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Communiqué n° 533 de 26 octobre 2023

Interpellanza sugli Utenti e familiari esperti

 

Si è nuovamente parlato della formazione degli Utenti e familiari esperti (Ufe) nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023 con un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia.  

«Recentemente sono stati aggiornati i requisiti per l'autorizzazione delle strutture residenziali e dei servizi psico-socio-educativi territoriali per la salute mentale, introducendo anche il concetto di supporto tra pari (peer support) proprio degli Utenti e familiari esperti - ha commentato il Consigliere Mauro Baccega -. Chiediamo di conoscere quale sarà il percorso di formazione e chi formerà gli Ufe; quali strumenti saranno loro assegnati; se si intenda prevedere una retribuzione per queste figure.»

L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha ricordato che «stiamo lavorando affinché la figura dell’Utente familiare esperto si concretizzi a livello regionale con il giusto riconoscimento che merita nell’ambito dei servizi alla persona. Con la collaborazione del Centro servizi per il volontariato stiamo approfondendo le possibilità di sviluppo di queste esperienze. Per finalizzare questo obiettivo abbiamo iniziato il necessario percorso che deve regolamentare e supportare il reclutamento, la formazione e l’impiego di queste figure, che di fatto si inquadrano a tutti gli effetti come dei lavoratori. Nonostante gli Ufe possano considerarsi esperti del settore per il loro vissuto personale, è necessario che il loro importante bagaglio personale sia integrato da una formazione dedicata. L’Assessorato sta quindi valutando questo aspetto in collaborazione con l'Assessorato della formazione e lavoro, in modo da poter strutturare un apposito percorso formativo dedicato a queste figure. Un Ufe riesce, infatti, a trovare un punto di collegamento con un familiare o con un ammalato molto più in fretta e profondamente di un operatore, stabilendo un legame di fiducia che risulta estremamente favorevole nei processi di assistenza e cura. Il Dipartimento di salute mentale collabora già da diverso tempo con alcune Associazioni portatrici di interesse dei bisogni degli assistiti e delle loro reti familiari. Tramite il Csv, il Dipartimento ha informato tutte le Associazioni di volontariato sull'opportunità di convenzionarsi con l'Ausl in modo da iniziare una proficua collaborazione. Alcune convenzioni sono state deliberate e, a breve, alcuni professionisti specializzati del Dipartimento di salute mentale incontreranno i responsabili delle associazioni, per vagliare e programmare incontri di formazione reciproca e azioni congiunte.»

Il Consigliere Baccega si è detto «soddisfatto delle informazioni che fanno chiarezza sul percorso per valorizzare gli Utenti e familiari esperti. Ci saranno quindi la fase di reclutamento, di formazione, la stabilità di figure professionali che lavoreranno per il pubblico e gli aspetti di gestione da parte delle associazioni. Farei attenzione agli aspetti assicurativi che sono sempre stati elemento di grande difficoltà per chiudere il cerchio.»

 

SC