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Communiqué n° 489 de 11 octobre 2023

Interpellanza sulla riorganizzazione del sistema dei servizi sociali e dei dipendenti della Società di Servizi

 

Con un'interpellanza presentata dal gruppo Misto nella seduta consiliare dell'11 ottobre 2023 è stata affrontata la questione della riorganizzazione dei servizi e degli interventi sociali e dei dipendenti della Società di Servizi Valle d'Aosta.

Con riferimento al Documento di economia e finanza (Defr) 2023-2025, il Consigliere Claudio Restano ha osservato che «si prevedeva l'istituzione, nel 2023, di una Cabina di regia con il compito di proporre un nuovo assetto organizzativo e gestionale dei servizi e degli interventi sociali attraverso uno studio di fattibilità per la costituzione di un ente gestore dei servizi. Il Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025, invece, dopo l'approvazione degli emendamenti, non prevede più la creazione di un ente strumentale così come indicato in precedenza. Sappiamo poi che sono state fatte varie riunioni di un gruppo di lavoro interessato alla riorganizzazione del sistema dei servizi sociali attraverso l'internalizzazione di alcune professionalità, come gli educatori Professionali, gli operatori di sostegno, le assistenti sociali e gli operatori socio-sanitari che collaborano con il personale regionale. Interpelliamo il Governo per avere notizie su queste riunioni, sui contenuti trattati e i soggetti interessati. Quali indirizzi politici ha ricevuto il gruppo di lavoro? Si sta lavorando sull'internalizzazione del personale e che significato date a questo termine? Chiediamo quindi quali siano i reali intendimenti del Governo in merito.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha confermato che «nell'ambito del tavolo tecnico-politico dedicato alle problematiche dei dipendenti della Società di Servizi, sono state affrontate le tematiche dei servizi sociali, attualmente erogati dalla Società e da Regione per il tramite di lavoratori in parte dipendenti regionali (con contratto pubblico) e in parte dipendenti della Società di Servizi (con contratto privatistico). I servizi sociali attualmente erogati da Società di Servizi sono: servizi socio-educativi a sostegno dei ragazzi con disabilità nelle scuole (con operatori di sostegno); servizi sociali erogati dalle assistenti sociali; servizi socio-educativi e socio-assistenziali erogati nei quattro Centri educativi assistenziali regionali.»

«La soluzione maturata nell'ambito del tavolo - ha specificato -, che risponde sia alle richieste dei lavoratori sia alle esigenze di una maggiore efficienza dei servizi erogati attraverso la continuità della presa in carico delle persone fragili (dalla scuola al tempo libero, alla vita adulta), è la costituzione di una Azienda pubblica per i servizi alla persona che assorba i dipendenti di Società di Servizi e i dipendenti regionali che oggi erogano analoghi servizi. La creazione di un’Azienda regionale pubblica ha anche tra le sue finalità quella di rendere omogenei i trattamenti giuridici ed economici del personale coinvolto nella gestione dei servizi. Le modalità con cui questi aspetti verranno realizzati non sono ancora state definite e saranno oggetto di future valutazioni. Il Governo regionale intende razionalizzare la gestione dei servizi alla persona per renderli sempre più adeguati alle esigenze e ai fabbisogni delle persone, con particolare riferimento a quelle fragili, anziane e non autosufficienti, in un contesto sociale e demografico in rapida evoluzione. A tal fine, l’Azienda che si vuole creare svilupperà gradualmente la propria attività nel tempo. Riguardo alla riorganizzazione delle funzioni in ambito sociale di competenza degli enti locali, verrà istituito un tavolo di confronto con gli stessi, come previsto nel Piano per la salute e il benessere sociale.»

Il Consigliere Restano, nella replica, ha osservato: «Ciò che preme sono i servizi erogati all'utenza: ben venga quindi se si pensa di migliorare i servizi rendendoli omogenei. Convengo con il Presidente che l'obiettivo primario rimane quello di dare lo stesso trattamento economico a tutto il personale. Secondo noi non è giusto spostare tout court del personale dipendente della Regione, che ha vinto un concorso pubblico, all'interno di un ente strumentale della Regione senza sentire la loro opinione: le significo che si tratta di professionisti che operano per l'Amministrazione da oltre 25/30 anni. L'Amministrazione regionale ha bisogno di queste professionalità, magari valorizzandole in altri posti. Il Presidente non ha poi definito cosa intenda con il termine "internalizzare", cui io do il significato di inserire nell'organico dell'Amministrazione regionale e non di inserire in un ente strumentale. Siamo anche interessati a quello che sarà il destino di alcuni Cea, che si mormora saranno privatizzati, creando così una nuova disparità di gestione. Vigileremo su quanto sarà fatto e, soprattutto, sul confronto con gli enti locali sul futuro di altri servizi sociali.»

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 12 ottobre, alle ore 9.

SC