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Communiqué n° 346 de 19 juin 2024

Question time sull'autonomia scolastica e didattica

L'applicazione del Sistema di educazione e istruzione dalla nascita a sei anni sull'autonomia scolastica è stato oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 19 giugno 2024, con un'interrogazione a risposta immediata depositata dal gruppo Misto.

«La loi régionale n. 19/2000 sur l'autonomie des établissements scolaires, au premier chapitre, définit les finalités et le champ d'application tandis que le troisième chapitre traite l'autonomie pédagogique, d'organisation, de recherche, d'expérimentation et de développement et ressources - a rappelé le Conseiller Claudio Restano -. Au cours de ces dernières semaines, je me suis retrouvé à discuter à maintes reprises du sens que le Gouvernement régional donne à ces principes, surtout à l'égard du rôle joué par le personnel enseignant et à l'égard de toutes les personnes et tous les experts qui, au cours des temps, ont permis à l'école valdôtaine de devenir un modèle à exporter et je voudrais savoir comment l'Autonomie scolaire régionale se décline dans l'application du modèle 0/6.»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha spiegato che «in Valle d'Aosta la competenza legislativa è concorrente in materia di istruzione materna, elementare e media. Il Sistema 0/6 promuove una visione unitaria del percorso educativo distinto in due segmenti: 0-3, che comprende i servizi educativi per l’infanzia, e il 3-6, che corrisponde alle scuole dell’infanzia. La finalità è quella di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità sociali, cognitive, emotive, affettive, relazionali in un ambiente professionalmente qualificato, superando disuguaglianze e barriere fisiche, territoriali, economiche, sociali e culturali. Al fine di rendere operativo questo Sistema, il decreto legislativo 65/2017 prevede l’adozione di un Piano di azione nazionale pluriennale con il riparto di un apposito fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione con l’assegnazione di risorse finanziarie direttamente agli enti locali, di cui molti Comuni e Unités des Communes hanno sinora usufruito

Il Consigliere Restano ha replicato che «per introdurre riforme di questa importanza è necessario il coinvolgimento degli insegnanti che, invece, non è avvenuto, limitando di fatto la loro possibilità di contribuire alla realizzazione di queste riforme così importanti e la scarsa partecipazione al convegno di restituzione della sperimentazione (solo 9 insegnanti) rende evidenza degli errori commessi.»

LT