si focalizzi sui rischi del territorio, su come affrontarli, senza fuorviare il pubblico e, soprattutto, evitando certe forme di allarmismo a cui abbiamo assistito in passato, generate dalla scarsa conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche

«Chi si occupa di rischio sa che non si può eliminare, neanche quello d'impresa - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. La comunicazione del rischio è quindi lo strumento da prediligere, in tutti i settori e questo vale anche per le attività economiche. Bisogna però intervenire anche sui fattori negativi legati ai rischi naturali incombenti sul nostro territorio che, se non gestiti al meglio possono condizionare negativamente le scelte di investimento degli imprenditori. In tutto ciò la comunicazione riveste un ruolo di fondamentale importanza per trasmettere le giuste informazioni, utili a superare la diffidenza dell'investitore e i timori dei potenziali turisti interessati al nostro territorio. Un'attività delicata e vitale che non può essere lasciata in balia delle speculazioni e dei sensazionalismi a cui abbiamo assistito in passato e che certo non hanno giovato all'immagine della Valle d'Aosta.»

LT