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Communiqué n° 490 de 12 octobre 2023

Interpellanza sulla crisi demografica

 

La crisi demografica in Valle d'Aosta è stata affrontata in Aula con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare dell'11 ottobre 2023.

«Sulla base del censimento 2021 la Valle, con i suoi 123mila residenti, ha registrato un calo dello 0,6% rispetto al 2020 e del 2,7% al 2011 e i modelli Istat ipotizzano che nel 2050 la popolazione si ridurrà a 100mila residenti - ha ricordato il Consigliere Christian Ganis -. Questo "inverno demografico" incide in maniera negativa sul sistema sociale, previdenziale, sanitario e anche in economia. Un serio problema che interessa tutta l'Italia ma al di fuori della Valle d'Aosta ci si sta già muovendo. A Castelnuovo del Garda è stato presentato un progetto pilota che, dopo una serie di interventi mirati sul "fattore famiglia", ha visto crescere il numero di abitanti negli ultimi anni. Interpelliamo il Governo per conoscere quali strategie intenda mettere in atto per limitare o ridurre il problema della crisi demografica nella nostra regione

«Le "iniziative spot" non sono la soluzione giusta a questo problema - ha esordito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Bisogna lavorare sulle giovani generazioni per aiutarle a creare una famiglia da crescere in maniera dignitosa ed è fondamentale garantire loro una solidità e una capacità reddituale di un certo tipo. In questo senso vanno gli sforzi fatti dall'Amministrazione che cerca di garantire un lavoro stabile e di dare delle opportunità di inserimento all'interno di contesti che possano essere fidelizzanti anche dal punto di vista geografico agevolando per esempio l'acquisto dell'abitazione principale. Questo comporta ricadute positive anche nei piccoli paesini che sono quelli che lamentano di più lo spopolamento e il rischio di abbandono da parte dei giovani. La famiglia è il punto focale del ragionamento e bisogna intervenire sulle spese che deve sostenere per accompagnare i propri figli nel loro percorso di crescita: scuola, trasporto, mensa, fino all'università.  Non basta una misura ma serve una serie di iniziative strutturali, sinergiche e coordinate tra loro. Nel Defr 2024-2026, attualmente all’esame delle Commissioni e di cui avremo modo di discutere nel prossimo futuro, sono declinati degli obiettivi, in capo a tutte le articolazioni dell’Amministrazione regionale, che vanno proprio in questo senso, come per esempio gli investimenti nel settore agricolo, il Piano politiche del lavoro, le azioni di orientamento a favore dei giovani, lo sviluppo dei servizi logistici per gli studenti universitari e tutte le azioni correlate agli obiettivi del Piano per la salute e il benessere sociale oltre ovviamente ai sostegni per l'acquisto della prima casa

In replica, il Consigliere Ganis ha posto l'attenzione sulla famiglia: «Si deve tutelare la natalità, incrementando le strutture pubbliche per la prima infanzia, offrendo magari migliori prezzi convenzionati. Attenzione va data anche ai padri separati, consentendo loro di conciliare lavoro e figli attraverso un rafforzamento del sistema del congedo parentale e bisogna incentivare le politiche per l'occupazione femminile, perché molte donne sono costrette ad abbandonare il lavoro in quanto non riescono a conciliare la vita lavorativa con quella privata. Il "fattore famiglia" non è sicuramente un intervento a spot ma uno strumento utile per arginare il calo demografico e sarebbe bene introdurlo anche nella nostra Regione

 

LT