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Communiqué n° 394 de 11 juillet 2024

Interrogazione sul decreto "Salva casa"

 

L'applicabilità sul territorio regionale del decreto "Salva casa" (dl 69/2024) è stata trattata in Consiglio nella seduta dell'11 luglio 2024 con un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«La norma è entrata in vigore il 30 maggio scorso con nuove misure di semplificazione per favorire la regolarizzazione di lievi difformità edilizie e investe potenzialmente oltre il 50% del patrimonio immobiliare italiano - ha ricordato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Molti professionisti hanno riferito di non aver ancora ottenuto le autorizzazioni a procedere da parte dei nostri Comuni perché si attendono eventuali controdeduzioni da parte della Regione in virtù delle sue competenze statutarie. Vorremmo quindi sapere se effettivamente debbano esserci azioni da parte dell'Amministrazione o se il decreto legge sia già pienamente vigente e applicabile anche nella nostra regione.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet ha riferito che «gli uffici hanno costantemente seguito i lavori della Conferenza delle Regioni che ha presentato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti numerosi emendamenti e diverse richieste di chiarimento sul decreto "Salva casa", a seguito delle quali il Mit ha ribadito che le Regioni continuano a esercitare la potestà legislativa concorrente in materia di edilizia e quelle a Statuto speciale mantengono la propria potestà legislativa esclusiva. La nostra Regione si è dotata di uno specifico apparato normativo e regolamentare in materia di urbanistica ed edilizia (lr n. 11/1998) che prevede che solo per quanto non disciplinato dalle norme regionali, hanno applicazione quelle statali in materia edilizia e urbanistica. Riteniamo quindi che il decreto non sia immediatamente applicabile ma necessiti del recepimento da parte della Regione. Come Assessorato, lo scorso 20 giugno, abbiamo inviato una comunicazione in tal senso ai Comuni, per il tramite del Celva, rilevando che la legge regionale n. 11/1998 contiene una disciplina specifica per tutti i temi affrontati dal "Salva casa" richiamando l'applicazione della nostra legge regionale

«I lavori di conversione del decreto in legge stanno procedendo a livello parlamentare e di Conferenza delle Regioni - ha aggiunto Sapinet -. Il Mit ha dettagliatamente analizzato le proposte emendative delle Regioni, individuandone diverse meritevoli di essere recepite. Analogo lavoro, con analoghi risultati, è stato fatto nei confronti dei quasi 600 emendamenti presentati durante l’esame della Commissione della Camera preposta. Il Governo regionale resta dunque in attesa che il testo normativo trovi una formulazione consolidata e più definitiva e diventi legge dello Stato. Nel frattempo gli uffici stanno esaminando i contenuti del dl 69/2024, con l’aiuto di un supporto giuridico, raffrontandoli con le corrispondenti norme contenute nella nostra legge regionale e nelle deliberazioni attuative. L'obiettivo è quello di individuare quei contenuti che si ritiene opportuno recepire nella legislazione regionale, con particolare riferimento alle novità riguardanti la disciplina della sanatoria e delle tolleranze edilizie proponendo le opportune modifiche

Il Capogruppo Manfrin ha rilevato con favore «la volontà da parte del Governo regionale di recepire quanto espresso nel "Salva casa" che va nella direzione di eliminare lacci e lacciuoli burocratici, semplificando le procedure per la regolarizzazione di opere edilizie con minime difformità rispetto ai progetti originari che però non consentono ai proprietari di casa di poter disporre liberamente dei propri beni soprattutto se intendono affittarli o venderli.»

«I professionisti valdostani si trovano tra l'incudine e il martello - ha aggiunto il Consigliere Luca Distort -. Da un lato ricevono l'incarico dei proprietari di case che con il "Salva casa" sarebbero legittime ma per la disciplina regionale non lo sono e, quindi, non possono operare fino a che la Regione non sarà intervenuta recependo la normativa nazionale. Una situazione di stallo che rende critica la posizione dei professionisti così come degli uffici tecnici comunali.»

LT