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Communiqué n° 536 de 26 octobre 2023

Conclusi i lavori dell'adunanza del 25 e 26 ottobre. Respinta una mozione

 

In chiusura dell'adunanza del 25 e 26 ottobre 2023, il Consiglio ha respinto, con 21 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, PCP) e 10 a favore (Lega VdA, FI, GM), una mozione illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste che voleva impegnare il Governo regionale a intraprendere interlocuzioni col Governo italiano e in particolare col Ministero degli affari regionali e delle autonomie e col Ministero dell'economia e delle finanze, col fine di inserire nelle discussioni sul futuro accordo fra il Governo e la Regione in materia di finanza pubblica, anche il tema della zona franca in modo da attuare l'articolo 14 dello Statuto speciale.

Il Vicecapogruppo Erik Lavy ha ricordato «la mozione approvata dal Consiglio il 6 aprile su proposta della Lega VdA che impegnava ad approfondire il quadro normativo in essere sulle zone franche con il fine di elaborare una norma di attuazione. Abbiamo appreso di un'apertura di discussione con alcuni rappresentanti del Governo italiano sulla proposta di istituzione della zona franca nella nostra regione. È necessario avere un regime di fiscalità che renda più conveniente la vita nei territori montani della nostra regione anche alla luce della futura chiusura per diversi anni del traforo del Monte Bianco e dell'accordo tra Governo e Regione attuale che dopo il 2025 non assicura più l'erogazione di contributi alla Valle d'Aosta.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, annunciando l'astensione, ha osservato che «nel momento in cui lo Stato andrà a verificare le sue necessità di rideterminare un contributo al risanamento della finanza pubblica nel 2025, di concerto con le altre Speciali, occorrerà ripartire con una contrattazione, appoggiandosi su dei dati oggettivi. È prematuro oggi ipotizzare la situazione del 2025, quando a livello nazionale oggi hanno già dei problemi a chiudere un bilancio per il prossimo anno. Le valutazioni sulle peculiarità da valorizzare e le eccezioni da presentare al Governo avranno tempo di essere approfondite e affinate per arrivare ad un confronto con lo Stato che ci metta nelle condizioni di esibire dei titoli di credito che possano esserci riconosciuti. Riguardo alla zona franca, a seguito dell'impegno assunto in Aula, stiamo chiudendo lo studio che sarà poi portato all'attenzione della Commissione consiliare competente per poi essere convintamente trasformato in una proposta da presentare in Commissione Paritetica utile a tracciare quel percorso tanto atteso di riconoscimento di una zona franca sicuramente diversa da quella ipotizzata settant'anni fa, ma che ci permetta di intervenire a favore di quei territori marginali e svantaggiati che meritano un'attenzione particolare per essere maggiormente attrattivi e per continuare ad essere "presidiati". La mozione rispetto ai due percorsi risulta confusa e scollegata dalla realtà, per cui se ne chiede il ritiro o in alternativa ci asterremo.»

I lavori sono conclusi. I punti non discussi all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza in programma mercoledì 8 e giovedì 9 novembre 2023.

SC