Info Conseil

Communiqué n° 528 de 26 octobre 2023

Interpellanza sulla copertura della rete internet e cellulare sul territorio

 

Con un'interpellanza depositata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 26 ottobre 2023, è stata affrontata la questione della copertura della rete internet e cellulare sul territorio valdostano.  

«Cinque mesi fa abbiamo presentato un'interrogazione in cui chiedevamo conto di questa criticità al Governo regionale - ha ricordato il Consigliere Christian Ganis -. In quell'occasione si era parlato anche della possibile predisposizione di un "questionario presso i Comuni per avere certezza dei buchi nelle reti". Tuttavia, ancora oggi, molte zone sono prive di copertura da rete internet e cellulare mentre alcuni Comuni sarebbero contrari all'installazione dei tralicci sul loro territorio. Vorremmo quindi sapere quali strategie si intendano mettere in atto o siano già state realizzate per risolvere le criticità legate alla copertura internet e cellulare; se l'Assessore sia a conoscenza del fatto che alcuni Comuni sarebbero contrari al proliferare dei tralicci dei grandi operatori commerciali.»

L'Assessore all'innovazione, Luciano Caveri, ha parlato di «questione estremamente complessa, su cui c'è la massima attenzione da parte nostra. Non esiste per i gestori telefonici l'obbligo di copertura di tutti i territori con la telefonia mobile, perché il cosiddetto servizio universale vale solo per il telefono fisso. Noi interloquiamo con i soggetti delle società telefoniche per aiutarli a coprire le zone non ancora coperte, mettendo a disposizione le fibre ottiche, come accadrà per la collina di Verrayes e Saint-Denis, dove durante la pandemia, c'era stata una grande difficoltà di raggiungere i cittadini. Questo diventerà un caso di scuola. I Comuni devono segnalarci le zone di criticità e noi facciamo da tramite con le aziende di telefonia mobile, benché non rientri la telefonia nelle competenze della Regione, essendo una questione commerciale. Certo la telefonia mobile dovrebbe essere un servizio universale: non dovrebbe essere garantita solo nelle zone che le aziende private considerano economicamente più valide ma per tutti i territori della Regione, anche in virtù dell'evoluzione digitale dei servizi pubblici.»

«Per quanto riguarda la proliferazione dei tralicci - ha proseguito l'Assessore -, la questione è diversa, poiché è gestita da società diverse e specifiche e a volte consorelle di società telefoniche; i Comuni vorrebbero limitare il posizionamento di nuovi tralicci, ma una legge dello Stato permette il posizionamento dei tralicci dove vogliono: è inutile quindi per i Comuni fare ricorso. Stiamo cercando di mettere ordine nella gestione attraverso una riforma della legge regionale n. 25/2005 per l'installazione, la localizzazione e l'esercizio di stazioni radioelettriche e di strutture di radiotelecomunicazioni, anche attraverso un'interlocuzione con le società dei gestori telefonici. Ricordo infine che il passaggio al 5G comporterà un solo traliccio in più in Valle d'Aosta, il che fa diminuire le preoccupazioni espresse in questi anni.»

Il Consigliere Ganis ha replicato: «Lo scenario è complesso, ma io ritengo che si debba fare chiarezza. Tenuto conto della situazione, bisognerebbe gestire al meglio il rapporto tra pubblico, privati e le società che gestiscono le telecomunicazioni, dando maggiore importanza ai nostri comuni, in modo da colmare una volta per tutte il divario digitale che ancora esiste in Valle d'Aosta. Andrebbe riformata la legge regionale 25/2005, considerato che il settore delle telecomunicazioni si evolve velocemente: la tecnologia deve progredire, ma sempre nel rispetto dello sviluppo armonico del nostro territorio, tenuto conto anche delle esigenze e delle priorità dei comuni.»

 

SC