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Communiqué n° 481 de 11 octobre 2023

Comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione

La bozza di riforma degli Statuti speciali in apertura dei lavori del Consiglio dell'11 e 12 ottobre

 

Il Presidente Alberto Bertin ha aperto i lavori del Consiglio, convocato oggi, mercoledì 11, e domani, giovedì 12 ottobre 2023, per trattare un ordine del giorno composto di 73 punti.

Il Presidente, nelle sue comunicazioni, ha riferito che a seguito del Festival delle Regioni di Torino «durante il quale è stata consegnata alla Presidente Meloni una bozza del disegno di legge costituzionale sugli Statuti speciali, sono pervenute diverse richieste di accesso agli atti da parte dei Consiglieri regionali ai quali ho trasmesso la nota di riscontro del Presidente della Regione. È stata inoltre richiesta la convocazione urgente della prima Commissione sull'argomento.  In ultimo, ho ricevuto una lettera da parte dei Capigruppo di RV, PCP, Lega VdA e Misto con cui hanno evidenziato come un tema di tale rilievo istituzionale si dovesse affrontare a priori con il Consiglio Valle.»

Il Consigliere Claudio Restano (GM) ha parlato di «argomento di pertinenza del Consiglio e della società civile e prendiamo atto che in sede di Capigruppo il Presidente Testolin si sia reso disponibile a intervenire in riunioni successive. Resta il fatto che si tratta di un argomento politico e non amministrativo. Il Presidente è votato dal Consiglio e non direttamente dalla popolazione e come tale deve rispettare determinate regole politiche che gli impongono di coinvolgere l'Assemblea. Non è la prima volta che il Consiglio viene calpestato e umiliato nelle sue prerogative e nel suo compito di portare avanti le sensibilità di tutta la comunità. Dobbiamo essere informati periodicamente dal Presidente su argomenti di primaria importanza sul futuro della nostra Regione. Io chiedo al Presidente Bertin di far valere il suo ruolo di Presidente del Consiglio e non di subire costantemente il ruolo dell'altro Presidente: lo ringrazio se avrà la forza e il coraggio di intervenire in tal senso.»

«Sulla riforma dello Statuto speciale il clima è fantozziano. Pur vigendo il silenzio più assoluto, la riforma non tratta di un atto segreto, anzi, apprendiamo poi i dettagli della bozza di documento da notizie stampa! - ha commentato il Vicecapogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Erik Lavy -. Su un tema così delicato il Consiglio avrebbe dovuto essere coinvolto e desta preoccupazione la risposta del Governo al nostro accesso agli atti in cui si dice che la bozza di riforma non è depositata agli atti dell'Amministrazione regionale. Si tratta forse di un'iniziativa privata la riforma dello Statuto speciale o di un atto che non si voleva condividere? Invito il Presidente Bertin, garante di quest'Assemblea, a farsi portatore di questa situazione al Governo. Stiamo parlando della riforma del nostro Statuto regionale! Il Presidente Testolin, poi, parla di un documento elaborato dalle Autonomie speciali ma non si capisce chi sia stato materialmente a scriverlo. Sicuramente anche la nostra Regione ha partecipato alla stesura e allora vorremmo sapere chi. Quale è stato il contributo della Valle d'Aosta? Siamo sicuri che tutte le questioni riportate nell'atto siano assolutamente favorevoli alla nostra Regione? Per fortuna il clima a Roma è favorevole, quindi la riforma dello Statuto, l'accordo Stato-Regione e la zona franca saranno temi importanti.»

Il Capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha aggiunto: «Abbiamo già rappresentato il nostro stupore alla notizia della consegna della bozza di disegno di legge costituzionale alla Presidente Meloni chiedendo la convocazione urgente della prima Commissione. Ieri, in Conferenza Capigruppo, il Presidente Testolin ha parlato di suggestioni di natura politica e non di disegno di legge, salvo poi dire che i funzionari regionali ci hanno lavorato: c'è grande confusione sulla natura e sui contenuti di questo documento, occorre quindi fare chiarezza nella Commissione "Istituzioni e autonomia". La riforma dello Statuto è la materia più importante per la nostra Regione ed è il Consiglio regionale tutto che decide sulle leggi. L'iniziativa politica è una cosa, l'iniziativa di un'istituzione è un'altra e il Presidente Testolin deve tenerne conto. Il Presidente Bertin dovrebbe essere garante del Consiglio e delle Commissioni. Quello che è successo è estremamente grave.»

«La consegna a Roma della bozza di disegno di legge costituzionale di riforma dello Statuto speciale ci lascia piuttosto interdetti - ha dichiarato la Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz -: a che titolo è stato presentato quel documento? Le Commissioni non sono state minimamente coinvolte sul punto e chi ha deciso il contenuto di questo documento che non è neanche depositato agli atti dell'Amministrazione regionale come dichiarato in una nota del Presidente Testolin! Ci troviamo ancora una volta a constatare il comportamento sprezzante di questo Governo nei confronti della democrazia e delle sue basi fondanti. Il documento definito dal Presidente "politico" deve allora essere discusso tra movimenti e partiti, ma anche questo non è avvenuto. Anche il dormiente segretario del PD è riuscito a dire che ci voleva condivisione. Deputato e senatrice non pervenuti! A differenza di quanto proposto dal Presidente Testolin il documento non deve essere discusso nella Conferenza dei Capigruppo, ma nella Commissione consiliare competente.»

Per il Consigliere Diego Lucianaz (RV), «il Presidente Bertin non sta riflettendo il suo ruolo di Presidente del Consiglio ma di Presidente della maggioranza. È indegna la difesa che fa di questa questione.  Pour ce qui est des dynamiques qui ont porté à l'élaboration d'une ébauche de projet de loi de réforme du Statut spécial, on se demande si les Conseillers de la majorité et le Président de la première Commission, en particulier, étaient au courant de cette question: s'ils ne l'étaient pas, c'est encore plus grave. De toute façon, le Président Testolin s'en sort très mal.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha sottolineato che «il Presidente del Consiglio è il garante dell'Aula nella sua interezza. Quando si parla di Statuto che è patrimonio di tutti - maggioranza e opposizione nella stessa misura - è necessario e doveroso coinvolgere tutte le componenti del Consiglio perché anche solo aprire un dialogo sulle modifiche della nostra legge costituzionale fondante rende essenziale la condivisione in seno all'Assemblea legislativa. Il Presidente del Consiglio non può limitarsi al ruolo di "funzionario passacarte" e deve farsi tutore del funzionamento democratico dell'Aula!»

Il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, ha convenuto come il Consiglio «non possa essere escluso da tematiche che riguardano la nostra Autonomia, ma questa è stata una prima fase di interlocuzione governativa. La convocazione della prima Commissione sarà fatta a breve e da lì si potrà iniziare a discutere nel merito della bozza. Ricordo peraltro che l'iter per le modifiche statutarie prevede obbligatoriamente il coinvolgimento del Consiglio.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sostenuto che lo schema di disegno di legge costituzionale per l'adeguamento degli Statuti speciali in attuazione di quanto previsto dall’art. 10 della legge costituzionale n. 3 del 2001 «predisposto e presentato volutamente sotto forma di iniziativa governativa, è stato così elaborato dalle Autonomie Speciali come importante atto politico auspicando, che possa essere il punto di partenza di una seria e costruttiva interlocuzione con il Governo, affinché lo stesso, a seguito dei dovuti approfondimenti, possa farlo proprio e sancire in primis la fondamentale richiesta dell’intesa che da anni ad ogni cambio dell’Esecutivo il Consiglio e il Governo regionale chiedono con forza al Governo italiano. Tale percorso è nato da un confronto tecnico-politico tra i Governi delle Regioni e delle Province autonome che hanno lavorato insieme, così come peraltro già anticipato in questo Consiglio anche nelle comunicazioni della scorsa seduta, al fine di predisporre di comune accordo il documento che è poi stato consegnato a Torino. Sbaglia chi intenda considerare l’incipit politico di questo percorso di dialogo che si è voluto attivare con il Governo come un percorso in spregio al Consiglio regionale, ma va piuttosto interpretato nella giusta intenzione del Governo regionale che, nell’ottica di mettere la nostra Regione nelle condizioni di aprire un’importante dialogo interistituzionale, ha voluto, in un contesto istituzionale favorevole, condividere con le altre Speciali la consegna di un documento che, seppur rivestendo aspetti tecnici, ha una valenza principalmente politica. Come proposto nella seduta di ieri della Conferenza dei Capigruppo, gli aspetti che, oltre all’intesa, si è ritenuto di proporre all’interno del documento potranno essere esaminati anche con l’ausilio dei tecnici che ne hanno vagliato l’opportunità di inserimento nell’ambito di una Conferenza dei Capigruppo o come hanno richiesto i rappresentanti dell’opposizione nell’ambito della prima Commissione consiliare. Così come resta inteso che competerà al Consiglio regionale e solo al Consiglio e alla Commissione competente ogni qualsivoglia valutazione in merito alle iniziative che questa interlocuzione politica speriamo possa attivare. Questo è un primo passo verso una reale opportunità di lavorare soprattutto sul principio dell'intesa: la possibilità e la volontà di farlo con il Consiglio c'è, attivando un confronto reale e scevro da sterili e inutili polemiche.»

«Per completezza di informazione - ha concluso il Presidente Testolin -, preciso, come nell’ambito delle più ampie interlocuzioni avvenute durante il Festival, si siano portate a conoscenza del Ministro Salvini alcune tematiche care al nostro territorio tra le quali il rinnovo delle concessioni idroelettriche a fronte di un adeguato piano di investimenti, così come continui il dialogo fra Italia e Francia per l’auspicato raddoppio del tunnel del Monte Bianco, oltre alla valutazione della proroga della concessione relativa al Tunnel del Gran San Bernardo.»

 

SC-LT