Info Conseil
Communiqué n° 393 de 11 juillet 2024
Interrogazione sulla revisione dello Statuto in materia di concessioni idroelettriche
La revisione dello Statuto speciale in tema di concessioni idroelettriche è stata oggetto di dibattito in Consiglio con un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista trattata nella seduta del'11 luglio 2024.
La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «nell'ambito del tavolo tecnico delle Regioni a Statuto speciale, si sta elaborando un disegno di legge che contiene revisioni significative ai cinque Statuti speciali. Fra le numerose carenze del nostro Statuto permane quella dell'articolo 8 che, anacronisticamente, affida ancora alla normativa dello Stato la competenza di definire le procedure e le norme tecniche per le concessioni e subconcessioni a scopo idroelettrico delle acque pubbliche di proprietà della Regione. Dal 2019, la Valle d'Aosta sta tentando di intervenire con un'apposita norma di attuazione per il trasferimento della competenza, ma senza esito. Chiediamo quindi di sapere se la modifica di questa parte del nostro Statuto sia fra i temi all'esame del tavolo tecnico.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha premesso che «il tavolo tecnico-politico - il cui referente tecnico per la Regione è la professoressa Barbara Randazzo -, sulla base del testo consegnato dai Presidenti delle Autonomie speciali a Torino alla Presidente del Consiglio dei Ministri in occasione del Festival delle Regioni di ottobre 2023, ha affrontato tematiche trasversali che riguardano principi comuni a tutti gli Statuti speciali, al fine di definire un percorso comune di modifica degli Statuti stessi. Le tematiche riguardano la ridefinizione dei limiti all’esercizio della potestà legislativa, gli interventi di manutenzione statutaria, l'introduzione del principio dell’intesa nel procedimento di modifica degli Statuti speciali. La “previa intesa” è un tema di grande importanza - sulla quale stiamo lavorando - proposto più volte senza successo dalle Autonomie speciali e dalle loro rappresentanze parlamentari che se troverà compimento, come auspichiamo, rappresenterà un avanzamento rilevante per l’autonomia della Valle d’Aosta, nella misura in cui consentirà alla Regione di poter avviare l’iter per l’aggiornamento e la revisione dello Statuto speciale in termini più completi rispetto a quanto elaborato dal tavolo tecnico-politico che ha al momento affrontato le tematiche comuni alle Autonomie speciali.»
Per quanto riguarda l’articolo 8 dello Statuto, il Presidente ha evidenziato che «i limiti che scontano le procedure per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche derivano dalla normativa eurounitaria più che da quella statale. Il limite del principio della tutela della concorrenza è infatti di derivazione eurounitaria e vincolerebbe la Regione allo stesso modo dello Stato.»
La Consigliera Minelli ha replicato: «Stupisce che nella bozza consegnata alla Presidente del Consiglio dei Ministri non ci sia nulla sulla competenza regionale in materia di concessioni. Stupisce perché si tratta di un tema molto rilevante per la nostra Regione. Tema che, invece, è stato affrontato dal Trentino Alto-Adige, con una proposta specifica che attribuisce alle due Province competenza piena in materia di concessioni idroelettriche. La Valle d'Aosta, invece, cosa fa? Sta solo a guardare? Mi sembra grave che non si pensi di utilizzare questa revisione per sanare una disposizione anacronistica del nostro articolo 8, che nega la competenza della Regione in materia di concessioni idroelettriche. È altrettanto grave il perdurante silenzio sulla norma di attuazione sulla stessa tematica.»
SC