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Communiqué n° 396 de 11 juillet 2024

Interrogazione sui baby fumatori

 

Nella seduta consiliare dell'11 luglio 2024, con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain, si è parlato di come contrastare il fenomeno dei baby fumatori.

In particolare, il Consigliere Diego Lucianaz ha richiamato le campagne di sensibilizzazione sull'abuso di alcool, indirizzate anche ai giovanissimi promosse dalla Regione e dall'Ausl, evidenziando che «non c'è nulla di analogo per contrastare il fenomeno dei baby fumatori, a differenza di quanto accadeva 20 anni fa. Vorremmo quindi sapere quali campagne di questo genere sono o saranno state intraprese per contrastare il fenomeno dei baby fumatori e il conseguente inevitabile futuro aumento di gravissime conseguenze correlate alle malattie da fumo; quali saranno le prossime iniziative che verranno adottate nel rivolgersi alle giovani generazioni in modo da veicolare la più efficace informazione sui gravi pericoli correlati al fumo.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha confermato la continua attenzione alle azioni di prevenzione, specificando che «l'attività contro il Binge Drinking non è un'attività generalizzata ma una prassi ben definita in capo ai giovani che richiede un'attività specifica.» Ha poi comunicato che «la Valle d’Aosta ha partecipato nel 2022 allo studio volto a fotografare e monitorare la salute degli adolescenti italiani di 11, 13 e 15 anni e, per la prima volta, anche dei ragazzi di 17 anni. Il quadro delle scuole della Valle d’Aosta che ne è emerso è sostanzialmente positivo, in quanto caratterizzato da una percezione di adeguatezza delle strutture e di attenzione alle attività di promozione alla salute (corretta alimentazione, attività fisica, fumo ed educazione sessuale). Per quanto riguarda il fumo, dallo studio emerge che la maggior parte dei ragazzi intervistati ha dichiarato di non aver mai fumato: la percentuale di “non fumatori” si riduce con l’aumentare dell’età, passando dal 99% degli undicenni al 96,6% dei tredicenni sino all’89,5% dei quindicenni. Il dato rilevante indica che dal 2019 ad oggi l’abitudine al fumo è sensibilmente diminuita: infatti, la percentuale di giovani valdostani che non hanno “Mai fumato” è passata dal 78,6% del 2018 al 92,2% del 2022. Questi dati spiegano perché la priorità di intervento sia stata indirizzata prevalentemente verso l’abuso incontrollato di alcool tra i giovanissimi. Il contrasto a questo fenomeno è infatti ritenuto prioritario nel Piano regionale della prevenzione, anche rispetto alle sue nuove forme e modalità di diffusione tra i giovani come appunto è il Binge Drinking. L’attenzione alla prevenzione legata al fumo è comunque contenuta nel Piano regionale della Prevenzione, che individua alcune linee strategiche di intervento. Nell’anno scolastico 2023-2024, con il coordinamento della Sovraintendenza agli Studi, sono state presentate nelle scuole su questo argomento percorsi di sensibilizzazione sul tabagismo e altre dipendenze, di iniziativa della Lilt valdostana, con il coinvolgimento attivo delle classi prime e seconde della scuola secondaria di secondo grado; un progetto di recupero e riciclaggio delle sigarette elettroniche usa e getta, realizzato presso l’istituto Isiltep di Verrès. Per quanto riguarda, invece, il programma dipendenze, le specifiche azioni, sono concretizzate dalla consolidata attività del Serd dell’Azienda Usl.»

Con riferimento alle attività in fase di programmazione, l'Assessore ha specificato che «in collaborazione con il Serd, è in fase iniziale di progettazione per il 2025 un’attività di sensibilizzazione contro il fumo. L’iniziativa è rivolta proprio alle giovani generazioni, e intende utilizzare forme di comunicazione maggiormente rispondenti al target dei giovanissimi a cui è rivolta e intercettare i giovani sia in ambito scolastico che extra scolastico. Evidenzio, infine, che rispetto alla patologia da fumo dipendenza vi è una presa in carico completa da parte del Serd, sia farmacologica che psicologica: nel primo semestre del corrente anno sono stati presi in carico 31 pazienti, di cui fortunatamente soltanto 1 minorenne.»

Il Consigliere Lucianaz si è detto soddisfatto della risposta: «Il fumo è una delle cause più importanti di una serie di malattie drammatiche, con il 96% di malattie tumorali: il rischio è quindi enorme. Il valore medio europeo di morti per il fumo è di 220 ogni 100mila abitanti e, nella classifica degli Stati "smoke free", l'Italia è solo al 18° posto con un tasso del 24.2%, circa 12,5 milioni di fumatori giornalieri. Il mercato del tabacco è in continua evoluzione e, purtroppo, vedo ancora tanti ragazzini con la sigaretta in mano e questo mi preoccupa. Sarebbe utile proseguire nelle campagne di sensibilizzazione perché non si fa mai abbastanza contro il tabagismo.»

SC