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Communiqué n° 405 de 18 juillet 2024
Commissioni II e III: parere favorevole su un disegno di legge in materia di radiotelecomunicazioni
Le Commissioni "Affari generali" e "Assetto del territorio", riunite congiuntamente nella mattina di oggi, giovedì 18 luglio 2024, hanno espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo Lega VdA e la non partecipazione al voto dei gruppi RV e PCP, su un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di stazioni radioelettriche e postazioni di radiotelecomunicazioni.
Il provvedimento, depositato dalla Giunta il 10 luglio, è stato illustrato ai Commissari dall'Assessore all'innovazione, Luciano Caveri, che ha presentato tre emendamenti. Il testo si compone di dodici articoli che modificano le leggi regionali n. 25/2005 e n. 1/2002.
«Con questo testo - spiegano i Presidenti delle Commissioni, Antonino Malacrinò (FP-PD) e Albert Chatrian (UV) - si definisce il trasferimento, dagli enti locali alla Regione, delle competenze relative all'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni di proprietà pubblica in Valle d'Aosta, con la principale finalità di razionalizzarne la pianificazione e la realizzazione, promuovendone l'uniformità di gestione. Gli emendamenti presentati oggi in Commissione dall'Assessore Caveri sono volti a superare le limitazioni di una precedente legge che appariva, inopportunamente, restrittiva rispetto agli obiettivi di diffusione delle infrastrutture in fibra ottica.»
I Consiglieri Raffaella Foudraz e Luca Distort (Lega VdA) motivano la loro astensione, specificando che «il disegno di legge ha avuto un iter brevissimo in Commissione ed era privo di alcuni pareri ritenuti fondamentali, a partire da quello del Corecom, che è stato scavalcato nelle sue funzioni di garanzia, consulenza, supporto e gestione in materia di comunicazioni per la Regione, come da legge istitutiva del 2001.»
«Non abbiamo partecipato al voto - dicono i Consiglieri Stefano Aggravi (RV) e Chiara Minelli (PCP) - in quanto la rapidità con cui è stato portato questo disegno di legge in Commissione non ci ha consentito di fare gli opportuni approfondimenti su di una materia che è estremamente complessa né di comprendere fino in fondo gli effetti e la portata di questo trasferimento di competenze.»
SC