Info Conseil

Communiqué n° 471 de 28 septembre 2023

Interpellanza sull'istituzione di un Registro per le morti improvvise

Conclusi i lavori del Consiglio: si riunirà nuovamente l'11 e il 12 ottobre 2023

 

In chiusura dell'adunanza del Consiglio del 27 e 28 settembre 2023, con un'interpellanza illustrata dal gruppo Rassemblement Valdôtain si è parlato dell'istituzione di un registro regionale per le morti improvvise.

«L'associazione Istanza diritti umani Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ha inoltrato una PEC a tutti i Consiglieri chiedendo l'istituzione di questo registro nonché l'apertura di un tavolo tecnico per la realizzazione di percorsi di ascolto e cura dei danneggiati e l'attivazione di trials clinici per la cura degli eventi avversi post vaccino e post Covid-19 - ha affermato il Consigliere Diego Lucianaz -. Anche nella nostra regione si avvertono preoccupanti segnali di aumento di ictus emorragici, anche nei giovani, e di altri eventi avversi gravi, oltre ad un incremento di patologie cardiocircolatorie. I dati ISTAT, aggiornati al mese di aprile 2023, e quelli di Eurostat dimostrano che negli ultimi mesi, in Europa, si è verificato un rilevante aumento dell'eccesso di mortalità corrispondenti alle campagne vaccinali anti Covid-19 iniziate il 27 gennaio 2020. Interpelliamo il Governo per sapere se sia stata accertata anche in Valle d'Aosta questa situazione di mortalità e con quali numeri; se sia stato riscontrato nel periodo in questione un aumento di segnalazioni di gravi patologie cardiocircolatorie; se si intendano prendere in considerazione le richieste avanzate dall'associazione Istanza diritti umani. È notizia di oggi che l'EMA, così come le due case farmaceutiche Pfizer e Moderna riconoscono il rischio di miocarditi e di pericarditi in particolare sui soggetti giovani che possono portare anche a gravi infermità e anche alla morte (Allegato I del Registro dei farmaci).»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «il Registro regionale delle cause di morte della Valle d’Aosta acquisisce e cataloga tutti i decessi dei residenti e descrive le cause di morte indicate sulla scheda Istat. Il dato sulle morti improvvise di soggetti giovani degli ultimi mesi in Europa, non trova alcuna corrispondenza nella nostra Regione: è un fenomeno che esiste da molti anni - ben prima della pandemia - e che è attenzionato della medicina e dalle istituzioni. Vi è stato effettivamente un aumento di mortalità in Valle d'Aosta, così come in altre regioni italiane, nel periodo compreso tra il marzo 2020 e il primo quadrimestre del 2021 quando non era in atto la campagna vaccinale o, in ogni caso, si era nelle fasi iniziali della vaccinazione.»

«In Valle d'Aosta - ha proseguito l'Assessore - la prima somministrazione è del 27 dicembre 2020 e non del 27 gennaio 2020, come indicato nell'interpellanza e, nel periodo successivo, come riportano i dati dell’Istat, i decessi sono solo lievemente superiori o addirittura simili a quelli del quinquennio precedente all'insorgenza della pandemia. In questo periodo si è verificato un aumento di segnalazioni di gravi patologie cardiocircolatorie, in quanto chi ha contratto l'infezione da Covid-19 aveva un rischio maggiore di manifestare complicanze cardiovascolari. Questo rischio è stato indagato e rilevato anche nei giovani. È stato registrato anche un lieve incremento del rischio di miocarditi e pericarditi di bassa incidenza, ma superiore all’atteso che, secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, si è verificato soprattutto nei giovani maschi, dopo la somministrazione di vaccinazioni con prodotti vaccinali ad acido ribonucleico messaggero mRNA (Pfizer e Moderna). In questi casi, i sintomi sono stati lievi o molto lievi e con rapida guarigione. Riguardo all’attivazione dei trials, questi devono essere effettuati da chi raccoglie i dati - l'Agenzia italiana del farmaco - e devono essere effettuati su un campione di casi sufficientemente numeroso per poter effettuare una valutazione scientificamente solida.»

Riguardo all’apertura di un tavolo tecnico, l'Assessore Marzi ha osservato che «bisogna definire cosa si intenda per “danneggiato”: la legge 210/1992 definisce l'indennizzabilità dei danni subiti a seguito di trasfusioni o vaccinazioni. In Valle d'Aosta, nel periodo compreso tra il 2021 e il 30 giugno 2023, risultano due richieste: la prima non ha avuto alcun seguito dopo le informazioni offerte al cittadino. Nel secondo caso, la prestazione non era competenza della nostra Azienda USL perché la vaccinazione che avrebbe determinato l’evento avverso era stata somministrata in altra regione. Di fatto non risultano, al momento, secondo le norme vigenti, soggetti riconosciuti come danneggiati e, di conseguenza, indennizzati dalla somministrazione del vaccino anti-Covid. Eviteremmo di istituzionalizzare i tavoli senza la presenza di eventuali sedie!»

Il Consigliere Lucianaz ha replicato: «Sono stato criticato dalla maggioranza - e non solo - perché avevo gettato discredito sulla Valle d'Aosta quando avevo definito scandaloso il contratto con Pfizer, ma è sufficiente leggere quello che il Sud Africa ha pubblicato senza sbianchettamenti e cancellazioni - cosa che invece ha fatto l'Europa - riguardo agli indennizzi che ricadranno esclusivamente sugli Stati senza responsabilità per le case farmaceutiche. Il contratto era la vera farsa: con Wuhan che si è inventata la storia del pangolino, i 44 mila primi volontari dei test Pfizer, il trucco dei primi 14 giorni e dei morti che quindi non risultano vaccinati. Ho denunciato queste cose, ma l'Assessore, vergognosamente, mi dice che in Valle d'Aosta non ci sono effetti avversi da vaccino. Sono senza parole.»

I punti non discussi all'ordine del giorno sono rinviati alla prossima adunanza in programma mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre 2023.

SC-LT