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Communiqué n° 492 de 12 octobre 2023

Interpellanza sul fondo integrativo straordinario per le aziende agricole

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 12 ottobre 2023 è stato trattato il tema del fondo integrativo straordinario per le aziende agricole per la gestione delle superfici pascolive di alpeggio.

«Tutte le nostre aziende agricole zootecniche stanno vivendo da tempo una situazione di difficoltà economico-gestionale che si inasprisce sempre di più e a cui si aggiungerà l'impatto negativo del passaggio al nuovo quadro di aiuti previso dal Piano strategico di Politica agricola comune 2023-2027 e dal relativo Complemento regionale per lo sviluppo rurale - ha evidenziato il Consigliere Dino Planaz -. Un passaggio che genera incertezza nelle aziende, che invece dovrebbero essere aiutate. Vorremmo quindi sapere perché, nella delibera di Giunta approvata di recente, la concessione del fondo integrativo straordinario sia stata riconosciuta solo per le superfici pascolive e di alpeggio e non siano state incluse anche quelle del fondo Valle.»

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha concordato sul fatto che il problema attuale sia l'incertezza: «La vecchia programmazione della Politica agricola comune sta terminando e siamo all'inizio della nuova programmazione 2023-2027, non abbiamo una situazione chiara di tutte le misure che possiamo mettere in atto, mancano delle informazioni, per cui diventa difficile lavorare. Visto il quadro temporaneo per la guerra in Ucraina si è deciso di finanziare le aziende in alpeggio come già definito all'articolo 63 del secondo assestamento di bilancio. La nostra è una precisa scelta politica. Infatti, la prima attuazione, nel 2023, del Piano strategico della Pac 2023-27 a livello regionale determinerà una riduzione degli aiuti cofinanziati del 39% per le aziende in alpeggio, mentre per le aziende del fondo Valle la perdita è del 3%. Era quindi importante mantenere l'equilibrio economico degli alpeggi che sono fondamentali per la nostra economia. Le risorse, essendo limitate, vanno utilizzate per dare le risposte dove si ritiene più giusto farlo.»

«È vero che non è facile gestire la fase di passaggio da una vecchia ad una nuova programmazione - ha osservato il Consigliere Planaz -, però secondo noi occorreva fare altre scelte politiche.  Stiamo ripetendo lo stesso errore che abbiamo fatto con il bonus zootecnia, che non è stato incisivo per le aziende: sarebbe più importante incentivare prima le produzioni e poi, eventualmente, intervenire con altre tipologie di contributi.  Quando si danno degli aiuti non bisogna dimenticare che le aziende, in Valle, sono molto piccole e vengono penalizzate dai piccoli numeri.»

 

SC