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Communiqué n° 467 de 28 septembre 2023

Interpellanza sul recupero della Strada romana delle Gallie

 

Il recupero della Strada romana delle Gallie è stato al centro del dibattito d'Aula con un'interpellanza a firma congiunta del gruppo Rassemblement Valdôtain e Lega Vallée d'Aoste presentata nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.

«Da recenti fonti stampa apprendiamo che dopo anni di stop potrebbe essere ripristinato il transito pedonale su questa strada, inserendo il progetto della Regione nel programma FESR 2021-2027 - ha riportato il Consigliere Dennis Brunod (RV) -. La riapertura del tratto tra Bard e Donnas a percorrenza ciclo-pedonale produrrebbe importanti ricadute economiche e numerosi benefici dal punto di vista turistico contribuendo a valorizzare anche gli itinerari Via delle Gallie, Via Francigena, Cammino Balteo e Chemin des Vignobles. Chiediamo se ci siano stati degli sviluppi sul lavoro di laser-scanner effettuato dal Politecnico di Torino con una ditta specializzata; come si intenda procedere e con quali tempistiche.»

Il Consigliere Christian Ganis (Lega VdA) ha aggiunto: «La Strada delle Gallie è una delle più preziose testimonianze dell'epoca romana, ma purtroppo a causa di diversi crolli, nel 2006 il tratto è stato chiuso al traffico. A nostro avviso 17 anni di attesa sono tanti: ci auguriamo che si arrivi presto ad una sua definizione, pur nella consapevolezza delle difficoltà dell'intervento.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ribadito che «l'obiettivo e le idee su come procedere per valorizzare quel tracciato sono chiare, ma i fenomeni da affrontare sono complessi e quindi anche le previsioni sulla loro efficacia possono essere variabili. Si tratta infatti di un tratto che interseca ambiti territoriali soggetti ad un costante rischio di frane in roccia. Il 19 luglio 2021 il Politecnico di Torino è stato incaricato per la predisposizione dei documenti preliminari alla progettazione di interventi di mitigazione del rischio da crolli di roccia: gli approfondimenti effettuati, sia attraverso nuovi rilievi di dettaglio sia attraverso modellazioni di caduta dei blocchi, confermano e anzi aggravano le condizioni di pericolosità del versante, dove sono evidenti aree instabili anche di diverse centinaia di metri cubi, rispetto alle aree sottostanti e in particolare rispetto alla Strada delle Gallie. Quanto rilevato è anche giustificato dai recenti crolli dell’autunno-inverno che dimostrano di una parete particolarmente attiva e di una strada altamente esposta ai crolli. Al fine di verificare se sia possibile conciliare gli interessi di fruizione del bene con la sicurezza dei visitatori, i tecnici regionali, sulla base dello studio del Politecnico, hanno quindi intrapreso una serie di attività finalizzate alla valutazione del rischio e delle possibili opere di mitigazione che sono state inserite nell’ambito del progetto approvato a fine agosto 2023 a valere sul Programma regionale Valle d’Aosta FESR 2021-2027, per un importo complessivo di euro 2,5 milioni di euro. Con questo progetto sui fondi europei, si concorderanno nei prossimi mesi con i Comuni interessati gli interventi ipotizzati e le loro modalità di realizzazione e si valuterà insieme a loro il livello di fruizione possibile delle aree.»

«Fa piacere che tutti condividano l'obiettivo e dalle parole dell'Assessore sembra che stiamo imboccando la strada giusta - ha replicato il Consigliere Brunod -. Siamo consapevoli che il rischio sia molto alto e che il rischio zero non si raggiungerà mai, tuttavia ribadiamo l'importanza di tornare a valorizzare questo patrimonio storico e culturale, anche attraverso percorsi alternativi. Ne beneficerebbero non soltanto i due comuni interessati, ma tutta la Valle d'Aosta.»

 

SC