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Communiqué n° 208 de 4 avril 2024

Respinta una mozione sulla direttiva europea "Case green"

 

Nella seduta mattutina del 4 aprile 2024, l'Assemblea regionale ha discusso una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste sulla direttiva europea "Case green". Il testo è stato respinto, con votazione a scrutinio segreto, con 11 astensioni, 9 voti contrari e 15 a favore.

In particolare il gruppo Lega VdA chiedeva al Consiglio Valle di esprimere la propria contrarietà alla direttiva europea "Case green" e al Governo regionale di comunicare questa contrarietà nell'ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, invitando anche i Parlamentari valdostani a non recepire il documento europeo.

«Cina, Stati Uniti e India sono responsabili del 51% delle emissioni di Co2 del mondo, mentre l'Ue emette l'8% e l'Italia lo 0,9% - ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin -. Gli immobili sono responsabili, nel loro complesso, dello 0,32% delle emissioni italiane e la direttiva Case green vorrebbe portare a una riduzione di una piccola parte di queste. Per arrivare ad un risultato nei fatti microscopico, tra il 2028 e il 2050, nella nostra regione, sarebbero necessari ingenti investimenti per gli edifici pubblici e privati con costi indicativi stimati a un totale di 130 milioni per i circa 1.300 edifici pubblici e una cifra infinitamente più ampia per le abitazioni private, oltre130mila, per una spesa per abitazione che oscilla fra i 30 e i 65.000 euro. Bisogna intervenire in maniera chiara e netta dicendo ai valdostani che la loro casa è in pericolo e i loro risparmi anche: l’Europa dei burocrati sta armeggiando alla porta per penetrare nelle nostre abitazioni come un ladro e rifilarci una patrimoniale mascherata, recepire una direttiva di questo genere è impensabile.»

«I numeri hanno sempre una doppia lettura che cambia a seconda di chi li legge - ha osservato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Dobbiamo cogliere gli aspetti positivi della direttiva e cercare di mitigare quelli che lo sono meno, limitandone gli impatti sul tessuto socio-economico della nostra regione. La direttiva ha una sua logica che, nel tempo, è stata anche condivisa da questo Governo con investimenti per il sostegno di iniziative per l'efficientamento energetico di strutture pubbliche e private, attraverso l'introduzione di mutui, che hanno generato un percorso virtuoso di risparmio energetico. Gli Stati europei devono poi essere in grado di recepire il documento con l'acutezza e la sensibilità necessarie nei confronti dei territori, in modo da non penalizzarli. Questa Amministrazione porterà l'attenzione dovuta all'evoluzione della situazione anche nei tavoli di confronto a livello nazionale. Vogliamo realizzare questo percorso conformemente ai nostri bisogni e alle nostre capacità di intervento, individuando e sollecitando anche a livello nazionale ed europeo soluzioni incentivanti e sostenibili.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

LT