Info Conseil
Communiqué n° 390 de 11 juillet 2024
Question time sulla legge regionale di Protezione civile
L'applicazione della legge regionale sull'organizzazione delle attività di protezione civile (n. 5/2001) è stata al centro di un'interrogazione a risposta immediata posta dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare dell'11 luglio 2024.
Riferendosi agli eventi di natura idrogeologica che hanno colpito la Regione nei giorni passati, il Capogruppo Stefano Aggravi ha osservato che «la legge regionale prevede l'erogazione di contributi in caso di eventi calamitosi e per interventi indifferibili e urgenti, consentendo alle comunità colpite e agli operatori economici di ricevere in tempi rapidi i finanziamenti necessari per la ripresa delle attività. Chiediamo al Governo di sapere se, nell'ambito della gestione dell'emergenza di questi giorni, si intendono utilizzare tutte le possibilità previste dalla legge regionale 5 del 2001.»
«Certamente si!», ha risposto il Presidente della Regione, Renzo Testolin, puntualizzando che «la fase di valutazione dei danni, dal punto di vista formale si concretizza con l’emanazione del decreto di cessazione dello stato di calamità, situazione non ancora possibile poiché gli effetti delle intense precipitazioni del 29 e 30 giugno sono ancora sotto gli occhi di tutti. Contestualmente, è già stata avviata la procedura di richiesta della deliberazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la cui emanazione farà partire l'iter delle ordinanze del Dipartimento di protezione civile che fotograferanno la gravità della situazione e stanzieranno le prime risorse per il superamento dell'emergenza in termini di costi sostenuti per l’assistenza, il soccorso alla popolazione e le somme urgenze attivate. Sarà anche definita l'entità delle necessità future per il ripristino delle infrastrutture e la mitigazione del rischio e anche queste saranno oggetto di possibili nuove ordinanze e finanziamenti statali. Riguardo ai danni alle attività produttive, alle opere pubbliche e quelli patiti dai privati, sarà possibile richiedere un supporto statale, anche se, tempi e garanzie, non sono definibili a priori. Se non si potessero ottenere sufficienti garanzie, l'Amministrazione regionale potrà valutare di seguire, secondo le regole stabilite dalla l.r. 5/2001 e dalle deliberazioni attuative e, per il settore agricolo, dalla legge 17/2016, delle "forme alternative" di supporto. Quindi, definita l’urgenza, l’entità e la priorità degli interventi da sostenere, potranno essere attivate da subito le procedure ai sensi delle norme vigenti e valutati eventuali nuovi interventi normativi per rispondere alle situazioni che non trovano riscontro nelle leggi già in essere.»
«La Protezione civile è organo della Regione, come ci ricordano le nostri fonti normative - ha sottolineato il Capogruppo Aggravi -. Mi auguro che, al di là degli adeguamenti contabili e delle previsioni che potranno arrivare dallo Stato, ci sia un'applicazione tutta nostra, perché queste prerogative si possono esercitare soprattutto in un momento di grande emergenza.»
LT