Info Conseil
Communiqué n° 167 de 11 mai 2006
DIBATTITO SULLA RELAZIONE ANNUALE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CASINÒ DE LA VALLEE SPA
L’Assemblea regionale ha iniziato il dibattito sulla relazione annuale sull’andamento della gestione della Casinò de la Vallée SpA, ai sensi dell’articolo della legge regionale n. 36 del 2001 relativa alla “Costituzione di una società per azioni per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent”.
Nella relazione, si evidenzia come “Il Bilancio al 31 dicembre 2005 si è chiuso con una perdita d’esercizio pari a 5.871.102 euro. Il risultato negativo ha cominciato a formarsi dal mese di febbraio e ha continuato a crescere nel corso dell’anno con costante progressione senza soluzione di continuità.”
In apertura della discussione, il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha affermato che “il bilancio del 2005 rappresenta la situazione inquadrata in un anno particolarmente negativo delle Case da gioco italiane. La principale criticità è quella di una Casa da gioco dimensionata per periodi diversi da quelli di crisi in cui stiamo vivendo. Quindi emerge la necessità di un rilancio, ma anche di un riordino della struttura dell’azienda, che consenta di affrontare anche il nodo degli esuberi rispetto al dimensionamento della Casa da gioco.”
L’Assessore alle Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato che “alcuni dati relativamente al 2006 possono essere significativi per valutare la situazione nel suo insieme: fino alla fine di aprile, infatti, c’è stato un incremento degli introiti del 3,73 per cento. Ogni mese, tranne gennaio, si è avuta una performance positiva per un totale di 1.547.000 euro in più. I toni, certo, non devono essere trionfalistici, il problema esiste come si evince anche dal calo delle presenze. Credo, quindi, che si debbano apprezzare tutte le attività messe in opera per arginare una crisi.”
“La situazione è chiara e abbiamo l’obbligo di accelerare per fare gli investimenti necessari, ha proseguito. Per quanto riguarda i dati relativi al personale: ci sono 17 persone in meno e altri andranno in pensione nei prossimi mesi. Dunque è un percorso che porta a un automatico contenimento della forza lavoro.”
Per il Presidente della IV Commissione consiliare “Sviluppo economico”, Renato Praduroux, “in questo anno trascorso abbiamo certamente registrato fatti nuovi e interventi anche onerosi che hanno consentito di mantenere inalterato il capitale sociale della società che gestisce la Casa da gioco. Tra i passi significativi attuati in questi mesi, ci sono gli incontri promossi dal Presidente della Regione con gli esponenti della Case da gioco italiane per fare il punto sulla situazione di crisi del settore. La Casa da gioco è una risorsa rilevante non solo in termini produttivi ed economici, ma anche per il patrimonio aziendale e di professionalità che le risorse umane impiegate sono in grado di esprimere.”
Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha detto che “dalla relazione emerge l’elenco delle criticità della Casa da gioco. Crediamo che con la task force si sia voluto intervenire da vicino nella Casa da gioco.”
“C’è un’unica strategia, ed è quella della proliferazione di consulenze e incarichi, a discapito del rilancio della Casa da gioco. Una volta individuati i problemi, vorremmo capire cosa si intende fare per il futuro. Si è formato un pericoloso accentramento di poteri, tutti nelle mani del Presidente Caveri, e questa verticalizzazione è molto pericolosa. È questo il vero dato politico. E l’accentramento di poteri equivale all’accentramento di responsabilità e se non ci saranno risultati, il Presidente della Regione dovrà dimettersi. Il fattore più preoccupante è il declino costante della Casa da gioco che si è avuto negli ultimi anni. La quota regione è passata dai 76 milioni di euro del 2001, ai poco più dei 50 milioni attuali. In questa discussione speravamo di sentire la mozione di indirizzo da parte del Presidente Caveri, che però non è stata presentata. Oltre alla relazione annuale, vorremmo capire cosa si vuole fare per il futuro, che rimane un punto oscuro.”
Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Dina Squarzino, ha definito il bilancio “disastroso” e ha parlato di “una situazione in continua discesa.”
“Ci sono due elementi critici che emergono, ha proseguito: il numero del personale spropositato rispetto alle esigenze attuali, e l’assenza di innovazione e progettualità. In entrambi i casi non si sa quale è la strada migliore. Il bilancio descrive una situazione allarmante, quasi pre-fallimentare. Se fosse una società privata sarebbe già fallita. Crediamo che sia più opportuno presentare un piano aziendale serio e più consono alla realtà.”
Per il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS, Giovanni Sandri, “bisogna tenere conto dell’arenarsi di una linea che avevamo condiviso. La privatizzazione non solo non è andata avanti, ma addirittura è tornata indietro. Sembra che ci sia un ritorno totale della gestione della Casa da gioco in mano alla politica. La scelta della Casino SpA è ancora valida nel profondo del suo contenuto? Mi auguro che ci sia la possibilità di allontanare la politica dall’attività amministrativa.“
“Non si capisce, poi, l’utilità del nuovo ruolo dell’ex deputato Ivo Collé, se non che per un risarcimento della mancata ricandidatura nelle politiche.”
Il Consigliere Tibaldi ha quindi annunciato la presentazione di una risoluzione in merito alla Casa da gioco.
Dopo la replica dell’Assessore Marguerettaz, il Consiglio ha sospeso la discussione e riprenderà i lavori alle ore 15.30.
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Nella relazione, si evidenzia come “Il Bilancio al 31 dicembre 2005 si è chiuso con una perdita d’esercizio pari a 5.871.102 euro. Il risultato negativo ha cominciato a formarsi dal mese di febbraio e ha continuato a crescere nel corso dell’anno con costante progressione senza soluzione di continuità.”
In apertura della discussione, il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha affermato che “il bilancio del 2005 rappresenta la situazione inquadrata in un anno particolarmente negativo delle Case da gioco italiane. La principale criticità è quella di una Casa da gioco dimensionata per periodi diversi da quelli di crisi in cui stiamo vivendo. Quindi emerge la necessità di un rilancio, ma anche di un riordino della struttura dell’azienda, che consenta di affrontare anche il nodo degli esuberi rispetto al dimensionamento della Casa da gioco.”
L’Assessore alle Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, ha sottolineato che “alcuni dati relativamente al 2006 possono essere significativi per valutare la situazione nel suo insieme: fino alla fine di aprile, infatti, c’è stato un incremento degli introiti del 3,73 per cento. Ogni mese, tranne gennaio, si è avuta una performance positiva per un totale di 1.547.000 euro in più. I toni, certo, non devono essere trionfalistici, il problema esiste come si evince anche dal calo delle presenze. Credo, quindi, che si debbano apprezzare tutte le attività messe in opera per arginare una crisi.”
“La situazione è chiara e abbiamo l’obbligo di accelerare per fare gli investimenti necessari, ha proseguito. Per quanto riguarda i dati relativi al personale: ci sono 17 persone in meno e altri andranno in pensione nei prossimi mesi. Dunque è un percorso che porta a un automatico contenimento della forza lavoro.”
Per il Presidente della IV Commissione consiliare “Sviluppo economico”, Renato Praduroux, “in questo anno trascorso abbiamo certamente registrato fatti nuovi e interventi anche onerosi che hanno consentito di mantenere inalterato il capitale sociale della società che gestisce la Casa da gioco. Tra i passi significativi attuati in questi mesi, ci sono gli incontri promossi dal Presidente della Regione con gli esponenti della Case da gioco italiane per fare il punto sulla situazione di crisi del settore. La Casa da gioco è una risorsa rilevante non solo in termini produttivi ed economici, ma anche per il patrimonio aziendale e di professionalità che le risorse umane impiegate sono in grado di esprimere.”
Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha detto che “dalla relazione emerge l’elenco delle criticità della Casa da gioco. Crediamo che con la task force si sia voluto intervenire da vicino nella Casa da gioco.”
“C’è un’unica strategia, ed è quella della proliferazione di consulenze e incarichi, a discapito del rilancio della Casa da gioco. Una volta individuati i problemi, vorremmo capire cosa si intende fare per il futuro. Si è formato un pericoloso accentramento di poteri, tutti nelle mani del Presidente Caveri, e questa verticalizzazione è molto pericolosa. È questo il vero dato politico. E l’accentramento di poteri equivale all’accentramento di responsabilità e se non ci saranno risultati, il Presidente della Regione dovrà dimettersi. Il fattore più preoccupante è il declino costante della Casa da gioco che si è avuto negli ultimi anni. La quota regione è passata dai 76 milioni di euro del 2001, ai poco più dei 50 milioni attuali. In questa discussione speravamo di sentire la mozione di indirizzo da parte del Presidente Caveri, che però non è stata presentata. Oltre alla relazione annuale, vorremmo capire cosa si vuole fare per il futuro, che rimane un punto oscuro.”
Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Dina Squarzino, ha definito il bilancio “disastroso” e ha parlato di “una situazione in continua discesa.”
“Ci sono due elementi critici che emergono, ha proseguito: il numero del personale spropositato rispetto alle esigenze attuali, e l’assenza di innovazione e progettualità. In entrambi i casi non si sa quale è la strada migliore. Il bilancio descrive una situazione allarmante, quasi pre-fallimentare. Se fosse una società privata sarebbe già fallita. Crediamo che sia più opportuno presentare un piano aziendale serio e più consono alla realtà.”
Per il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS, Giovanni Sandri, “bisogna tenere conto dell’arenarsi di una linea che avevamo condiviso. La privatizzazione non solo non è andata avanti, ma addirittura è tornata indietro. Sembra che ci sia un ritorno totale della gestione della Casa da gioco in mano alla politica. La scelta della Casino SpA è ancora valida nel profondo del suo contenuto? Mi auguro che ci sia la possibilità di allontanare la politica dall’attività amministrativa.“
“Non si capisce, poi, l’utilità del nuovo ruolo dell’ex deputato Ivo Collé, se non che per un risarcimento della mancata ricandidatura nelle politiche.”
Il Consigliere Tibaldi ha quindi annunciato la presentazione di una risoluzione in merito alla Casa da gioco.
Dopo la replica dell’Assessore Marguerettaz, il Consiglio ha sospeso la discussione e riprenderà i lavori alle ore 15.30.